Strip
serie
58, 01/06/2002 - Korea 2002
58
01 . 06 . 2002

Shudoh

Faccio parte di quella infinitesima frazione della popolazione maschile italiana che non va pazza per il calcio (o che non ha comprato FIFA2002, a quanto pare).
Non dico che lo detesto, ma semplicemente non credo che sospenderò qualunque attività per piazzarmi davanti alla tv 24:7 a vedere i Mondiali. Quello che invece mi esalta, oltre naturalmente al Paese in cui si gioca, sono le opulente campagne pubblicitarie messe in piedi da Nike e Puma. Il sito di Nikefootball è una specie di parco dei divertimenti in Flash, e la storia del torneo 3 vs 3 ha parecchio stile.
Puma non è da meno, e per lanciare la sua scarpetta Shudoh ha creato due cartoni animati strabilianti che e' offensivo chiamare "pubblicità" (tra l'altro, sul sito si legge che Shudoh significa più o meno "la strada per raggiungere l'assoluta padronanza del gioco del pallone": ogni commento mi pare superfluo).
Comunque sia auguro gloria e successo alla nazionale nipponica, sebbene sia rimasto deluso ancora una volta nel notare che nella rosa dei giocatori non compare Oliver Hutton. Quel ragazzo è un talento incompreso, ma arriverà anche il suo momento.

Per la Sezione L'Angolo-Settimanale-Di-FF:
Giovedì 16 maggio 2002 è una data che entrerà nella storia per due debutti importanti. Di uno abbiamo gia' parlato, ma non potevo passare sotto silenzio l'altro: Final Fantasy XI Online e' andato, appunto, Online. O meglio, questa era l'intenzione. La cronaca delle disfunzioni nel servizio PlayOnline sembra un bollettino di guerra nucleare globale, e ce n'e' abbastanza per gettare nella disperazione ogni fan della serie. Io però modestamente ero preparato a qualcosa del genere, e non ho mai considerato FFXI un vero Final Fantasy. E' ancora presto per parlare di successo o fallimento: di sicuro dalle sorti di questo singolo gioco dipende gran parte del futuro dell'industria: se sara' un fallimento dubito che qualcuno avra'il coraggio di riprovarci tanto presto; se invece avra' fortuna, FFXI sara' il pioniere di una nuova epoca per il gioco online. Certo, la partenza non e' molto incoraggiante.
Square comunque sa come rendermi felice: finalmente sono stati svelati i due FFX Gaiden, giochi presumibilmente a budget ridotto che si focalizzeranno su due personaggi femminili della saga, Yuna e Rikku. Le due fanciulle saranno protagoniste di storie tutte loro, un po' come le vallette promosse a conduttrici del loro piccolo show. Ho solo un paio di perplessità, la seconda delle quali svela qualcosa di FFX che forse non vorreste sapere:
Perchè non fare un gioco dedicato a Lulu? Io volevo Lulu, maledizione!
Ma Yuna poi non l'abbiamo lasciata in stato di gravidanza? Spero per lei che non ci sia troppa azione, nel suo episodio...
Il culto di Lulu ha raggiunto proporzioni allarmanti, anche secondo i già allucinanti standard nipponici: una delle vette assolute di devozione è rappresentata da questo gruppo di cosplayer che ha realizzato una replica perfetta del costume e lo ha fatto indossare a una modella acconciata come Lulu, documentando tutto con tante foto.

Infine, vorrei citare una email che mi ha fatto molto piacere: per ragioni imperscrutabili, una softwarehouse amatoriale chiamata Team Thanatos ha invitato me e Cymon a partecipare al loro Progetto, che sarebbe poi un Videogioco di ambientazione gotica, con un vero motore 3D e tutto il resto. E' un'obiettivo a dir poco ambizioso, ma questi tipi hanno le skillz per farcela, a giudicare da quello che hanno prodotto finora, e meritano il successo. Il Team Thanatos è la dimostrazione di cosa significa Seguire Il Coniglio Bianco... e per questo vi ammiro, ragazzi.

“The bug is in the system. The ghost is in the machine.”

Lo-Rez: arte, storia, web design
01 . 06 . 2002

Mundial

Mettiamo giù per un attimo i joypad, signori, ci sono cose che trascendono la nostra vita di videogiocatori e ci costringono, anche se per brevi periodi, ad abbandonare la nostra identità virtuale. Il Mondiale di Calcio, ovviamente, è una di queste. Nel momento in cui scrivo (tanto lo sapete tutti che scrivo di venerdì) la partita inaugurale della manifestazione è già stata bella che conclusa: Francia - Senegal 0-1, tanto per capire che non c'è niente di scontato e ci sarà da soffrire. Il bello del calcio, in fondo, è la sua squisita imprevedibilità.
Di fronte ad un avvenimento così cruciale nemmeno il coniglio poteva rimanersene rintanato perciò eccovi la vignetta d'apertura dei mondiali. Lo-Rez, puntandomi una pistola alla tempia, mi ha costretto ad assumermi la completa responsabilità scaramantico-talismanica di quanto scritto nella strip e sebbene abbia abbastanza chiare le conseguenze a cui potrei andare incontro (ehi, è affilata quell'accetta?) in casi sciagurati mi pare giusto prendermela. In fondo credo che quanto fatto da Neo sia una pratica comune tra gli appassionati di videogiochi calcistici, la tentazione di prendere le redini della squadra del cuore e deciderne il destino è spesso troppo forte per essere combattuta e l'unico modo che abbiamo per fare ciò (a parte sgamare il numero di cellulare del Trap) è quello di pilotare i nostri beniamini via tastiera e valutare in base a cosa siamo capaci di fare noi cosa saranno capaci di fare loro. Certo questo non placherà la nostra sete di protagonismo, ma per quella ci saranno le diciotto-diciannove ore di trasmissioni televisive dedicate all'evento, la MagicCup della Gazzetta e le ovvie discussioni da bar che ci intratterremo a fare in ogni angolo.
Non mi va di vivisezionare saccentemente in questa sede la nazionale di calcio come faccio di solito con i videogiochi o i film, direi che trasbordo già abbastanza rispetto alle mie capacità perchè stia un po' calmino almeno in questo caso, permettetemi però di sottolineare almeno lo scandalo dell'assenza di Ambrosini, un uomo che ci sarebbe servito e invece non abbiamo a dietro mentre sono stati scarrozzati nel paese del sollevante mezze figure di calibro decisamente inferiore...
Il maremoto dei Mondiali di calcio è però appena iniziato e non è sbagliato credere che la robusta onda emotiva scatenata da Episode II sia ancora abbastanza alta da giustificare due parole su Jedi Knight II, il cui demo è finito fra le mie manacce (vale il solito discorso, se credete che i miei giudizi su un demo siano parziali e inattendibili scrivetemi due righe e allegate ad esse la scatola del gioco completo. Vi risponderà con le mie più sentite scuse e una corposa recensione...).
Ho sentito alcune critiche riguardo a questo gioco che credo di dover sostanzialmente confermare. La grafica è effettivamente un po' scarna, soprattutto per quello che riguarda i modelli dei personaggi e nelle ambientazioni. Non c'è proprio nulla di nuovo e quello che c'è di vecchio poteva essere rifinito meglio. Dall'altra parte però bisogna dire che giocare con la spada laser unita ai poteri della forza è decisamente appagante. Ora che abbiamo visto come si comporta un Jedi D.O.C. dell'epoca d'oro (non cioè un Luke Skywalker addestrato in fretta e furia) avere un gioco che ci permetta di emularne le gesta è il non plus ultra dell'appassionato. Tirata fuori la nostra sciabola di luce (valorizzata dall'inquadratura in terza persona) possiamo correre da bravi strafighi verso i soldati imperiali deflettendo i colpi, metterli a terra con un po' di forza e affettarli per bene prima che possano dire "midichlorian", farcendo il tutto con saltelli da ganassa. Ci sono momenti in cui tra zompi, laserate rispedite al mittente e manine che spingono a terra la gente sembra di trovarsi nel bel mezzo di un film della sestilogia!
Il meglio di sè, però, il gioco lo da di fronte ai jedi oscuri. Sebbene questi siano funestati da un modello deprimente prendersi a vergate in fronte con il dark side è da delirio, ci si sente davvero nel mezzo di un duello tra bene e male, si sente la forza scorrere tra i tasti: è tutto un tripudio di scintille, balzi al limite e affondi d'antologia.
L'unico appunto di un certo calibro che, nella mia piccola esperienza, ho da fare è che non credo sia stata un'idea saggia quella di mettere il rallenty alla morte del proprio personaggio o dei boss di fine livello. Non perchè questa non sia una mossa di grande pathos (lo è da sempre), ma perchè evidenzia certe movenze legnose dei personaggi e la poca cura nella loro realizzazione.
Dunque quale humile conclusione posso trarre? Secondo me i Raven, per fare il capolavoro, dovevano fare la coraggiosa scelta di abbandonare completamente le armi da fuoco e creare veramente un gioco da jedi, dove ci si deve affidare solo alla propria spada laser e alla forza (perchè la forza è potente, grande alleata essa è). Non so se il gioco sarebbe uscito ripetitivo, ma è quello che io sogno da sempre, qualcosa al di là dell'FPS. D'altronde sappiamo da 25 anni che un fulminatore è un'arma goffa, no? Al di là di questo, comunque, Jedi Knight II cattura lo spirito dei cavalieri forzuti (con forza cioè) e riesce a divertire l'utente. E' giusto rendergliene atto.
Tra Mondiali e lightsaber anche questo primo editoriale giugnaiolo giunge a conclusione, più che giusto abbandonarsi a questo punto a un rituale slancio tifarolo: FORZA AZZURRI

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