Strip
serie
1059, 02/04/2022 - Ghostato
1059
02 . 04 . 2022

Adesso esce

È iniziata la stagione dell'Abbigliamento Tecnico: per molti un fastidio, ma per alcuni ossessionati una sfida a migliorare se stessi.

Oggi però ci attende un editoriale volgarotto: non solo i nostri Neo & Gödel in questa strip usano il linguaggio abbruttito dei Giovani d'oggi, ma perfino noialtri profaneremo queste sacre colonne! Del resto dopo aver fatto apprezzamenti pesanti agli Youtuber (?!) non c'è da stupirsi più di nulla, tutte le barriere sono crollate.
Succede, quando quelle barriere vengono erose costantemente da vent'anni di sgocciolamento della Cultura Videoludica nella Cultura Popolare; quando le vecchie generazioni cedono il passo alle nuove nella grande ruota del tempo; quando l'ossessione di pochi sparsi sventurati diventa popolare, si fa attualità quotidiana.
Follow The Rabbit, questo sito, oramai è chiamato alla grande missione di scrivere la cronaca settimanale di questa trasformazione... non è che l'abbiamo voluto noi, semplicemente è successo e ora non possiamo sottrarci a questa responsabilità.
E allora succede che si parla di Zelda nelle trasmissioni pomeridiane della televisione generalista italiana. Dovete sapere infatti, amici roditori, che le trasmissioni televisive esistono ancora, con gli studi luccicanti e le presentatitrici truccate e gli applausi finti e... non so, vado a memoria. In una di queste trasmissioni, a quanto pare popolarissima, una conduttrice a quanto pare popolarissima si trova a chiacchierare di Zelda con una concorrente o ospite (scusate se non riesco a essere più preciso), dando luogo a un dialogo surreale immortalato in questo video (è sui social quindi è vero!).

“Oh Maria ma quando esce Zelda?” “Su vabbé adesso esce”

Ah, la poesia! Ah, lo stupore! Dovevamo assistere anche a questo prodigio nello sconvolgente anno 2022: la data di uscita del Seguito di The Legend Of Zelda: Breath Of The Wild (titolo provvisorio) diventa argomento di discussione nei salotti mondani, e giunge financo all'orecchio di vostra zia, povera donna del volgo!
Ora io ne sto facendo una facile ironia, ma lo so, lo so, non c'è bisogno di scaldarsi: è l'ennesima riprova di quel fenomeno di sgocciolamento di cui parlavamo prima, e man mano che la nostra generazione si avvicenda nei posti di potere, nelle istituzioni pubbliche, nello spettacolo, succederà sempre più spesso. Non c'è nulla di male: oggi si può essere animali sociali, cantare su un palco, posare nude sulle copertine, spettegolare di amorucci estivi e scandaletti, e però possedere una console Nintendo e giocare a Zelda.
Fosse stato Elden Ring, ecco, già mi avrebbe stupito un po' di più.

(Peraltro Maria si sbagliava, tristemente)

Ma posso portare un altro esempio, anch'esso più o meno d'attualità. L'attore protagonista di Batman: Quello Nuovo, anch'egli ospite a una trasmissione televisiva, discute con un certo trasporto del celeberrimo triangolo amoroso di Final Fantasy VII.
Lo stesso argomento che mi faceva scrivere torrenti di caratteri su queste stesse pagine già nel lontano 2003. Lo stesso editoriale che venne poi ripreso con mia grande soddisfazione da un certo forum nel 2007.
PS: Che poi io continuo a sostenere che è un quadrilatero, caro Batman. Non dimentichiamo Zack.
PS 2: Che poi non c'è mai stata gara, per quanto mi riguarda, e vieppiù nel nuovo Remake Tifa Lockhart dovrebbe essere illegale, tanto è capace di farci smarrire il senno.

Ah, non si parlava di me? Va bene così allora, meglio chiudere qui.

Lo-Rez: arte, storia, web design
02 . 04 . 2022

Sleep mode

Aprile dolce dormire. Le stagioni si sono un po' ribaltate, dobbiamo ammetterlo, abbiamo passato gli ultimi 100 giorni senza pioggia e la cosa ha generato una tale ansietta che questa ultima settimana che è stata finalmente bagnata ci ha messo di buon'umore. Solo settimana scorsa riuscivo a mettermi a scrivere sul balcone come vogliono le best practice da me stilate, oggi è già tanto che non viene da avvolgersi nel plaid qua in casa. Nonostante questo sembra che nulla possa schiodare la dicitura "Aprile dolce dormire" dal nostro bioritmo. Dopo il rollercoaster dell'inizio dell'anno sembra quasi che il carrello della vita voglia sempre rallentare un po' quando si entra nel pieno della primavera. Certo, è un periodo in cui si arriva in fondo alla giornata psicologicamente "stanchi" per N ragioni e anche questo aiuta la necessità di starsene sotto le coperte un po' più a lungo, ma non credo sia solo quello (editoriale pericolosamente vicino alla vita reale, spostiamoci.)
Anche nel mondo dei videogiochi, dopo vicende che si sono inseguite per settimane, ora non c'è nulla che colpisca la mia attenzione. Potrei continuare, come Lo-Rez, a tracciare il cammino di Elden Ring, ma è un gioco di cui ho visto a stento qualche scena (cliccando i link di Lo-Rez) quindi sarei ridicolo nei miei reportage. Ho pur sempre i giochi vecchi presi dai bundle e altre origini da giocare, anche se pure nel gioco i miei ritmi si sono rallentati, sia perché ho ripreso a scrivere (sul balcone e non) sia perché non sto più provando del Vero Amore che, come vi è noto, è ciò che muove il mondo.

Mi ero segnato un po' di tempo fa e lo riporto qua solo per scarsità di argomenti odierni, un piccolo revamping che Google sembra voler dare a Stadia. Stadia è un progetto che non sta andando benissimo, potremmo dire che è strano, soprattutto noi che da un po' ci siamo messi in testa che il gioco in streaming è il futuro arrembante. In realtà si sa che Google ha una cura dei propri prodotti sempre un po' approssimativa e il mondo dei videogiochi è un mondo che fa pagare l'approssimazione molto caro, quindi tutto è allineato. Forse Stadia è arrivato troppo presto, forse non ha ancora trovato il suo mercato. Col maturare di questa generazione di console mi immagino che Google ne tirerà fuori una versione aggiornata, che forse sarà competitiva, è sempre comunque meglio tenerlo d'occhio, quantomeno come punto di riferimento.

Io intanto, mentre Lara Croft non guardava, ho provato a giocare compulsivamente a un po' delle cose che ho recuperato ultimamente, anche giochi molto vecchi, ma con un certo blasone, come Starbound e Super Hot. Non li ho approfonditi abbastanza per parlarvene, Super hot è quel gioco un po' weird, indie della prima ora, che non riesce a essere immersivo nel modo che dico io, mentre Starbound un po' mi spaventa. Mi sono incaponito numerose ore per raggiungere un paio di obiettivi, ma adesso non so se voglio dedicargli le X x 10 necessarie ad andare realmente avanti. Sempre tornando a Elden Ring Lo-Rez sottolineava bene come i giochi non dovrebbero verniciarti il muro a cui aggrapparti e continuare a mandarti a calci in culo sul percorso giusto, ma io devo aggiungere amaramente che quelli che lo fanno ormai mi risultano più simpatici. Esplorare il videogioco in quanto videogioco, in quanto giocattolo da rompere per vedere quante cose riesce a fare è sicuramente il merito di molti titoli che hanno grande profondità, ma forse non è mai stato il mio. Ho sempre voluto avere chiare le regole e i recinti in cui muovervi e ho sempre creduto che se devi arrivare a leggerti una guida per capire come funzionano i concetti base forse il gioco non fa per te, sono atteggiamenti razionalmente sbagliati, ma che mi portano a tifare per quelli che mettono frecce dappertutto e quando non vedi una porta ti ci fanno sbattere contro in qualche modo. Non mi posso concentrare quando gioco, triste ma vero.

Editoriale tirato per i capelli, come ho detto, io volevo solo dormire. Ma queste parole vanno scritte, sempre. A volte bisogna solo dimostrare di essere bravi a mettere insieme parole vuote. Sinceramente, è qualcosa che mi riesce meravigliosamente.

“A lady, unnatural and shady / And I think she's like / A demon afridisiac / I wanna she her shaking that / Shake that thing / Shake that thing / Monster / She's my favorite / Monster / She's my beautiful / Monster / She's a monster, yeah / Come on in my bed / Come on pretty monster gimme / Come on pretty monster gimme”

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