Strip
serie
667, 24/05/2014 - Macchinetta a bitcoin
667
24 . 05 . 2014

Un servizio completo

Se è ben vero che questo fumetto non appartiene al Mondo, e noi autori sempre rifuggiamo l'attualità, esistono a volte fenomeni che interessano perfino noialtri, e sono materiale adatto per queste strip. Dunque oggi citiamo Bitcoin, che è una creatura curiosa e folle nata nell'oceano informatico da cui hanno origine molte delle nostre ossessioni.
Interessi, volevo dire interessi.

Dopo un paio di editoriali passati a gingillarci, questa settimana voglio tornare a muso duro sui videogiochi propriamente detti, perché in questi giorni ne stanno uscendo alcuni tra i più attesi. Attesi da me, è sottinteso: ma comunque spero abbiano anche successo commerciale, è qualcosa che mi restituirebbe un po' di fiducia nell'umanità.
Il primo della lista è Transistor. Chi conosce Bastion sa cosa aspettarsi: un titolo dalla personalità fortissima, con una direzione artistica d'eccezione e diverse canzoni molto liriche e molto emozionanti che hanno anche un ruolo centrale nella trama. Ci sono ben pochi casi in cui mi sentirei di raccomandare una colonna sonora, ma credo che questa sia degna. Credo, perché nel momento in cui scrivo non è ancora stata pubblicata. Comunque l'arte è già sotto gli occhi di tutti, e vale tutto il gioco.

Poi voglio riprendere una tradizione gloriosa, che nei 13 anni di questo fumetto ho sempre tenuto in vita ma da un po' di tempo ho trascurato. I consigli per gli acquisti più bizzarri che riesco a scovare nel Lontano Oriente. Oggi vi propongo, come il migliore urlatore di televendite, il servizio completo di piatti in porcellana dipinta a mano per il 25esimo anniversario di Romancing SaGa.
SaGa è una delle serie di giochi di ruolo di Square meno noti in occidente, ma nel passato si è fregiata di artisti di straordinario talento per le sue illustrazioni, tra cui restano famosi gli acquerelli di Tomomi Kobayashi. Ebbene, solo per oggi signore e signori avete la possibilità di portarvi a casa questi magnifici piatti, e mangiare avendo sempre sotto gli occhi questa arte meravigliosa. Altro che i vecchi piatti della nonna... pensate poter tramandare alle future generazioni queste opere d'arte nipponica: i vostri nipotini vi guarderanno come un eroe.
Solo per voi alla modica cifra di 7760 euro per piatto.

Lo-Rez: arte, storia, web design
24 . 05 . 2014

Analogpunk

Netflix decide di arrivare in Europa, ma salta l'Italia, visto che la resistenza della cosiddetta televisione tradizionale non è stata di carattere semplicemente commerciale. Uber fa arrabbiare i tassisti e viene a sua volta rigettata. Stiamo forse per diventare un paese Analogpunk. Come lo steampunk e il meno osannato dieselpunk pongono assieme tecnologie discordanti in ambientazioni fuori dal tempo, noi siamo forse diretti verso il secondo decennio del duemila con una struttura di fondo ancora squisitamente analogica, ma, allo stesso tempo, intessuta di iPhone e Social Network. Pensateci, potreste non viverla poi così male.

Polemiche così alte, nella tana del coniglio, non sono cosa. A un buffone che smette di fare il buffone rimane poco, perché quando la gente ride ride di lui e non per lui, quindi meglio rimanere sui nostri stretti binari di comicità e ironia, senza perdere di vista la nostalgia e l'epica, quelle abilità che sblocchi quando raggiungi il livello Vecchio.

Per questo l'editoriale dedicato a un gioco che non giocherò (ma dovrei) p tutto per Tesla Effect: A Tex Murphy Adventure che è arrivato a noi tramite la solita piattaforma Kickstarter e, come già altri hanno fatto prima di lui, apre uno squarcio nel tessuto della Storia. La robba seria che passa sotto il nome di avventure grafiche.
Tex Murphy appartiene al modo dei videogiochi da un tempo infinito, per Mean Streets la data è 1989. Per una volta cercherò di fare atto di umiltà, ammettendo che nè di questo capitolo né del successivo Martian Memorandum ricordo nulla. Erano avventure grafiche, avevano personaggi digitali (su floppy), erano della Accesso Software.
Ora, facciamo i seri. Cercare di usare attori digitali, anche semplicemente fotografati, nel 1989, era un po' ardito. Stiamo parlando di videogiochi che venivano distribuiti su floppy. La foto più sgrausa che avete presa col vostro telefonino sgrauso, tutta ombre e bordi sfocati è, minimo minimo, due mega di roba che non perdete tempo a comprimere. Un floppy, ovvero il contenitore in cui avrebbe dovuto starci tutto il gioco o comunque una sua generosa fetta, teneva 1.44MB (2MB non formattato eh!). Capite che il concetto di compressione, a quel punto, doveva essere notevolmente estremizzato, con tutto quello che ne deriva.
Ma, in fondo, è fatto antico che i visionari corrano più veloci della tecnologia. Poi si fermano al bar e la aspettano. E così, mentre i visionari della Access erano al terzo martini, la tecnologia arrivò nella forma argentea dei CD-Rom (seicentoquaranta megozzi), fu allora che io e Tex Murphy ci incontrammo, sotto una luna assassina: Under a Killing Moon. E' il 1994, piena età dell'oro.
Under a Killing Moon, fu presentato, all'epoca, come gioco evento, sia per l'uso massiccio di attori digitalizzati e filmati in full motion (si ce n'erano in mezzo-motion all'epoca) sia per gli illustri predecessori della serie. Era un'avventura grafica in un mondo futuribile che però, appena poteva, ammiccava al noir più canonico, Tex rappresentava il più classico stereotipo dell'investigatore privato hard boiled, fregandosene alla grande delle astronavine e dei tizi buffi intorno a lui.
Come ho già avuto modo di dirvi, ai tempi le avventure grafiche con personaggi filmati in carne e ossa erano all'ordine del giorno. I blue screen dominavano le preview. Gli attori più o meno famosi avevano boxettini dedicati. E non parlo di gente su cui impiastravano puntini sulla faccia per facilitare il rendering, parlo proprio di loro, davanti a una camera da presa, a impressionare una pellicola che sarebbe poi stata compressa fino a trasformare tutto in confuse macchie di pixel.
Under a Killing Moon stava su quattro CD (MEZZO DVD, in pratica) e fu forse il titolo che ebbe il merito di alzare il tono dello scontro. Da lui in poi i CD riempiti cominciarono ad aumentare, assieme alla lunghezza delle scene filmate e alla qualità delle stesse, quantomeno finché il genere ha retto.
Tesla Effect, quindi, è un gioco consigliato a prescindere. Prima andarvi a recuperare i capitoli precedenti non sarebbe male, se volete c'è sempre GoG per queste cose, ma poi provate ad andare avanti.
Perché tanto perché si sappia, c'è una riflessione un po' amara da fare, a latere di questi progetti, ma ce la teniamo per un'altra volta.

Da noi, nulla è per sempre a parte le guerre lampo e la polizia non ammazza ma porta una sfiga epocale

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