Strip
serie
176, 18/09/2004 - Il patto delle streghe, tav. 11
176
18 . 09 . 2004

Pachi-slot

Riprende la serie di Kunoichi Clara, esattamente da dove ci aveva lasciati. La vita di Lara Croft è in bilico sugli affilati nekote della nostra kunoichi preferita... Speriamo che la Eidos non ci denunci.
La conclusione di questo Ventaglio Secondo (Il Patto delle Streghe, ovvero "Kunoichi By Night") ci occuperà diverse settimane, per cui se volete rivedere Neo in camicia e cravatta dovrete aspettare un pò.

Proponiamo ora un aggiornamento su WWX Rumble Rose (dopo avergli dedicato anche una strip). Come i più pervertiti tra voi lettori ricorderanno, è un titolo di wrestling al femminile. Con i modelli poligonali realizzati dal Team Ninja di Dead Or Alive Extreme Beach Volley. Ehm.
Alla Konami hanno rilasciato un paio di interviste che svelano gli ultimi sviluppi di questo atteso capolavoro, ma su 1UP non hanno avuto il coraggio di pubblicarle in prima pagina, per cui bisogna andarle a cercare nella pagina personale di un redattore. E' comunque materiale esaltante, ci sono perle di giornalismo come "Perchè una delle ragazze sembra Britney Spears?", oppure "Perchè l'intero team di sviluppo assisteva a tutte le sessioni di Motion Capture delle attrici, trascurando così il proprio lavoro?". Hanno del coraggio, questi ragazzi: inizialmente avrebbero dovuto eliminare la modalità di lotta nel fango per evitare la censura... ma loro, i nostri valorosi eroi, sono andati avanti per la loro strada, decisi a tutti i costi a non rinunciare alla lotta nel fango, pur sapendo che un divieto ai minorenni forse ridurrà le vendite! E' davvero un comportamento esemplare in questa Industry malata!

In giro si sentono lamentele su come tutti i giochi del mondo usciranno tra settembre e ottobre, costringendo gli appassionati a spendere in un mese quello che guadagnano in un anno. Sinceramente non sono toccato da questa situazione... intanto perchè in ogni caso i giochi che interessano a me si trovano in un diverso continuum spazio-temporale, che scorre parallelo a quello dei comuni esseri mortali, e non è influenzato dalle cose del mondo (!). Giochi come Mushihimesama, o Ragnarok Battle. E poi perchè in ogni caso posso resistere all'impulso malsano di comprare i giochi il giorno di pubblicazione.
Qualcuno trova che metà del divertimento nei videogiochi sta nel giocarli subito, appena escono. Posso capirli, anche io mi considero un Vero Videogiocatore, però a me piace anche riscoprire i titoli passati, il retrogaming.
A proposito di giochi fuori dal mondo, questa settimana è scoppiata una notizia bomba che ha colto un pò tutti di sorpresa. Ma andiamo con ordine. Come tutti ormai sanno, la storica SNK ha avuto delle vicende travagliate negli ultimi anni, peggio di certe società di calcio italiane. Fallita e ricostruita sotto vari nomi, adesso sembra che si sia riassestata. C'è un problema legato ad alcune Proprietà Intellettuali (cioè qualche personaggio di picchiaduro e il logo di qualche serie), ma sono questioni che si risolveranno. SNK ha avviato un progetto di ristrutturazione dell'azienda, un pò come sta facendo Sega, e inevitabilmente si dovrà spezzare qualche cuoricino nel processo. Oltre all'abbandono definitivo nel Neo-Geo (!), SNK ha annunciato che entrerà nel mercato del gioco d'azzardo in tutto l'Oriente (un business dove si fanno soldi a palate, con le giuste conoscenze nella Yakuza). E questo è il Fatto A.
Ora, dal 1 settembre l'artista freelance Falcoon, già citato fino alla noia su queste pagine, ha interrotto la pubblicazione quotidiana dei suoi disegni per "impegni di lavoro". L'ultimo ingaggio di Falcoon era proprio alla SNK per l'arte di KOF 2003, e inoltre (tenetevi forte!) Falcoon ha fatto carriera nel settore delle slot-machine e del pachinko. Fatto B.
Come la logica ci insegna, è sufficiente fare A+B ed essere un pò paranoici, per arrivare alla conclusione che SNK sta producendo macchine per il gioco d'azzardo con i personaggi dei suoi giochi, pronte a invadere l'Oriente, e le illustrazioni sono curate da Falcoon. Bingo. Una breve ricerca negli ambienti giusti, e vengono alla luce parecchie fotografie dei primi esemplari di queste Macchine.
Io sinceramente non ho una chiara idea di come funziona un "pachi-slot", che dovrebbe combinare un pachinko con una slot-machine, ma una cosa è sicura: c'è uno schermo di notevoli dimensioni, su cui scorre grafica ad altissima risoluzione come in un anime. Questi Giappi fanno le cose per bene, non c'è che dire. Alla fine si tratta di tirare una leva e farsi mangiare una montagna di gettoni, ma con i personaggi di King Of Fighters che si menano a tutto schermo c'è più gusto.
Le illustrazioni che si vedono sono veramente di ottimo livello, superiori a tutti i precedenti lavori di Falcoon. E' uno stile esagerato da cartone animato, ma solo un poco, quel tanto che basta a rendere più interessanti le figure rispetto alla realtà... ne sono rimasto colpito, ed è così che proverò a disegnare in futuro, se riesco. magari nei prossimi Ventagli di Kunoichi Clara...
Avrei anche parlato della Fiera di Londra, l'ECTS, ma non è successo nulla di bello. Speriamo che il Tokyo Game Show non deluda.

“I respect girls! But when I was a kid, I wasn't very big, so the girls used to pick on me. So maybe it's a little bit of revenge now.” (Akari Uchida)

Lo-Rez: arte, storia, web design
18 . 09 . 2004

Vecchia scuola

Torna Kunoichi Clara, per l'occasione mi sono ripromesso di non dire per nessun motivo "Tutto quello che ha un inizio ha anche una fine" perchè risulterebbe troppo prevedib...azz...l'ho già detto! Vabbè, in ogni caso aspettatevi la soluzione dell'immediato problema della nostra avvenente signorina (la sorte della sorellina) e l'apertura di decine di altre questioni che potrebbero nutrire la continuity per anni (senza contare le due razze pre-umane che credo infilerò nella vicenda verso ventaglio 25). Come accadde per ventaglio uno anche questo secondo capitolo chiude in crescendo con botti, triccketraccke e violenza indaudita (mandate a letto i bambini). Non ho voglia però di fare il solito editoriale sul fumetto perchè sinceramente non ho niente di impellente da sfogare, quindi partirò per una tangente meno artistica.
Oggi stavo guardando su un'importante rivista del settore (Topolino) un'immagine del DS. A parte il fatto che ha una porta segreta trovo assolutamente affascinante il gusto maledettamente retrò del design: se socchiudo gli occhi e lo penso arancione mi viene in mente il mio vecchio Game&Watch di Donkey Kong che avevo all'età di dieci anni, non per niente un oggettino sempre della grande N. Distribuire un'edizione speciale in nostalgia mode di una console portatile a suo tempo era già stato un omaggio degno di gente che non dimentica il proprio passato, ma usare una linea anni '80 per quello che sarà il proprio prodotto di punta del mercato del futuro è qualcosa di più, significa lanciare un messaggio, chiedere aiuto allo zoccolo duro della comunità dei videogiocatori, arrogarsi il diritto di rappresentare la storia e la tradizione nella prossima console war. Potrei spiegare una scelta del genere semplicemente dicendo "sono giapponesi", invece secondo me una decisione di questo tipo porta a interessanti riflessioni. Ad esempio fa tornare la mente alla linea dell'SP, quella console che doveva essere usata non solo da ragazzini pacioccosi e doveva penetrare in quei segmenti di mercato lontani dal videogiocatore propriamente detto e ci fa chiedere quanto quella scelta abbia colpito nel segno (tirare in ballo l'N-Gage per la stessa questione sarebbe cattivo e noi con l'N-Gage siamo già stati abbastanza crudeli). Allo stesso tempo mette questo bel giocattolo in plasticone (il plasticoooone) che è il DS a confronto con la tavoletta d'ossidiana Sony e mostra una volta di più una differente filosofia di vita. Tale scontro di filosofie, attenzione, finora ha premiato sempre la Sony e probabilmente lo farà anche in futuro, ma magari noi piccoli spettatori dei grandi giochi possiamo goderci il fatto che c'è ancora qualcuno che non si uniforma alla massa e viaggia per la sua strada senza guardarsi troppo intorno (ah, e naturalmente raccatta comunque abbastanza soldi per mangiare).
Discorsi del genere, naturalmente, sembrano mettere in ombra il fatto che il DS rimane comunque l'Enterprise delle console, il vascello progettato per andare là, dove nessuno è mai giunto prima in fatto di gameplay, con il suo doppio video, il touchscreen, i buchini magici e le sue schiere di designer con gli occhi maledettamente a mandorla. In verità credo che se dovessimo anche trattare questo argomento cominceremmo ad aprire un po' troppe vie e non credo che sia giusto farvi focalizzare su troppe cose contemporaneamente. Per ora tenetevi l'immagine del DS per quello che è, un Game&Watch traboccante tecnologia con una crocetta adorabile e splendidi tastini gommosi (i tastini gommmmmmosi!).
Sempre sulla autorevole rivista che citavo prima (si, si, sempre Topolino) ho sbirciato anche un paio di notiziole sull'ultimo capitolo di Worms. Worms è un videogioco essenziale e per questo perfetto. Nonostante il Team17 non mi sia mai andato giù per motivi quasi personali (in Body Blows il computer BARAVA!) non posso parlar male del gioco degli anellidi, ma nei gli anni e nelle sue diverse incarnazioni questo brand si è sempre dimenticato di innovare o almeno rinnovare la sua veste scivolando un po' fuori dal cuore del mercato. Non so perchè voci di Worms Forts: Under Siege non mi siano mai giunte, può essere che io le abbia ignorate proprio per i motivi di cui parlo sopra, ma se non altro questo giochino sembra avere qualche ammenicolo per stimolare la mia curiosità. Se mi informerò e mi informerò come si deve può essere che lo tratti ancora.
La notizia molto geek del giorno riguarda il santo Graal, ovvero l'emulatore definitivo. Ah no, scusate, il virtualizzatore di ogni macchina...insomma, l'articolo di Wired è questo, non sapevo se parlarne qui (siamo già abbastanza geek), ma visto che mi saltava davanti praticamente in ogni sito mi sia infilato e visto che sembra verrà sfruttato anche dall'XBOX2 per la retrocompatibilità mi piaceva farvela notare. L'emulazione, per i più sentimentaloni, è semplicemente la pratica di piangere sulla propria tastiera i ricordi della giovinezza, ma un ingegnere sa che si tratta soprattutto di un'affascinante pratica che permette di far dialogare a basso livelli architetture software e hardware molto diverse. Far dialogare TUTTE le macchine in una mistica pentecoste cibernetica manderebbe in brodo di giuggiole qualsiasi programmatore di qualsiasi tipo. Vedremo se si tratta di una mezza bufala appesantita da dozzine di limitazioni o il risultato finale dell'evoluzione umana in futuro. Ah, questa notizia è apparsa anche su Cubiq, Cubiq è nella nostra pagina Links in quanto membro della Santa Alleanza dei Webcomic e nel recente passato ha vissuto un lungo periodo di buio dovuto alla sua ristrutturazione. Oggi finalmente non solo il figliuolo ha rimesso in piedi un techno-blog pieno di notizie fighette, ma finalmente ha ricominciato a disegnare strip! Vedete che le lettere minatorie servono a qualcosa, ogni tanto?
Signori, il momento metereologico chiuderà l'editoriale: fa freddo, io col freddo sto bene, i computer con il freddo stanno bene, non gelate tra qui e settimana prossima! E' ora di tirare fuori le calzine.

"Kimba il leone bianco /
piano segue il vento /
e sente già l'odore e il passo stanco /
del cacciatore bianco /
che marcia controvento /
per far sopresa lampo al grande Kimba"

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