Strip
serie
34, 29/12/2001 - Chirurgia estetica
34
29 . 12 . 2001

Vecchio e nuovo

Ho appena trovato un momento per ritirarmi in disparte da parenti e festeggiamenti... sto scrivendo a una vecchia tastiera che ho sostituito perchè funziona molto meglio della nuova, e questa stanza e' attualmente un casino.
Il mio computer è aperto, pronto ad accogliere pezzi presenti e futuri, e sembra ormai rassegnato a fare il paziente perennemente sotto intervento chirurgico. Sotto il tavolo, un intrico di cavi, hub USB che non vanno, hard-disk in funzione appoggiati a terra, viti allentate. Sopra il tavolo, gettati alla rinfusa, le casse, il monitor, la stampante, lo scanner, le periferiche Human Interface (così le chiama Microsoft nei suoi ultimi driver), la tastiera nuova che adesso e' diventata la vecchia. C'e' anche l'ultima moda in fatto di Human Interface per quanto riguarda i joypad per PC: l'odioso, scomodo, fighissimo Sidewinder GamePad Pro (ecco la prova fotografica). Lo so che il nuovo modello e' il peggior pad di fascia alta che si può comprare (mentre il vecchio era di gran lunga il migliore), ma... be', e' nuovo.
Con 16 combinazioni disponibili forse si può riuscire a padroneggiare anche Guilty Gear X (è un gioco non nuovo, ma su PC e' senz'altro una novità).

Ho fatto un giro per i posti dove vendono la roba, e le novità non sono mancate, come ogni anno. Ho provato l'Xbox, e le mie vecchie impressioni si sono confermate: è enorme. E' tanto colossale da far spavento, per intenderci e' molto più grosso del NES 8-bit, e rifinito ugualmente male. I joypad sono sconcertanti, colorati come giocattoli per neonati, tondeggianti e enormi anch'essi, e ci sono tanti D-pad che bisognerebbe essere geneticamente modificati per usarli tutti. Questo dal punto di vista estetico: per il resto non ho potuto giudicare molto, visto che in prova c'era Project Gotham.
La vecchia Dreamcast è sparita dagli scaffali senza lasciare traccia (ma nel cuore di molti ha lasciato parecchie tracce), e al suo posto ci sono montagne di parallelepipedi blu elettrico. La PS2 e' una console che odio amare, ma Devil May Cry e' davvero bello come il peccato. Il Gamecube semplicemente non esiste: non so cosa pensare.
Wolfenstein (quello nuovo) è in testa alle classifiche PC, e sta tenendo alta la memoria del vecchio Wolf. Con il nuovo Civilization, Wizardry 8 e DooM 3 in arrivo, si può dire che il passato ritorna, anche nel 2002.

Ho scaricato Phantasy Star Online Demo PC, per ovvie ragioni. Non l'avessi mai fatto: avrei conservato un'opinione migliore di SEGA e del gioco. Continuavo a ripetermi che quel prodotto osceno non presenta alcuna somiglianza con il vero PSO per Dreamcast, ma è stata dura. Qualcuno dovrebbe spiegare al Sonic Team che nei giochi PC serve un'opzione per uscire dal gioco. No, alt-F4 non e' sufficiente!

Con il 2002 ci sarà un cambio di moneta, ma non credo che i videogiocatori debbano temere qualcosa: sono abituati a maneggiare Gold, Gil, Yen e un mucchio di altre valute strane.

Questo è l'ultimo editoriale del 2001, a quanto mi dicono. E' bello aver superato questo primo traguardo con FTR, ora la prossima meta e' il 28/04/2002, ma prima di allora abbiamo in serbo varie sorprese, per quello che chiamiamo il Progetto Rabbit™. Se volete restare a bordo, niente supplemento di tariffa.
Intanto vi regaliamo due artwork nuovi di zecca, ispirati alla strega Lulu di Final Fantasy X, un personaggio estremamente sexy, cui sono già stati dedicati infiniti mini-siti. Da umile fan, dò il mio contributo con questo (super-deformed) e quest'altro (l'animaletto che Lulu stringe teneramente è un moogle).
Auguro a tutti un 2002 tollerabile.

Lo-Rez: arte, storia, web design
29 . 12 . 2001

Almanacco dell'anno prima

Pippirippiripiripippippipiri pirippippiripirippipiripì
[Musichetta medievaleggiante dell'almanacco, non so se rende l'idea. Stavo studiando un sistema per permettere al vostro PC di riprodurla durante la lettura di questa column, ma poi ho ripiegato sull'onomatopea, alla facciazza della multimedialità]
A cosa serve la fine dell'anno? A ubriacarsi, ovviamente, a fare buoni propositi per il futuro, a lasciarsi alle spalle ciò che di brutto ci è accaduto nei passati dodici mesi, ma soprattutto a tirare le somme, in tutti gli ambienti.
A livello personale, se permettete, le somme me le tiro per i fatti miei quindi non sperate di avere dettagliato resoconto del mio recente passato. L'unico appunto che mi concedo riguarda Follow the Rabbit, è stato infatti durante il 2001 che Lo-Rez mi "ha reclutato" per questa avventura, un fatto che considero abbastanza rilevante da essere citato. Se infatti il nostro artista non mi avesse proposto tutto questo ambaradan non sarei mica qui, no?
A livello storico-videoludico, invece, non perderò certo questa occasione per sparare cumuli di idiozie su quanto accaduto nel nostro mondo. Facciamo attenzione! Dodici mesi sono un'era geologica quando si guarda all'intrattenimento elettronico quindi ragionarvi sopra è un'impresa non da poco, io mi ci butto perchè ormai non ho più alcuna reputazione da difendere quindi non metto in gioco nulla e comunque non uscirò dall'ambito del PC, il mio consueto terreno di caccia.
Allora, allora, che l'industria dei VG mangi assai su seguiti e serializzazioni non è un mistero per nessuno, quindi non stupisce vedere tra le uscite del 2001 tanti graditi o sorprendenti ritorni: ci è stato regalato un seguito per Tribes, il mitico FPS multiplayer che tanto bene ha fatto al gioco in rete, un evento abbastanza importante anche se ha coinciso con l'inizio del declino del marchio Tribes stesso, complice anche la dipartita della Dynamix. Abbiamo avuto seguiti storici e, a parer mio, un po' "sacrileghi" come quello per Alone in the Dark (a new taglio-di-capelli) e Z (qui, se non altro, il fascino del titolo originale non è stato intaccato), un terzo capitolo per la saga di Myst, incredibilmente ancora in auge senza modificare il suo strano concept e un Emperor dedicato alla saga di Dune, nostro antiquo signore degli RTS (gioco che non sottovaluterei...). Impossibile dimenticare poi il secondo capitolo per l'immortale Commandos, atteso da tutti i berretti verdi del pianeta. Dicembrini invece, la vendetta dei bavosi con Alien vs Predator II e il ritorno a quel castello tedesco noto come Wolfenstein.
Ovviamente ci sono state anche grandi uscite ex-novo, permettetemi di citare il pluri-rinviato Giants, che magari ha deluso molti, ma che secondo me aveva delle potenzialità mentre senza dubbio capolavoro in potenza e atto è risultato Black&White, parto di quella mente come-non-se-ne-fanno-più di Peter Moulineaux, uomo a cui sarei quasi disposto a donare un rene (bhe, ora non c'è bisogno che se lo venga a prendere subito-subito, anzi...). Geni un po' più giovani quelli che hanno tirato fuori Serious Sam che (lo dico a bassa voce) mi lascia perplesso, ma che ha riscosso grande successo ovunque. Se evochiamo il mondo degli spara-spara, però, c'è un certo Max (cognome Payne) che potrebbe dirci molto a riguardo se non fosse sempre impegnato ad ammazzare al rallentatore...
Giusto perchè ho il mitra in mano lasciatemi dire che questo 2001 potrebbe averci consegnato anche un nuovo sotto-genere del pure gioco d'azione ovvero "il gioco di guerra, ma proprio guerra mica soliti rambeggiamenti". Di quel capolavoro assoluto che è Operation Flashpoint vi parlerò diffusamente quando avrò avuto la forza di assimilarne tutta la grandezza però intanto ricordiamoci che tra lui e Ghost Recon si è ormai creato più di un precedente di giochi dove i proiettili vanno prima evitati e poi sparsi in giro. Mi aspetto sviluppi in questa direzione, se le software house fiuteranno la pista ne vedremo delle belle (assieme a un mucchio di cloni, ovviamente).
Questo 2001 poi mi è sembrato un anno abbastanza "cerebrale" in cui si è cercato di dosare l'adrenalina con momenti di riflessione più o meno complessa.
Pensate alla EIDOS ad esempio che ha abbandonato la pettoruta Lara per un Project Eden di tutt'altro spessore strategico, oppure considerate l'uscita di RPG "pesanti" e particolari come Anachronox e Druuna. E' ovvio che affermazioni come questa appiattiscono un tutto che piatto non è però mi sembra di notare una tendenza di fondo che spinge a cercare oggi la complessità in ogni genere. Forse potremmo vedere questo fatto come una prova d'orgoglio del picchio, intento a rivendicare la sua identità nei confronti del dominio delle console o magari è tutto frutto di un rigetto dell'annata dell'"FPS a ogni costo", dove lo scopo del programmatore era soprattutto spremere fuori dal giocatore ogni goccia di adrenalina.
Tosattianamente direi che ho finito, ci sono molti fenomeni che ho lasciato perdere (quello dei MMORPG, ad esempio, lo vedo più come un trend guida del 2002, con almeno mezza dozzina di titoli in uscita e il consolidamento di quelli già operativi) e giochi di cui mi sono semplicemente dimenticato, ma d'altronde, nobody is perfect...
Bene, basta, bom, ho chiuso, posso...bhe? Cosa ci fate ancora qua? Zzo volete? Nooooo, eddai...ma mi ero già sforzato tanto settimana scorsa...devo proprio? Ah, vi offendete, altrimenti? Ok, ok, BUON ANNO.

"I love you, doctor Zius!"

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