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serie
885, 06/10/2018 - Affetto per concetti
885
06 . 10 . 2018

Sottosopra

“Noi Ingegneri non proviamo empatia per le persone”: Gödel, ma sei matto? Cosa ti salta in mente di fare affermazioni così insensibili e discriminatorie! Così rischiamo che, quando tra vent'anni ci sarà affidata la regia della settima trilogia di Guerre Stellari, ce la vediamo sottrarre a causa di infauste opinioni pubblicate in gioventù!
Sembra quasi che tu non provi empatia per le persone.

La pioggia autunnale è arrivata a lavare via anche i più tenaci ricordi estivi. Soltanto i videogiochi possono salvarci!
E i videogiochi infatti stanno arrivando. Da qui al solstizio d'inverno sarà una messe abbondantissima. Non abbiamo più il fisico per berci tutta la cascata dell'intrattenimento prodotto dall'industria contemporanea: dovremo accontentarci di starcene in disparte, di intingere timidamente il piedino nella risacca.
Certo, avere dei gusti disperatamente strambi nel nostro caso aiuta a discriminare. Pensate solo che sciagura, se ci piacessero Fortnite o FIFA.
Ad esempio è uscito Assassin's Creed Odyssey: lo dico nel caso il vostro ad-blocker fosse particolarmente efficiente.
I giochi della serie Assassin's Creed, come di altre ad altissimo budget, mi rattristano sempre un po' perché portano allo scoperto il volto peggiore del giornalismo videoludico. È davvero devastante vedere delle persone decenti ridotte a servitori adulanti alla corte del loro signore. Da un punto di vista puramente etico devo condannare questi momenti di queste persone, ma in fondo mi fanno solo tanta pena.

Per fortuna ogni tanto questi giochi ad altissimo budget si rivelano effettivamente discreti, o buoni, o perfino eccellenti... e quindi anche le acrobazie verbali per nasconderne i difetti nelle recensioni sono meno smaccate. Meglio così per tutti!
Assassin's Creed 2018, sono lieto di scoprire, è più che discreto. Il marchio AC è stato svuotato di qualsiasi tratto distintivo, e questo Odyssey è del tutto irriconoscibile dai primi episodi della serie, ma non è che ci siamo persi molto; e dunque pazienza, va bene così.
Continuo a restare perplesso dal dilagare degli elementi RPG in tutti i giochi e in tutti i generi. Non riesco a capacitarmene: io sono cresciuto in un'epoca in cui i videogiocatori erano degli sfigati, e tra questi gli appassionati di RPG erano i più sfigati di tutti.
Forse che abbiamo svoltato dalla parte sbagliata, mentre giravamo in sella alle nostre BMX con le radioline all'orecchio nel 1989, e siamo finiti nella dimensione del Sottosopra?

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06 . 10 . 2018

Fandom

Ieri (sabato) ero allo Stranimondi, l'evento del weekend che, nel mio cuore, ha battuto la Gamesweek. Mentre ero là in fila per entrare e davanti a me si disquisiva di quanto fosse sessista Gemmel, mi è venuto in mente che avrei potuto chiosare acido "i falsi nerd sono al Gamesweek, mentre i veri nerd sono qui", ma nonostante, sotto alcuni punti di vista questa sia una frase in cui credo, per altri aspetti sarebbe stata eccessivamente ingiusta. Il Gamesweek è un evento giovane, terribilmente giovane e giocattoloso, è un'esposizione di videogiochi spensierata. E' un po' il motivo per cui non ci vado da anni, il fatto di non avere costrutto e di non portare reale cultura sull'argomento. E' un suo difetto su cui dovremmo lavorare, ma anche una tara che non pregiudica il fatto che tanti ragazzini dovrebbero giustamente visitarla, quantomeno per mordere per una volta il concetto di evento.
Lo Stranimondi, invece, è un piccolo incontro per il mondo del fantastico italiano. E' piccolo perchè la metratura della UESM Casa dei Giochi è quella che è, ma parte questo dettaglio è veramente crocevia di esperienze importanti a livello nazionale. Certo, sappiamo tutti, noi appassionati di fantascienza (ma anche fantasy) italiano che i nostri numeri sono abbastanza risicati, ma questo non vuol dire che non si debba essere orgogliosi di quello che ci si può trovare dentro. Dopotutto capita di stare nello stesso corridoio con Licia Troisi, passare davanti a Bruno Bozzetto o anche trovarsi seduti davanti a un premio Hugo come Ian McDonald. Ovvio, se avete tutt'altri interessi questi sono nomi che potrebbero non dirvi niente, ma nell'ambiente hanno un certo peso.
Lo Stranimondi quest'anno mi ha messo di buon'umore. C'era veramente una quantità straordinaria di gente, abbastanza per esaurire il poco ossigeno contenuto negli ambienti e il calendario di eventi da seguire era fitto. Al di là delle presentazioni ho trovato interessante la disanima sulla fantascienza cinese, in forte crescita, segnale, come si è detto, che la loro cultura ha molto più ottimismo della nostra. L'ormai classico "Enigma dei tre corpi" è nella mia coda di lettura, già acquistato, e a questo punto sono proprio curioso di vedere com'è.
Come sapete, ho molte vite, alcune di cui parlo qui, alcune che qui esplicitamente ignoro, altre di cui veramente non avrebbe senso parlare. Come anche sapete sono uno scrittore di piccolo cabotaggio (che dire in erba ormai mi sembra patetico). Eventi come lo Stranimondi riescono a suscitare un mucchio di sana invidia in molte persone (l'invidia è un tratto distintivo di tutti gli artisti), ma invidia sana, perché ti fa soprattuto prendere coscienza che ci sono dei posti dove sarebbe bello stare e dove vorresti arrivare. Il fatto poi di vedere un ambiente vivo, molte persone anche giovani, un certo dinamismo ti dimostra che anche se gran parte del tuo lavoro lo fai chiuso nella tua cameretta c'è la fuori un mondo che potrebbe esserne interessato, con cui potrebbe valere la pena discutere. Di fronte a tanti ambienti relativi alle mie passioni che mi sembra stiano andando via via inaridendosi non per mancanza di risorse, ma per mancanza di vivacità e confronto, trovarmi invece qui proprio con un mucchio di vivacità e confronto (con risorse rasenti a zero) mi ha fatto pensare che forse qualcosina si riesce ancora a fare e che forse continuare a lavorare sulle proprie passioni ha ancora senso. Dico in senso lato, perché alla fine un po' tutti, indipendentemente da quello per cui lottiamo, potremmo scoprire un giorno che da qualche parte c'è nascosta della gente che vuole interagire con noi.
Mi ha messo di buon'umore, come vi ho detto, e considerando quante volte in queste pagine ho scritto acido e scontroso sul declino della nostra gloriosa razza nerd, capirete che si tratta proprio di un evento.

“Batte il suo tempo sempre esatto / il forte tamburo del petto / cuore di guerra sempre attento / cuore di quercia nel vento. / Luna di maggio brucia il legno / per una donna ed un sogno / biondi capelli stretti fianchi / per una donna dei bianchi.”

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