Strip
serie
935, 05/10/2019 - ACRNM
935
05 . 10 . 2019

F/W 2019

Nell'anno in cui questo sito raggiunge la maggior età compiendo 18 anni, dovevamo aspettarcelo: ha smesso pure lui di interessarsi solo a giochi e balocchi, e ora è diventato ossessionato dai vestiti, dalla moda e dall'uscire la sera. Ora FTR è diventato un fashion magazine.
Ehm, no... Quella di oggi è stata solo una sbandata temporanea, in futuro cercheremo di darci una disciplina. Che volete, la moda di ACRONYM è la mia attuale ossessione, come dicevo la settimana scorsa. C'è solo un piccolo problema: un outfit completo dalla testa ai piedi come quello che sfoggia Neo, modello d'eccezione, nella strip odierna costa circa 5000 euro: un colpo di magnitudine non trascurabile per la maggior parte dei portafogli. Per alcuni, un colpo quasi fatale.
Ma l'Arte non guarda i cartellini dei prezzi, l'Arte sogna e fa sognare. E allora sognamo pure una collab tra noi e la casa di techwear di lusso, per la stagione Autunno/Inverno 2019... (sai mai che Errolson in persona lo noti e, mosso da pietà, ci mandi qualche capo).

Esorcizzate così le ossessioni più malsane, immortalandole in un'illustrazione, abbiamo finalmente la mente sgombra e possiamo parlare di altro.
C'è un mucchio di giochi e balocchi che abbiamo trascurato nelle scorse settimane, che sono state invece tutte concentrate su Death Stranding e sugli amici di Kojima, dal suddetto Errolson a Nicolas Winding Refn ai CHVRCHES...
No, aspetta, questi sono nuovi! A quanto pare, tra le varie canzoni cantante da artisti noti per la colonna sonora di Death Stranding, ce ne sarà anche una dei CHVRCHES. Il che è buffo, perché guardacaso io i CHVRCHES li ascoltavo già da un pezzo.
Un'altra conferma che io e Kojima siamo fatti l'uno per l'altro (!).

Ma ci sono altri giochi, dicevamo. Tipo Children of Morta, un giochino indie che tenevo d'occhio da un sacco di tempo. La storia è sempre quella: un gruppo di personcine a modo come me e te che lavora e soffre per anni sul videogioco dei loro sogni, scolpendo a mano i pixel con amorevole cura, mossi da pura passione e da un amore incondizionato... O almeno questa è la solita retorica. Il gioco in sé comunque è molto interessante. Non è un capolavoro, ma è piacevole da guardare e da toccare, il che è più di quanto non possa dire di altri titoli ben più blasonati e popolari.

Il dominio di certi argomenti su questi editoriali ha sottratto spazio anche al Cinema, ma negli ultimi tempi sono usciti diversi film molto meritevoli. E io li ho visti subito, caso ancor più raro. Su tutti C'era una Volta a... Hollywood, nel cui cast recita anche un'attrice che ha una parte in Death Stranding... ok, la smetto. Ma è più forte di me: vedete bene che ovunque mi giro non riesco ad evitare l'influenza di questo gioco e del suo autore, che ha saputo intessere una fittissima rete di connessioni (il che è anche il tema del gioco stesso).
Ad ogni modo: il film è piaciuto a me per come sono fatto io, ma capisco che la maggior parte delle persone lo possa detestare. È un film sui film, che esiste contento di se stesso, senza voler dire nulla a nessuno. Beata innocenza.

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05 . 10 . 2019

Le carte degli imprevisti

Settimana a dir poco infuocata quella che si è appena conclusa per me. Non solo parecchi impegni extra-lavorativi ed extra-ludici, ma anche un weekend di pura fatica che mi ha, udite udite, tenuto lontano dal PC. Questo è sempre un bene, quando si raggiunge la nostra età e si capisce che non si può vivere solo di attività mentali, per quanto non ne rinnegheremo mai nessuna di quelle che pratichiamo usualmente. Questo però mi ha inevitabilmente sconnesso e portato a un necessario, minuscolo reboot.
E' stata anche una settimana elettronicamente sciagurata. Uno dei pilastri su cui si reggeva la nostra società, ovvero le consegne Amazon, sembra vacillare. Potremmo vederlo come un segno del destino considerando il gran parlare che si fa di Death Stranding e del vitale ruolo del postino nei mondi post-apocalittici, ma è soprattutto una cosa antipatica. Forse meriterà un reportage completo (con tanto di racconto di cosa ho deciso di comprare), ma solo quando la vicenda avrà una fine. Si spera (perché ormai sono solo speranze) che tutto raggiunga una conclusione felice proprio domani, di ritorno al lavoro, quindi non dovrebbe essere lontano il momento in cui potrò darvi dettagli. L'aleatorietà però rimane d'obbligo, considerando la settimana di passione appena conclusa.
Non è stata però una settimana facile solo per vicende personali. Ormai a ottobre non possiamo mancare di veder montare l'onda di quello che sarà il natale, un natale che rischia di essere molto interessante, si respira ormai latente il bisogno di cambiamento per cui da un momento all'altro qualcuno farà una qualche mossa importante. Questo sicuramente ci terrà svegli.
Sul piano invece dei media raccontati, invece, è certo che siamo sull'orlo del grande evento CW supereroistico che dovrebbe cercare di pareggiare (con ordini di grandezza e contesti diversi, ovviamente) la trionfale cavalcata del MCU. Non è un segreto la mia passione per Arrow per cui sono già in prima fila. Per quello che riguarda il cinema invece, un po' della stessa filiera, c'è un film (forse due) di cui certamente andremo a parlare nei giorni prossimi.
Ma quindi è questo solo un editoriale di anticipazioni? Come altri, ahimè, ci sono stati in questo periodo? Beh, dopo essermi scusato per una setitmana selvaggia non posso certo dirvi di essere carico di argomenti di dibattito, che diamine. E' evidente che stiamo ancora tirandola lunga per poter addentare un qualche tipo di ciccia. Quando i miei denti affonderanno in qualcosa di appetitoso sono certo di poter tornare a scrivere con cognizione di causa.

“Un pensiero: l'arte va bene e l'anarchia è splendida, ma se vuoi diventare ricco, inventa una religione” Ian McDonald, Ares Express

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