Strip
serie
238, 24/12/2005 - GTR: December 1995 (2)
238
24 . 12 . 2005

Idee regalo

Fitte Tenebre continuano a premere da ogni lato il server che ospita questo sito, e un Male antico lo divora. Per arginare l'oscurità dilagante, abbiam fatto appello ai legami di magia che i nostri antenati strinsero con la Pioggia, con le Pietre e con gli Alberi... e siamo arrivati ad una tregua momentanea. Con l'anno nuovo coglieremo l'occasione per sferrare un contrattacco decisivo contro il nostro Nemico, nel quale si deciderà il futuro stesso di Follow The Rabbit.
Non possiamo garantire che ci troverete ancora a questo indirizzo, ma noi speriamo di sì. E già che ci siamo, faremo un restyling con tanti colori accattivanti e un codice conforme agli standard moderni.
Come la settimana scorsa, continuo con la metafora di Jonathan Strange & Il Signor Norrell, perchè è veramente uno dei libri migliori che si siano visti in giro durante la mia generazione, e pertanto domina i miei pensieri. L'atmosfera è favolosa, e questo lo sapevo anche prima di leggerlo, ma è la trama che mi ha stupito per la perfezione con cui è costruita. La Magia sta tornando in Inghilterra, e non è una bella cosa.
Nelle comunicazioni interne tra me e Cymon riguardo ai Problemi Tecnici del nostro host invece la metafora ufficiale è Star Trek. "Speriamo che gli scudi tengano", "Capitano, non posso cambiare le leggi della fisica!", e menate del genere. Ma quanto siamo patetici? E con questo chiudiamo l'aggiornamento sulla situazione del sito.
Cymon la volta scorsa ha spiegato perchè proprio in occasione delle festività natalizie abbiamo dato il via a una nuova storia della serie più sanguinaria di FTR, Gran Theft Rabbit. A parte la soddisfazione di demolire il disgustoso buonismo che regna in questo periodo, c'è da dire che la storia si svolge il 9 dicembre 1995, e volevamo commemorare la data. Quel giorno usciva Dragon Quest VI in Nippolandia. Era sabato, e le scuole erano chiuse: questa non è una coincidenza, perchè all'epoca il parlamento giapponese con un decreto aveva obbligato Enix a pubblicare i suoi giochi solo nei giorni festivi, per evitare l'assenteismo da scuola e dal lavoro.
Questo già da un'idea delle proporzioni del fenomeno, e quello che abbiamo fatto in GTR 1995 è solo esasperare un pochino la situazione... ma l'uscita di DQ6 fu realmente un fenomeno epico, intorno al quale sono sorte tante leggende metropolitane. Noi ci siamo limitati a sfumare i confini tra realtà e fantasia. Ad ogni modo, questa è la seconda tavola, e ne mancano due alla roboante conclusione della miniserie.

Non posso sottrarmi alla tradizione che portiamo avanti da anni su queste pagine: i Consigli per i Regali in Ritardo (può partire la sigla). Ecco quindi qualche suggerimento ormai inutile, che vi arriva quando già avete speso tutto quello che potevate spendere, per farvi bruciare nel rimpianto!
Ehm, dunque. Non ho la presunzione di consigliarvi quali videogiochi regalare, perchè non sempre i giochi più belli sono quelli più adatti: un titolo irritante e presuntuoso come Fahrenheit può essere il prodotto giusto per una certa fascia di pubblico (alla quale va tutto il mio disprezzo!), oltre che per i vecchi fan delle avventure in crisi di astinenza. Oppure, tanto per rimanere disgustosamente omologati alle masse ignoranti, è sempre bello volteggiare tra i tetti di Babilonia impersonando un acrobatico principe persiano... arrampicarsi su muri seccati dal sole sotto lo sguardo intenso di fanciulle orientali è un bel passatempo quando fuori c'è solo buio e gelo.
Ma queste sono le idee che vi darebbe qualunque commesso di negozio, mentre se siete qui è perchè dentro di voi brucia il sacro fuoco del Vero Videogiocatore, quindi permettete che mi esprima liberamente: che ne dite di importare dall'isola di Nippon una dissetante, rinfrescante, salutare... Potion di Final Fantasy?
Sì! Finalmente possiamo stringere tra le nostre mani l'oggetto di inventario dell'RPG più famoso di tutti i tempi! Finalmente possiamo assaporare nella nostra viva carne il gusto di quel magico medicinale che abbiamo fatto ingollare a litri ai nostri personaggi! (Pensate se fa schifo, quanti rimorsi...) Per la cronaca, chi lo ha assaggiato afferma che si tratta di una bevanda energetica a base di tè, ovviamente.
Per quanto riguarda la riflessione moralistica che in queste feste è obbligatoria, me la caverò segnalandovi questo coraggioso articolo di denucia sulla situazione dei personaggi femminili nei videogiochi. Naturalmente sempre nell'articolo viene proposto anche un Messaggio di Speranza, che in questo caso è rappresentato da Samus Aran, l'eroina di Metroid... Secondo l'autrice (!) la coraggiosa Samus è un'icona del femminismo, un modello a cui si dovrebbero ispirare le protagoniste di altri giochi, nonchè tutte le nuove generazioni. Non so, non sarei molto contento se tutte le fanciulle ispirandosi a Samus si chiudessero dentro un'armatura d'acciaio robotica...
Concludo questo editoriale con un'ultimo oggetto del desiderio, che non solo arriva in ritardo per le feste, ma non è neppure detto che arrivi mai. Una nota casa costruttrice di coin-op ha pubblicato un questionario nel quale il pubblico può descrivere il suo joystick ideale. Lo strumento di controllo arcade dei suoi sogni. O almeno, così mi dicono... la pagina ovviamente è fitta di ideogrammi, e magari state compilando il vostro ordine di carcerazione a vita. Ad ogni modo, come ho detto molte volte su queste pagine, sono affascinato dalla nobile arte del costruirsi con le proprie mani un joystick per giocare ai picchiaduro 2D, e questa iniziativa mi commuove profondamente. Questo, cari roditori, è lo spirito giusto!

“Venni da loro in un grido che ruppe il silenzio di un bosco invernale.”

Lo-Rez: arte, storia, web design
24 . 12 . 2005

Il coniglio, la taroccara e la cucina componibile

Direi che il film di natale ce l'avete: Narnia. E visto che è della Disney potrebbe finalmente andarvi bene e non vi troverete di fronte a un'opera gotica e sanguinolenta traumatizza-bambini come sono stati certi Harry Potter o come sono stati i Signore degli Anelli (che però mi pare fossero a gennaio). Non provo oggettivamente niente per Narnia, ho scoperto l'esistenza del libro solo in corrispondenza con il film e poi noi appassionati di fantasy abbiamo passato così tanti anni nell'ombra che adesso ci sembra ci sia fin troppa roba. Abbiamo avuto l'Oscuro Signore della torre dove l'ombra cupa scende, a nostra maniera siamo contenti e sebbene è prevedibile un'onda di maghi e draghetti in questo periodo ci vorrà qualcosa di importante per farci scomodare mr. Hype.
Ah, proprio perchè il film di natale ce l'avete non venite a chiedere niente al coniglio. Non vi sognate neanche. Il rosso che si vede in questa tavola di GTR non è e sottolineo NON E' quello del costume del vecchio Santa (intanto eleggo questa come mia strip natalizia preferita), ve l'ho già detto, non c'è niente di peggio che prenderci sotto le feste.
Però, che diamine, uno squarcio di sole, un barlume di speranza, un luccicore di gioia comunque illumina questo periodo. Signori, Tim Dawson è tornato, uno dei cattivi maestri, uno dei numi ispiratori del coniglio, ha ripreso a vignettare e a lamentarsi del caldo di queste feste (sapete, è in Australia...). Dragon Tails non è stato aggiornato per un periodo lunghissimo, tragico, tanto che dall'ultimo format non l'avevo nemmeno più messo tra i miei bookmarki, ma vederlo ancora lì oggi scalda il cuore. Bravo Tim, così si fa, non è un caso se siamo tra i tuoi link. E non mi sembra neanche un caso che abbia seguito il consiglio che io diedi tempo fa, pare infatti che si sia comprato nientemeno che una GPX2.
Visto la gioia che trasuda mi sembra una buona idea mi sembra una buona idea indottrinarvi sui nuovi scorci dell'universo anime che ho visto ultimamente. Dopo avervi infatti raccontato di Hellsing, la storia del vampiro stiloso, stavolta voglio dirvi di Gunslinger girl, la storia delle pre-adolescenti che sparano ai mafiosi. Gunslinger girl viene a portata delle mie vibrisse all'incirca un anno fa, quando entra nella classifica dei giochi più violenti dell'anno in America (pur non essendo MAI STATO IMPORTATO in America). Non ero rimasto particolarmente colpito, anche se l'idea era abbastanza forte, ma ora che ho modo di sbirciare un po' di più delle giappoprodacscion è tornato a galla nella mia mente questo titolo e così mi ci sono dedicato.
La prima cosa bella che ho avuto dalla vita sei tu, ma la prima cosa bella di GG (facciamo come i recensori seri) è che è ambientato in ITALIA. Si, avete presente quello stivale lì? Esatto. E naturalmente la resa del paese è alla giapponese ovvero con picchi di approfondimento maniacale che si affiancano a cose messe insieme in modo approssimativo. Pensate, ad esempio, agli innumerevoli casi in cui gli americani hanno ambientato i loro film da noi. In quante di queste pellicole vedete, da qualche parte, una prosaica gazzetta? Praticamente mai e se ci pensate non è giusto perchè è raro trovare angolo d'Italia dove la rosa non arrivi. Ecco, il GG le gazzette pullulano, appositamente scannerizzate da pagine reali con tanto di notizie (in Italiano) su Van Gaal e altri uomini illustri del bel calcio. Poi, è ovvio, continua ad esserci questa tendenza a credere che gli italiani usino comunemente i nomi spagnoli e altre corbellerie, ma queste cose, con la sensibilità italiana, non possono che farti venire simpatia per l'anime. E, tanto per dirvi, riassumento, i cattivi sono la Lega Nord (non proprio, ma mi piace dirla così)!
Passiamo a cose più serie: Gunslinger Girl è un cartone morboso. Non c'è violenza traboccante, sangue, ammazzamenti di gruppo, ma c'è un atteggiamento nei confronti della vicenda che non può non mettere a disagio. Le ragazzine (dagli 8 ai 12 anni) sono realizzate con incredibile realismo, cercando di cogliere atteggiamenti e comportamenti propri di quell'età e la cosa è inquietante se si affianca al rapporto che loro hanno coi loro "fratelli" (i poliziotti che hanno responsabilità di loro) e al fatto che sparano gragnuole di colpi (non sempre in situazioni limpide) a tutto andare. Insomma, la resa di Gunslinger Girl è priva di quei toni estremi, assurdi, volutamente grotteschi che hanno solitamente le produzioni giapponesi e che ci difende, spesso, dai concetti scandalosi che a volte vengono portati avanti e ti mette di fronte a una storia in cui effettivamente vengono a mancare punti di riferimento, definizioni di bene e male e, generalmente, etica.
Fin dove l'ho visto io il cartone non sembra portare avanti una solida trama piena di intrighi, ma non è detto che la situazione non migliori. Comunque sia il modo in cui riesce a sviscerare i temi più forti che presenta è tale che comunque ne sono rimasto colpito e sono arrivato ad apprezzare molto certe puntate. Se poi considerate a corollario di questo una realizzazione tecnica pulitissima e estremamente ben fatta capite che lo considero un prodotto di tutto rispetto.
Bene, stiamo per chiudere anche questo brumoso dicembre, si avvicina il momento di compilare l'almanacco (col solito dilemma: farlo PRIMA o DOPO capodanno?), ma per ora permettetemi di augurarvi.
Si, si, augurarvi e basta, punto, kaputt, stop, end. Che vi credevate? Che vi conosco, so cosa succede a viziarvi.

"L'umanità era sempre stata circondata dal meraviglioso. Non ne era mai risultato, comunque, qualcosa di straordinario." Bruce Sterling - La matrice spezzata

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