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07/06/2k25 - Segnare l'IP: Ricordo come di consueto che a IP IP non si risponde URRA'
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07 . 06 . 2025

Languori estivi

C'era una volta la televisione. La televisione era come TikTok, ma per i bimbi grandi.
E ora che le nostre giornate cominciano a sciogliersi nel languore estivo, e tutti abbiamo meno voglia di fare un uso intensivo del tempo a nostra disposizione, potremmo ben buttar via qualche minuto delle nostre davanti a uno schermo, sì, ma a quello di una televisione.
(Non io, che sto facendo scatole, trasportando scatole e disfacendo scatole come se fossi un Solid Snake che si allena a nascondersi.)
I nostri Cloud & Link, anche se Cloud non ha messo la faccia nella strip odierna, non sono nuovi a spogliarsi della dignità per apparire in una marchetta televisiva: lo facevano già nel 2003, e almeno presentavano un numero completo di canto e ballo! Nel lontano 2004 invece fu il turno di Cloud di recitare in solitaria la sua televendita di materas... ehm, di “Orchi Cane”. Oggi, dopo vent'anni, è il turno di Link: il suo monologo da guru dei social anzi è iniziato settimana scorsa.

La televisione non esiste più, ma se esistesse ancora è lì che sarebbe andato in onda lo spettacolo popolano della Summer Games Fest 2025: una serata di gala su un palco di teatro, con un pubblico ad applaudire a comando... ma con una certa tristezza di fondo.
Questa edizione aveva gli occhi spenti, da pesce “di seconda freschezza” per usare un'espressione che fa irritare il Demonio in persona, signore degli inganni e degli eufemismi. Tante pubblicità spinte a forza, e ben pochi titoli degni di nota.
Dovrei accodarmi a tutti quanti e parlare di Resident Evil 9, che è stata l'unica bombetta: ma per fortuna non scrivo di mestiere, non sono legato a questa tastiera come il cane alla catena, e non ho l'obbligo di dire per forza qualcosa. Certo, Capcom i chara-design li sa ancora fare, e dopo Gemma e Alma ci regala una nuova protagonista anche in quest'ultimo Resident Evil, un'adorabile occhialuta imbranata un po', ehm, nerd e all'apparenza molto poco abile nell'uso della violenza. Pare in effetti più propensa a subirla, e a sudare tantissimo mentre la subisce, almeno da questo primo trailer.

Il trailer di presentazione di un gioco, si sa, ne deve mettere in luce gli aspetti salienti: brava Capcom, ce l'hai sicuramente venduto! (E pensare che dicevano che la Perversione si era estinta, perfino in Nippolandia.)

Ecco, vedete dove ci porta l'assenza di argomenti: sarà meglio tornare su un terreno più sicuro. Tipo Final Fantasy. Magari, che, so, una remaster? Ma sì, dai, ci mancava proprio una bella remaster di un titolo anni '90. Si sentiva proprio il bisogno, di una svogliatissima e pigrissima remaster di una vecchia gloria!
Stavolta è toccato a Final Fantasy Tactics subire il trattamento. Nientemeno...! Lo avrei amato tantissimo, e avrei perso la testa per questo gioco... ma la nostra crudele padrona SquareEnix ha perpetrato l'ennesimo vilipendio alla memoria: quel filtro sui pixel da emulatore di seconda categoria grida vendetta al cospetto dei cieli.

Forse sono troppo duro: sarà il caldo e saranno le scatole a rendermi irritabile. A parte il trattamento grafico mortificante (ma la sfocatura tilt-shift è caruccia), tutto il resto sembra confezionato davvero bene. Pare ci saranno anche nuove scene: alle volte suona più come una minaccia, ma qui abbiamo quasi tutti i talenti originali riuniti per metter mano al loro capolavoro, ed è lecito sperare.
Matsuno nelle interviste sembra carichissimo, tutto discorsi solenni e frasi ad effetto su come il gioco originale fosse figlio di tempi incerti e turbolenti, proprio come nell'attuale situazione geopolitica.
I tempi dunque sono maturi. Solo settimana scorsa ci lamentavamo di certi altri remake truffaldini e copie senza la scintilla della Grazia: il pubblico ha fame di questi giochi, cioè di giochi belli, e di Clair Obscur ce ne sono pochini. Divoreremo anche questa riedizione di Final Fantasy Tactics, ma che dispetto!

Lo-Rez: arte, storia, web design
07 . 06 . 2025

Il sol della scrittura

Credo molto in questo corso di lingua dei segni per debuggare i problemi delle videocall perché i problemi di audio delle videocall sono uno dei nostri mali moderni che rompono il ritmo della nostra vita e distruggono tutti i nostri sogni. E' dai tempi di guerre stellari che ci aspettiamo di parlare con l'immagine del nostro capo che ci fluttua davanti come se fosse in presenza e adesso tutte le volte speriamo che accada e invece è solo un'ordalia di problemi di connessione e cuffie bluetooth che non si connettono. Se poi credete che non è così complicato passare un IP a una persona vi prego di ricordare che ci sono pur sempre gli IPv6!

Temo che questo non sarà un editoriale molto lungo, sono reduce dal primo appuntamento letterario della stagione estiva (per me), ovvero il Festival del Giallo di Napoli. Ormai quando parlo di questi eventi faccio riferimento, scherzando, al mio "secondo lavoro" sebbene è effettivamente vero che una carriera di scrittore, anche quando non pretende di diventare il suo principale mezzo di sostentamento, ha bisogno di un continuo recupero di informazioni che questo tipo di incontri forniscono. Come sapete sono ufficialmente uno scrittore di spy-story che è un genere con una grande tradizione, ma anche con problemi di visibilità. Quando è sorto il tema io ho ribadito che i videogiochi sono la via perché la distanza tra quello che scrivo e questo mondo è veramente piccolissima, basta solo capire come saltare. Spero un giorno di darvi qualche dettaglio in più.

Visto che sono stato via non ho attinto alle mie principali fonti di informazione, anche perché sono stati giorni proprio intensi, per cui ho anche difficoltà a farvi un po' di rassegna stampa. Ovvio, che è uscita Switch2 lo sanno anche i sassi, ma non mi sono documentato sulle reazioni all'uscita, per esempio, quindi non posso darvi il consueto resoconto del polso della situazione.

Credo proprio che per stavolta non addurrò altre scuse, abbiamo detto che doveva essere un editoriale di transizione e lo sarà bello smilzo e trascurabile, senza nemmeno la citazione sotto. Tanto sono sicuro che dall'altra parte Lo-Rez ha scritto abbondantemente. Ciao ciao.

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