Strip
serie
702, 07/02/2015 - La trappola dell'assistenza
702
07 . 02 . 2015

Grosso Guaio al Cobra Kiong

È vero, me la sono proprio cercata. La strip di oggi, come spesso accade, sfuma i confini tra fumetto e Vita Reale, e ciò che accade al nostro Neo accade a me, e viceversa.
Appena un paio di settimane fa ricordavo con trepidazione il perverso e sovrannaturale rapporto di causa-effetto che lega le strip che facciamo sul Supporto Tecnico alle mie personali disgrazie tecnologiche. Si tratta di un fatto documentato scientificamente, che ha avuto numerose conferme in questi 14 anni, per cui la scienza però non ha ancora saputo dare una spiegazione.
E quindi sì, caro Cymon, me la sono andata a cercare da solo. Non c'è bisogno di ricordarlo proponendo prontamente una sceneggiatura basata su questo fenomeno. Grazie.

Prosegue, nel frattempo, la penuria di notiziole succose dal magico mondo del Divertimento Elettronico, bla bla bla. Naturalmente si tratta di un fatto mio soggettivo, perché suppongo che un sacco di gente si stia esaltando per le cose più varie... ma non c'è nulla che colpisca la mia curiosità. Sono messo così male che potrei abbassarmi a parlare di... Dead Or Alive 5 Last Round.
In fondo abbiamo sempre seguito con vivo interesse questa serie, compreso lo spin-off Extreme Beach Volleyball (anzi, soprattutto lui). Ma, il momento non è ancora giunto, mi devo trattenere.

Meglio parlare di una sana iniziativa italica che merita tutto il supporto possibile: un torneo di Ultra Street Fighter IV dal nome evocativo, Grosso Guaio al Cobra Kiong. Certo, forse lo avrei supportato meglio se lo avessi propagandato prima che si svolgesse, e non con una settimana di ritardo... chiedo venia, ma mi è passato di mente. In questo periodo mi succede spesso.
Ad ogni modo pare che si sia visto un buon livello tecnico. il che ci fa sperare per il futuro dei maniaci scuotilevetta nostrani.

Lo-Rez: arte, storia, web design
07 . 02 . 2015

Avvoltoi

Periodo convulso e confuso.
Nell'informatica niente può essere banale e grigio, lo sappiamo. Questo è il motivo per cui gli omini dell'assistenza tecnica ce li immaginiamo un po' così: frustrati depressi, chiusi nei loro antri, ma anche assetati di sangue. Così, quando il loro piccolo telefono nero squilla cominciano già a sogghignare, contanto gli squilli d'attesa che vi propinano e poi, quando rispondono, si leccano voluttuosi le labbra, aspettando che voi gli esponiate i vostri patetici tormenti.
Anche se fossero così perversi non avrebbero tutti i torti. Molti di coloro che li chiamano meritano solo sadismo, sia per la stupidità delle situazioni in cui incorrono, sia per l'arroganza con cui pretendono siano risolti. Tutti costoro dovrebbero temere l'uomo nero dell'assistenza tecnica, quello che mette il vivavoce mentre loro balbettano parole confuse per spiegare il loro dramma e poi risponde a fantasia, con paragrafi del signore degli anelli, parole in sanscrito e azioni al limite del voodoo.
Ma voi coniglietti non siete così o se siete così vi è ancora per voi uno spiraglio di redenzione. Voi avete provato tutte le soluzioni banali, avete spento e riacceso tutto tranne l'edificio (perché, vi siete informati, bisogna telefonare in comune per farlo), avete controllato tutti i cavi, che tanto avete fissato con scotch e fascette, avete allontanato dalla vostra scrivania qualsiasi cosa sia dannoso. Ma l'omino dell'assistenza tecnica non lo sa e non ha modo di giudicarvi così, da buon informatico, deve prendere in considerazione lo scenario peggiore e vi tratta come un idiota. "Ma la rete c'è?" "Vuoi che ti faccio un ping a 8.8.8.8?" "Su su, non dire parole difficili, apri Explorer e guarda se vedi Repubblica". Lui non crede che voi possiate esistere, dall'altra parte della cornetta, lui non ha più la forza di credere che voi, davanti al vostro computer ferito, possiate essergli di qualsiasi aiuto. Sono come i bagnini, che quando ti raggiungono che annaspi in mezzo all'oceano, ti immobilizzato e ti tramortiscono perché sono sicuri che farai qualcosa per mandare a fondo tutti e due.
Cosa dobbiamo dunque fare di costoro? Allora, l'omino dell'assistenza tecnica di FTR è un'anima nera bastarda e malata, quindi per lui non c'è redenzione, sappiatelo, non la chiediamo neanche. Ma tutti gli altri, quelli che siamo costretti a contattare per le più svariate ragioni, loro cari coniglietti sono informatici come noi e soffrono come noi il destino infame e crudele dell'informatico. E forse, almeno nei loro confronti, possiamo provare ad andare oltre la nostra rabbia e il nostro rancore e tendergli una mano. E se proprio proprio non ce la facciamo, quando li chiamiamo, proviamo almeno a gettare a random nei discorsi con loro dei "per favore".

“Il galeotto di cent'anni fa mi pare che si sia mantenuto eguale. La scienza tutto ha perfezionato fuorché la razza, e l'uomo malvagio è rimasto malvagio. Passeranno secoli e secoli, ma, levato lo strato di vernice datogli dalla civiltà, sotto si troverà sempre l'uomo primitivo dagli istinti sanguinari.” Emilio Salgari - Le meraviglie del 2000

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