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1009, 27/03/2021 - Boato
1009
27 . 03 . 2021

Dantedì

Il sole di primavera ormai risplende bello come una Scelta Artistica™ di Zack Snyder.
E quanto fanno più male, con questo sole fulgido e ardente, certi corsi sulla Sicurezza (?) telematici fatti in Flash per Internet Explorer dove non puoi mandare avanti le slide...! Perfino per i nostri Neo & Gödel si tratta di un'inutile crudeltà.

Dal canto mio mi trovo tra le mani una piastra d'ottone per tastiera meccanica tutta da montare: sono ormai perduto in questa selva oscura, altro che il sole e l'altre stelle!
Persino i versi del Divino Poeta, che in questi giorni 700 anni fa iniziò la sua visita all'aldilà, mi paiono meno musicali di certi switch Holy Panda lubrificati uno per uno col pennellino. Le strip di FTR e le vite dei loro autori conflagrano “sin dal 2001”, nulla di nuovo sotto il sole.
Direi quasi che le strip di FTR possono essere considerate per certi versi la Snyder's Cut delle nostre vite: stupidissima e appassionatissima, e molto ma molto meglio dell'originale.

Ma consideriamo la nostra semenza: fatti fummo per essere il Primo Webcomic Italiano Dedicato ai Videogiochi, e ci prese di essi piacer sì forte che ancor, dopo vent'anni, non c'abbandona: ma parliamone, ogni tanto.
Di recente m'ha colpito ad esempio questo Astria Ascending, un gioco di ruolo giapponese fatto tutto da giapponesi, e di quelli usciti da Final Fantasy, mica giapponesi qualunque presi dalla strada a Shibuya. Ottima arte, soprattutto nei ritratti dei personaggi: che è una cosa che aspettavo di poter ridire da circa un decennio.
Ma soprattutto questi sono i giorni di Monster Hunter Rise.
Se il lettore di passaggio si chiede perché dentro alli occhi miei arde un riso tal da pensare ch'io abbia toccato lo fondo della mia gloria e del mio paradiso... è perché è uscito Monster Hunter Rise. Non ho mai parlato della serie su queste pagine perché me ne sono sempre tenuto alla larga, intimorito dalla sua giapponesità feroce. Ma quando infine CAPCOM si è decisa ad assaltare l'Occidente, proponendo un Monster Hunter World finamente accessibile anche per i teneri come me, l'ho provato. Non l'ho amato con tutto me stesso, ma almeno il fascino teorico dell'idea di Monster Hunter, il suo profumo ineffabile, me l'ha lasciato.
Capite quindi quanto mi ispira questo Rise migliorato in tutto, smussato nelle sue asperità più dolorose, e infuso di una direzione artistica meravigliosa... quel che Monster Hunter pare quando un poco sorride, non si po' dicer né tenere a mente, sì è novo miracolo e gentile.

Lo-Rez: arte, storia, web design
27 . 03 . 2021

Spreading spring

Certo, è evidente che la pandemia ha modificato il nostro modo di lavorare con lo smartworking e, al tempo stesso, l'ha reso più alienante e più comfortevole. Più comfortevole perché casa propria è sempre casa propria, non ce n'è, e arrivare in ufficio solo facendo il tragitto letto-salotto, ricordandosi al massimo, quando proprio proprio, di indossare qualcosa sopra le mutande (ehm...) è comunque un lusso. Alientante perché non vedi più nessuno, non interagisci con la società esterna, ti manca tutto quel set di interazioni umane che, se ti trovi in un buon ambiente di lavoro, sono comunque salutari per la tua tenuta mentale. Tutto quello che fai, soprattutto quando interagisci con le persone, è rinchiuso nella scatola del tuo schermo, parcellizzato in streaming che ti fanno arrivare le conversazioni bit per bit, metallizzato dai discutibili altoparlanti del tuo PC. In questo senso figurarsi cosa significa dover seguire un corso online, non nel senso di un video youtube che puoi mandar a 1.25 della velocità, ma proprio un corso in cui qualcosa parla e tu devi ascoltare. Certo, visto che, appunto, sei a casa e visto che alla fine la tua cam in questi contesti è spenta, sta alla tua coscienza seguire davvero il corso, ma a quel punto l'attività diventa realmete impegnativa, per quello che riguarda l'attenzione da metterci dentro e allora si, altro che fare le ole quando si salta una slide.

La primavera è iniziata, se vi siete addormentati al vostro quarto tentativo di guardare la Snyder Cut tutta d'un fiato (ve l'avevano detto che si poteva dividere in parti, ma voi niente) probabilmente potreste essere stati svegliati dal bruciante raggio di sole che, nonostante tutto, si infila tra le tapperelle della vostra sala TV cercando di purificare la vostra indole nerdica a trascinarvi fuori, in mezzo ai prati, a respirare l'aria pulita, a vedere ge... no, quello non si può ancora.
La primavera è portatrice di opportunità anche nel tempo che stiamo vivendo. Per esempio tutti si lamentano perché con l'ora legale "si dorme un'ora in meno" (come se, tipo, avessi mai dormito) eppure non posso che esserle grato visto che lo shift temporale probabilmente comincerà a permettermi di prendermi una mezz'oretta sul balcone al termine dell'orario lavorativo (sempre due metri dal posto di lavoro, come il letto). Un'altra cosa che ha fatto lo smartworking è stato toglierci i mezzi pubblici e i mezzi pubblici, per anni, sono stati la mia principale fonte di tempo per le mie letture. Ho deciso però di non arrendermi alla nuova condizione e così ho scoperto qualcosa che, in realtà, se fossi più maturo di come appaio, farei già da moltissimo tempo, ovvero leggo a casa, come passatempo alternativo allo stare davanti il compiuter. D'inverno ci si può anche mettere sul letto, avvolti nei plaid e trovarlo confortevole, ma d'estate mettersi sul balcone con il sole in fronte e un bicchiere di gazzosa e menta accanto è di certo tutta un'altra cosa. In questo momento sono tornato a Gibson, sto leggendo Zero History, il capitolo conclusivo della trilogia Blue Ant che rimane uno dei lavori migliori dell'epoca recente, ovviamente non paragonabile all'impatto di Neuromante, ma scritta con altrettanta intelligenza. Non saprei in realtà come prenderlo per fare un discorso articolato qui, valga solo il consiglio di lettura, generico, che di consigli di lettura, a questo mondo, non ce ne sono in giro mai abbastanza.

Sto giocando tantissimo, roba da buttarci via un'ora al giorno eh, dei ritmi forsennati. Il gioco gratuito di Epic è diventato un vizio, come lo sono stati per un po' gli humble bundle. Gli humble bundle (con cui ho un po' smesso) avevano il problema di gettarti addosso roba e alla fine tu rimanesi confuso e quindi forse adesso ci sono ancora dei giochi sul mio account steam che possiedo e che non ho mai giocato (decine). Il gioco Epic invece è uno solo, a candenza precisa, e così quando arriva ti viene proprio da godere quel breve momento in cui lo installi e lo fai partire. Certo, non parliamo di triplaA (l'unico triplaA che è arrivato, Rage2, non mi parte), ma è sempre quella sensazione di quando scarti il gadget e speri sia più bello di una roba che una grande azienda è pronta a tirarti dietro. Poi, mi raccontate voi, l'indie è pieno di capolavori che blah blah blah no beh, ma la vera arte dei videogiochi blah blah blah, le idee innovative blah blah blah. Eh. Lo so. Dobbiamo ancora fare un discorso articolato. E' anche a causa di questo discorso articolato che devo ancora fare che non vi ho detto niente del fatto che ho finito Defense Grid: The Awakening che pur essendo un Tower Defense e quindi non certo un gioco innovativo è un gioco per certi versi bellissimo.

Questo editoriale è scappato via come la vispa Teresa all'inseguimento di una farfalla. Oggi ero in uno di quei mood che volevo semplicemente mettermi a battere i tasti per vedere dove andavo. Ok, non è una rarità che mi comporti così, ma a volte mi stupisco come realmente, facendo così, riesca comunque a mettere insieme un cospicuo mucchio di caratteri che non vuole dire, nella sua sotanza, nulla. Pensate un po' voi, a leggermi, quanto tempo buttate.

“Ora che conosci le carte / Ora che conosci il destino / Dimmi che c'è un treno che parte / Noi che ci sediamo vicino / E nessuno ci conosce / E non importa dove andiamo / Senza te / Io da solo qui morirei / Perché ho paura di camminare / Se perdo la tua luce bianca / Se perdo la tua luce nera / Se perdo la tua luce bianca / Se perdo la tua luce nera”

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