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897, 29/12/2018 - Planning poker
897
29 . 12 . 2018

We Appreciate Power

I venti gelidi della Morte stessa spazzano queste terre desolate, e non fatico ad accettare la verità storica che non più di tre secoli fa persino il nostro Grande Fiume fosse congelato al punto da permettere il transito sicuro di pesanti carri a quattro cavalli.
Ma i ghiacci che avanzano non sono l'unica minaccia. Se volate spesso oramai non farete più nemmeno caso alla visione terribile della striscia scura, nettissima, che grava negli strati bassi dell'atmosfera... Cupi presagi si addensano sulle nostre teste al crepuscolo dell'anno: come se la nostra vita fosse un treno lanciato a tutta velocità in un tunnel buio, di cui non vediamo l'uscita. Se c'è.
Le mezze fette di panettone avanzato sono la natura morta più deprimente della nostra epoca; ma almeno ci sono. Strette tra un Diwali e un Capodanno Cinese, le nostre bellissime feste durano poco e le lucine sono già inutili.

“Se il natale da queste parti è così, chissà l'Ultimo dell'Anno”, dicevano gli eroi a torso nudo unti e sudati degli anni '80, mentre la Nakatomi Tower esplodeva alle loro spalle. Ma anche nel nostro piccolo, chissà come sarà l'Ultimo dell'Anno 2018... dopo che FTR vi ha fatto il dono natalizio del video musicale più bello di sempre.
Ebbene, ci sarà un altro video musicale, ben diverso ma a suo modo altrettanto significativo: We Appreciate Power di Grimes (feat. Hana).
(Oh, ma cosa siamo diventati? uno squallido canale di Youtube? Portate pazienza, siamo vecchi)
Sono state dette meraviglie di questo nuovo singolo della cantautrice sperimentale adorata da Elon Musk, Hideo Kojima e altre menti eccelse loro pari...! Io nel mio piccolo posso solo apprezzare le guerriere in tutina di lattice che si mettono in pose molto minacciose. E poi naturalmente c'è il testo, il senso della canzone, che è un inno celebrativo della vittoria delle Macchine sul genere umano.
L'impressione che se ne ricava è quella di un seguito perduto di Matrix, o una serie a episodi che segue le gesta di una fazione di umani che ha scelto di collaborare con le Macchine. Un futuro alternativo, un punto di vista alternativo.
È il meglio che vi possiamo offrire per l'anno nuovo.

Lo-Rez: arte, storia, web design
29 . 12 . 2018

L'anno della chicane

Questa edizione di FTR va online in terribile ritardo, martedì 1 gennaio 2019. Il calendario, le feste e le non feste sono state un po' tutte contro di me e io mi ritrovo alla tastiera solo ora, con una coordinazione delle dita pure carente. Può capitare che certe attività debbano congelarsi e aspettare lo scollinamento dell'anno per accadere, non è questo il caso di FTR, ma chissà, in qualche modo il cambio di calendario mi fa sentire un po' scusato. Immagino che questo dipenda anche dal fatto che negli ultimi mesi sono stato affondato fino al collo nei problemi della contabilità aziendale e quindi abbia cominciato a pensare un po' a blocchi trimestrali.
Se infatti siete già entrati nell'età adulta e avete una qualche vita lavorativa e pagate le tasse (no, non è scontato) probabilmente vi sarà giunta voce che quest'anno l'Italia entrerà nell'era cibernetica e avveniristica della fatturazione elettronica. Lo so, doveva essere l'anno dei replicanti, dei venditori di junk food cinesi a tutti gli angoli e degli strumenti vocali per analizzare le fotografie, invece abbiamo la fatturazione elettronica. Speriamo che almeno questa ci porti navi da combattimento in fiamme e raggi B vicino alle porte di Tannhauser.
Non guardatemi così, la fatturazione elettronica è una cosa ingegnera e nerd, non parla di soldi che vanno da una parte e dall'altra, ma di XML, comunicazioni criptate e codici. Potrei parlarvene estesamente con editoriali tecnici buoni per due, forse tre persone fra voi, ma mi limiterò solo a questa doverosa citazione, en passant, tanto per festeggiare anche con lei l'avvento di questo nuovo anno.

Mi sono ben deciso, in effetti, a non mettere in questo editoriale nessun contenuto interessante. Settimana scorsa abbiamo festeggiato natale con scolari fatti a pezzi da presenze fantasma e non voglio mancare completamente il mood del momento anche stavolta. Questo editoriale quindi si comporrà solo di una ghirlanda di beneauguranti frasi e buoni propositi che potranno avviare al meglio questo 2019, che non è solo l'anno di Blade Runner, come scritto sopra, ma anche l'ultimo degli inutili anni '10. Dall'anno prossimo saremo di nuovo negli anni '20 un periodo che nel secolo scorso, sebbene sia stato il preludio di alcuni dei momenti più oscuri della razza umana, è per me carico di grande fascino: il ruggire dell'età industriale, la musica, i balli, il tramonto delle monarchie. Il passaggio da un mondo a un altro vissuto con entusiasmo e anche, si è capito poi, con tragica incoscienza. Chissà come saranno questi nuovi anni 20. Il bisogno di diventare qualcosa di nuovo, secondo me, si sta facendo sempre più pressante, ma la paura che sia di nuovo traumatico arrivarci è molto forte. Forse proprio questo 2019 ci darà qualche indicazione in più su cosa accadrà.

E, più modestamente, cosa accadrà negli ambiti che FTR osserva storicamente da vicino? E' un po' di tempo che mi riservo di portare alla vostra attenzione questo articolo di Multiplayer.it che grossomodo fa discorsi che io porto avanti da un po', ma che ora sembrano essere divenuti di dominio comune. Forse la sfida di questo 2019 dovrebbe essere, per i videogiochi, superare tutto questo o almeno assestarsi su nuovi obiettivi. Forse sarà il caso di dedicargli un articolo più lungo. E i film? Le serie TV? Non c'è moltissimo all'orizzonte che aspetti e anche le serie a cui mi sono legato e semplicemente proseguono non so quante emozioni potranno darmi. Insomma, anche lì, mentre tutti al solito parlano di età dell'oro, io comincio a intravedere un crepuscolo. Chi vivrà vedrà

Bene conigli, buon 2019. Non conta niente, lo sappiamo, è solo un numero. Da un punto di vista astronomico è un punto come un altro della rivoluzione del nostro pianeta. Ci sono forsi momenti di passaggio più importanti di questo in cui fare riflessioni più profonde sul prima e sul dopo. Ma almeno proprio nel mentre che si svolge la festa, nel mentre che la gente brinda e festeggia, magari non facciamo proprio quelli che rompono le balle.

“Yo soy / Mala mala mala mala mala / Anche se sei povero quest'anno sono buena / Quiero regalarte el video del mi fondoeschiena / Così te lo vedi con tu hermano y con tu abuela / Mala!”

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