Strip
serie
887, 20/10/2018 - Bash history
887
20 . 10 . 2018

Streamer

Ho parlato troppo presto: l'estate non se n'è mai andata. Si è solo cammuffata dietro un sottilissimo velo di foschia, ma quando stai facendo il bagno in mare ed è quasi Ognissanti, capite bene che è un travestimento che non regge.
Nel frattempo però il nostro Neo pare si sia adeguato per tempo alle tetre ricorrenze incipienti. Neo, non ti sembra un po' prematuro fare testamento? Ma in fondo chi può dirlo, magari...
...è già tardi! HAHAHAHA!

Forse tutta questa ansia dipende anche da quali oscuri segreti uno teme di lasciare dietro di sé alla sua dipartita. Ma non soffermiamoci oltre su questi discorsi un tantino imbarazzanti. Ci sono altre notizie imbarazzantissime di cui dobbiamo occuparci.
Forse avete sentito parlare di Fortnite. Io spero di no, perché in tal caso sareste dei fragili gigli innocenti da proteggere... ma immagino sia davvero difficile restare al riparo da un fenomeno tanto diffuso, per giunta in questa società iperconnessa ecc. ecc.
Non si può restare innocenti per sempre.
Noi su queste pagine ci proviamo comunque, ma ogni tanto ci sfiora la curiosità: cos'è questa storia degli streamer di cui parlano tutti i giovinetti moderni? Com'è che tutti fanno i soldi giocando ai videogiochi, tranne me? Ma vi sembra giusto? Uno scuote la levetta e pigia i tastini per VENTICINQUE anni, anche quando non era di moda e non lo facevano tutti, e nessuno gli ha mai neppure regalato un gettone (e semmai scopre di aver bruciato i suoi risparmi).
E poi un bel giorno nel 2018 rialziamo la testa, e all'improvviso è pieno di tizi che giocano a robaccia come Fortnite con in testa la cuffietta di Pikachu, e ne ricavano abbastanza da comprarsi una Lamborghini fiammante e la catenina d'oro.

Ma siete tutti matti?!

Per capire questo strano fenomeno sociale, noialtri che non siamo più affatto giovinetti possiamo solo affidarci a lunghe e barbose Inchieste Giornalistiche, tipo questa che tratteggia una biografia di Ninja. Ninja è il coglionazzo coi capelli colorati che ha ammassato milioni di dollari strillando per i bimbetti che lo guardano in diretta su Twitch... oppure è un povero diavolo che si guadagna da vivere indossando una maschera, un'altra vittima dello Spettacolo che Deve Andare Avanti, a tutti i costi.
Probabilmente un misto dei due... non è che mi interessa abbastanza da rifletterci più di qualche minuto. Però mi pareva giusto immortalare su queste pagine sacre e gloriose ed eterne anche questo aspetto del mondo videoludico.
Ora basta però.

Lo-Rez: arte, storia, web design
20 . 10 . 2018

Senza impegno

Settimana scorsa è successa una cosa, qui su FTR, che capita in effetti ogni tanto, ma che puntualmente mi fa venire i brividi. Se guardate i due editoriali, il mio e quello di Lo-Rez, vi accorgerete che, bene o male, trattano tutti e due dello stesso argomento, ovvero i giochi di guida. Se scorrete indietro i quasi novecento (900) editoriali precedenti, vi accorgerete che sul tema, in tanti anni, avremo speso si e no un migliaio di parole a testa.
Il lettore di FTR, mi immagino, di fronte a questa statistica, penserà che io e Lo-Rez ci siamo sentiti, abbiamo parlato di quello che si poteva trattare e poi abbiamo deciso di trattare di giochi di guida. Magari, penserà il medesimo lettore, c'è un inner-joke che non capisco oppure c'è una regione del pianeta in cui settimana scorsa è caduta la festività dei giochi di guida e FTR ha voluto celebrarla. Per lui non c'è altra spiegazione plausibile (figurarsi se parliamo magari di un lettore ingegnere).
Invece no, come succede spesso anche stavolta è accaduto tutto per caso. Mentre io scrivedo di Grid, Lo-Rez scriveva di Forza Horizon. Io ho saputo del suo articolo solo dopo aver messo online il mio. FTR funziona così, la nostra linea editoriale è dettata dalla serendipity.

Visto che è cominciato già da quindici giorni potreste pensare che questo sia un momento opportuno per parlare del nuovo dottor Who, di cui avevo già discusso all'annuncio dell'attrice protagonista. E' vero, si potrebbero dire cose, ma non lo farò. Jodie Whittaker mi sembra stia facendo un bel lavoro, ma come sapete la curva del dottore prevede che ci voglia ancora un po' per parlare di amore, mentre per il resto, per quel che mi riguarda, ci sono braci che vanno lentamente spegnendosi, che hanno ricevuto secchiate d'acqua nel crepuscolo di Moffat e che ora non sembrano aver trovato mani adatte a rintuzzarle. C'è ancora tutto il tempo perché le cose vadano meglio, naturalmente, ma dopo tutto quello che abbiamo passato, forse non è più così importante.

Dovrei forse tributarvi più righe, conigli, ma non ho molto altro da dire. Una volta l'inizio dell'autunno portava le novità dei videogiochi e l'attesa spasmodica del natale. Se lo fa ancora, lo fa in altre case che non sono la mia. La mia vita di navigante, purtroppo, è ormai assorbita dagli eventi della Vita Reale, che sono grevi e questo, mi accorgo ora, sta subdolamente togliendo tempo alle facezie che avevano un diverso peso, ma mi rendevano più felice. Oltre a questo forse ci sarebbero altre esperienze che avrebbe senso raccontare qui, esperienze che quasi quasi si possono dire personali, ma prima vorrei farne un po' il punto, per sapere cosa dirvi. Tutto questo giro di parole pompose per annunciarvi che, nonostante il poco scritto, questo editoriale finisce qui. Gli auguri di una buona settimana vi tengano da conto almeno fino a rileggerci.

“Pensavo agli X-Men tagliati fuori dal genere umano. La loro definitiva sconfitta non eravenuta da Magneto, dalla Regina Bianca o dal Club Infernale ma dalla Marvel Comics” - Nicola Lagioia, Occidente per Principianti

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