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268, 22/07/2006 - Vendetta di Kunoichi, tav. 14
268
22 . 07 . 2006

Technicolor

L'idea delle tre Streghe in technicolor™, blu, verde e rosso, è emersa col tempo, e devo ammettere che all'inizio non ci pensavamo neppure. Però alla fine mi pare sia un tocco riuscito:con questa tavola anche Aba - l'ultima Strega - ha fatto il suo ingresso in scena e il mondo si è tinto di rosso.
Anche se abbiamo fretta di finire questo Ventaglio III di Kunoichi Clara, ci sembra giusto dedicare una tavola intera a preparare lo scontro finale... questa serie deve essere un concentrato di smargiassate ninja, e vogliamo seguire la cara tradizione di certi cartoni giapponesi, di quelli che ancora non chiamavamo "anime", quelli come DragonBall e i Cavalieri Dello Zodiaco che dedicavano puntate intere a decidere chi dei duellanti era più figo.

C'è parecchio materiale in ballo in questi giorni, nel meraviglioso mondo del divertimento elettronico, eppure dev'essere spuntato tutto all'improvviso perchè solo una settimana fa non trovavo nulla di interessante da dire. Poi Valve ha gettato in pasto alla Stampa Specializzata un paio di video, ed è scoppiato il putiferio.
Tanto per dire, Prey è passato al di sotto del mio radar, sebbene gli FPS siano il mio genere preferito su PC. Quel che dice Cymon sul demo di Prey lo condivido, il problema è che il gioco completo non va più in là di così. E con l'arte non ci siamo. Insomma, il trailer ad alta definizione di Portal polverizza in un istante perfino il ricordo di un giochetto chiamato Prey, che sarebbe dovuto uscire almeno 2 anni fa.
Oggi come oggi sulla scena degli FPS serve ben altro, dopo che Valve ha alzato gli standard in maniera paurosa. E non solo gli standard del genere: Valve come Blizzard ha mostrato senza ombra di dubbio che paga tantissimo curare i dettagli e la personalità di un gioco, la direzione artistica e la scelta della campagna pubblicitaria. Il trailer di Portal riprende in pieno lo stile paradossale che ha sempre caratterizzato Half-Life, con la voce robotica che dà le istruzioni per l'uso della tecnologia pazzesca dei portali... ed è adorabile anche il design dell'arma (che pare il controller di una console Nintendo del 2050).
Quello che mi colpisce di più del filmato è che mescola tecnologie avanzatissime (sfocature di movimento e messa a fuoco) e architetture e texture incredibilmente rozze (e provvisorie, si spera). Siamo arrivati al punto in cui i motori grafici moderni offrono un sacco di effetti già pronti, però poi ci vuole molto lavoro manuale per metterci i contenuti.
Ormai è chiaro che Valve è entrata in questa industria per restarci, e se ha prodotto il miglior gioco per PC di tutti i tempi non è stata una coincidenza. Quello che impressiona di più, dal punto di vista del business, è che con Steam ha saputo costruire un meccanismo per cui la gente è disposta a pagare per i loro prodotti, che non è un fatto banale. Invece di intentare cause legali e investire in antipatiche tecnologie DRM, Valve fa giochi fantastici per giocare i quali occorre sottomettersi a un controllo remoto, online, e tutti sono felici di sacrificare un pò di privacy per partecipare. Valve ti dà la sensazione di spendere bene i tuoi soldi, e nel settore videoludico ha il posto che occupa Apple nell'elettronica.

Team Fortress 2 è l'altra metà del Clamoroso Annuncio, ed è inutile dire che la svolta artistica da cartone animato è il colpo di genio più sensazionale degli ultimi anni sulla scena dei videogiochi per PC. Da queste colonne non faccio altro che lamentarmi della povertà artistica dei giochi occidentali per PC, per cui la visione di questo trailer HD fa piangere lacrime di gioia. Se fosse il prodotto di una softwarehouse nipponica mi sembrerebbe molto bello, ma normale... se una cosa del genere succede su PC è un evento.
Ho qui le vecchie riviste, quando ancora esistevano le riviste cartacee, con le immagini di un gioco che si chiamava Team Fortress 2, piene dei soliti deserti, dei soliti soldatini e dei soliti carri armati. Allora sembravano immagini impressionanti, ma eravamo ingenui. Attualmente, non credo che riuscirei fisicamente a sopportare un altro gioco di guerra, per quanto alto sia il conteggio dei poligoni. C'è bisogno di idee nuove, era giusto aspettarsele dalla Nuova Generazione, e devo dire che non sono deluso.
Altri critici snob non fanno che piangere sulla rovina dell'industria videoludica contemporanea, ma quando ci sono segnali positivi di questa potenza c'è solo da festeggiare, per quanto mi riguarda. Team Fortress 2, questo TF2, con la musica anni '70 e i costumini da supereroi sgargianti, è un gioco per cui sono disposto a sborsare denaro, e magari a sottoscrivere un abbonamento a Xbox Live se volessi giocarci su Xbox 360. Non è qualcosa che mi succede spesso.

La volta prossima credo che si parlerà di Devil May Cry 3 SE, appena uscito per PC... e credo che se ne parlerà a lungo e in toni entusiastici.

Lo-Rez: arte, storia, web design
22 . 07 . 2006

Domino le fiamme

Il titolo è tutto per Aba (che non nascondo, ogni tanto, di confondere con Iba) che qui si presenta alla nostra kunoichi in tutto il suo bruciante splendore. Come insegna il teorema dei Power Ranger Aba è la strega rossa e quindi il capo di tutto il cucuzzaro, evidentemente è il più pericoloso avversario di tutto il ventaglio.
Devo dire che alla fine sono molto soddisfatto di come sono uscite le streghe, sono tre personaggi importanti, ognuno diverso dall'altro e, pur essendo care vecchine, sono combattenti temibili. Le tre streghe sono state create con il quiquoqua-generator, una macchinetta molto diffusa tra gli sceneggiatori e ammetto che, all'inizio, non ci misi molto impegno, non cercai di creare dei personaggi che restassero. Ora però che sono in JPEG, anche grazie al lavorone compiuto da Lo-Rez a riguardo, so che saprò sempre distinguere le "mie" tre streghe da tutte le altre streghe del mondo del fantastico e che loro, in sto mondo del fantastico, ci stanno proprio bene, almeno per me. Oltretutto, gente, se vi sembra ganassa questa presentazione di Aba dovete considerare che settimana prossima vi aspetta la sua tavola di combattimento, che farà sbiancare i capelli già biondi di Goku versione SuperSayan sei e tre quarti (non l'ho ancora vista, ma mi fido).
Il sito agghiacciante della settimana è quello di Capitan Copyright, Canada, che insegna ai bambini a non ledere i diritti d'autore, indubbiamente uno degli aspetti fondamentali dell'educazione di un pargolo canadese, sicuramente davanti all'insegnamento del rispetto dell'ambiente, del rispetto del prossimo, l'importanza di una corretta alimentazio o quelle stupide cose a proposito del sesso. Il nome (geniale!) di questo sito non è sottolineato perchè la particolare licenza che questo sito stesso si auto-applica impedisce di linkarlo se lo si critica. Io non lo sto criticando, noooo, e dubito che ci siano molti canadesi che sappiano l'italiano e leggano FTR, ma con queste iniziative non si sa mai (a pensarci, una licenza del genere è un po' illegale, facendogli le pulci da giuristi... ma per il bene del mondo questo e altro). Solitamente possiedo una naturale predisposizione all'odio per tutte le iniziative cosiddette educative che trattano i bambini come idioti o, al meglio, come cani di Pavlov (si salva si e no Art Attack...), ma vedere un baldo supereroe che dà corpo, anima e cervello per difendere gli interessi meramente economoci di associazioni a delinquere come la RIAA è qualcosa che nemmeno il mio animo più noir da fumettista post-marvel post-positivismo può accettare. E il pugno allo stomaco è che è roba messa in piedi dal governo. Bhe, magari per i canadesi è meglio così, qui da noi è già tanto se si riesce ad allestire un qualche sito istituzionale con i servizi di base e completo nelle informazioni, se da loro hanno flash da buttar via per ste idiozie devono evidentemente aver già a disposizione intelligenze artificiali che recapitano le pensioni direttamente a casa delle vecchine.
Il sangue amaro in vacanza, oltretutto adesso che cominciano le ferie (le mie) non è il caso di farselo venire, quindi passiamo oltre. Siamo in periodo Comicon, quella cosa che qua invidiamo sempre a morte perché nessuno ci degna di mandarci un invito (secondo me è il postino che ci odia, perchè naturalmente ce ne avranno spediti almeno due dozzine...). Sembra che allestire uno stand in una fiera del genere non sia complesso, ma sia un po' più tragico arrivarci. Guardate, ad esempio, le orribili facce (bhe, sono orribili di loro) degli autori di Little Gamers provati da un viaggio non proprio sereno o anche l'approccio al volo dei ragazzi di Penny Arcade. E' evidente che viaggi di questo genere costano sacrificio, ma loro lo fanno per diffondere il salvifico verbo dei webcomic nel mondo e per questo bisogna rispettarli e avere per loro solo ammirazione. E' un peccato che nel belpaese non siamo ancora pronti ad accoglierli, ma io so che un giorno Gabe e Tycho verranno invitati a Cartoomics e io sarò lì a vederli, con le lacrime agli occhi. Bhe... insomma, gli otto euri d'ingresso non so se ho voglia di pagarli, vedrò come sto quando verrà il momento.
Intanto, nel nostro piccolo, abbiamo un altro verbo da diffondere, ovvero quello del tormentone estivo WIIIIIIIIIIIIII (c'è anche il culto del Molyneux da rintuzzare, invero...) che ci accompagnerà tutta l'estate (o questo o DJ Francesco, scegliete!). Abbiamo evidenti segni di contaminazione presso Zorflick qua e qua che dimostrano che il morbo si sta diffondendo. Personalmente penso che se fossimo più accorti di come siamo avremmo già cominciato a stampare magliette, ma visto che siamo un po' così finiremo con scrivercelo a pennarello sul petto nudo (siamo volpini, siamo). Spero almeno che la Nintendo si ricordi di noi e ci faccia conoscere la modella che fa... che fa... che fa... maledizione, mi vengono in mente solo personaggi tenerosi. Era meglio zerbinarsi con la Sony e beccarsi un paio di booth babies da Dead or Alive.
Nell'ultimo periodo sto avendo moltissimissimo da lavorare, lavorare nel senso di quella cosa che faccio otto ore al giorno per cui mi pagano, per cui ho avuto modo di provare un giochino flash che può mandare in paranoia in un tempo rapido e assolutamente indolore. Si tratta di Dice wars, una versione terribilmente semplificata del Risiko. E' un gioco flash, ha tutti i limiti del caso, ma può mandare in paranoia con un niente, anche considerando che, naturalmente, il computer bara (è veeeeero! Baraaaaa! Baraaaa! Baraaaaa! SBAV SBAV SBAV! BAaaaaaaaaraaaaaaaa!). C'è di buono che io per ste cose non è che me la prendo (baaaaaaaara! Ha i dadi truccatissssssssimi!).
Visto che questo è uno di quegli editoriali strapieni di link e di idiozie credo sia il caso di fermarci un attimino per una riflessione saccente. Dentro TGM, questo mese, c'era Beyond Good and Evil, gioco che ha fatto parlare di sé su console e poi è approdato su PC (non mi importano le tempistiche effettive, si tratta di un gioco console fino al midollo, basta gettarci uno sguardo). Credo che questo sia un buon esempio per spiegare quanto la musica può fare di buono per un videogioco, nonostante la si consideri spesso un dettaglio. La trama di BG&E non è niente che non abbiamo già visto e così le scene, ma i pezzi che sottolineano i momenti salienti danno a tutto una dimensione epica tale che non puoi non appassionarti alle vicende della nostra cara reporter con le labbra verdi e i suoi amici. Il pezzo Propaganda! che si sente durante l'installazione e dentro il Bar Akuda è un delizioso hip hop di protesta che ci mette meno di dieci secondi ad entrare in testa, per non uscirne più.
Spesso, anche parlando di capolavori di prima grandezza, possiamo notare che, andando ad analizzare questi aspetti considerati molto spesso di contorno, notiamo una certa mancanza di cura, ma la cosa non ci interessa, perché pensiamo che magari una musica non proprio azzeccata, un'espressività non proprio marcata o dialoghi non perfetti sono solo un di più, la glassa su una torta già ben cucinata. E' secondo me vero, però, anche il fatto che queste cose sono sottotono perchè l'attenzione e il budget che gli si dedica è minore di quello che meriterebbero e quindi alla fine si hanno dei risultati che sono semplicemente dei compitini fatti con mestiere e senza passione. Immaginate invece un gioco in cui anche questi dettagli fossero curati al massimo, immaginate un gioco dove questi dettagli sono tenuti in massima considerazione anche a scapito di un gameplay, lasciato standard o comunque senza eccessivi colpi di genio. E se uscisse anche così un capolavoro? Sarebbe un bene o un male? Personalmente mi sarebbe difficile dare una risposta così su due piedi.
Editoriale chiuso, finite le vostre birre e andate a casa che c'è da scopare in terra e lavare i bicchieri. Ci si vede settimana prossima, vedrò di mettere più salatini nelle coppette al bancone.

“Io me lo vedo che si lascia andare contro lo schienale e allungando le gambe chiede con un sorrisetto da barone: Intendete per caso scaricare l'intero web?
Lo stiamo già facendo, risposero loro.
Applausi. ”

Cymon: testi, storia, site admin