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177, 25/09/2004 - Il patto delle streghe, tav. 12
177
25 . 09 . 2004

Stigmi siderali

Siamo ormai addentro al Ventaglio Secondo di Kunoichi Clara (Il Patto delle Streghe, sottotitolo: "Kunoichi by night"), ed è il tempo delle rivelazioni. Queste tavole introduttive servivano a raccogliere le forze in vista dell'ultimo sforzo... da qui al finale esploderanno alcuni episodi di violenza ninja a tutta tavola, in True Color.
Finalmente ho trovato il tempo (e l'ispirazione) per una nuova illustrazione, dedicata alla doppia personalità della nostra Clara Croft.

Adesso che Square ha accontentato le sterminate folle di appassionati con non uno, non due, ma ben tre diversi titoli derivati da FF7, e tutti in una volta, c'è qualcuno che inizia a lamentarsi... avete agitato i portafogli per anni in faccia a Square, implorandola di darvi qualcosa da acquistare con il marchio di FF7, e ora la accusate di meschine operazioni commerciali. Che squallore, ma non mi stupisco.
Comunque sia, Advent Children dei tre progetti è quello che mi fa scodinzolare con più veemenza, e l'esaltazione cresce ad ogni nuovo frammento di informazione. Pare che il film si mantenga molto vicino alle sue radici videoludiche, con evocazioni spettacolari e uno scontro Cloud/Sephirot da far impallidire anche Neo vs Smith, le gun-blade prese in prestito da Final Fantasy 8, la riproduzione esatta di alcune locazioni del gioco. L'atmosfera sembra intatta, il carisma del Protagonista più psicanalizzato della storia è cresciuto - se possibile - in questi anni misti di attesa e ricordi, e ormai si attende il suo ritorno come un messia. Cloud Strife, 23 anni, duro come un chiodo nella sua cappa sbrindellata, con uno spadone più grosso che mai (e in certe scene ne impugna due!), più che mai arrabbiato con il mondo, tiene il broncio da due anni perchè non riesce a togliersi dalla testa Lei, e si sfoga correndo in moto nel deserto come un pazzo.
Sospetto che il cellul... ehm, il PHS usato da Cloud e Tifa sia un modello effettivamente prodotto per l'occasione in nippolandia, ma occorre decifrare meglio certi ideogrammi misteriosi.
Come nota di colore personale potrei rivelare che, nelle prove di carico di transcodifica che sto facendo sul cluster dell'Università, come filmato di test uso il trailer di questo film. A quanto pare, i colleghi che mi hanno preceduto usavano un filmato di Warcraft 3. Non per nulla si è ingegneri.

Ho avuto l'occasione di rimettermi al passo con diversi webcomic dopo averli persi di vista da mesi, ormai. Immagino che da un autore di fumetti online ci si aspetti una conoscenza completa del settore, è una cosa ragionevole... sarà che non ho ancora ben chiaro il mio ruolo, dopo tre anni che faccio questo mestiere, però di fatto ne so molto meno di tanti lettori di FTR.
Per fortuna Cymon si tiene più aggiornato di me, altrimenti a volte ci troveremmo in imbarazzo, con le delicate diplomazie della Scena. Sarà che il settore è esploso in brevissimo tempo: quando abbiamo cominciato noi c'era molto meno affollamento, almeno in Italia. Io non ce la faccio a star dietro a più di due, tre fumetti a settimana.
Sono piuttosto impegnato a fare il mio, di webcomic, mi resta poca energia per seguire quelli altrui, e a volte mi dispiace. Ogni tanto veniamo sfiorati da qualche iniziativa organizzata per promuovere il settore, o anche solo per socializzare tra di noi Autori (!) italiani, e nella mia mente ossessionata me li figuro come inviti per il tè al salotto letterario di qualche madame parigina, assieme al poeta maledetto e al violinista decadente... le PR non sono il mio campo, nel Dinamico Duo di FTR è Cymon l'ambasciatore diplomatico.
Ad ogni modo, ho recuperato le ultime vignette del Covo Degli Sbronzi, e mi son fatto l'idea che sia un webcomic molto vitale. La trovata delle opere d'arte appese sullo sfondo, a colori, è lodevole. Gli autori sono gente che appartiene al mondo, per certi versi lontani da noi "original geek" (come ci definiscono), ma leggere le loro colonne è sempre un piacere, perchè scrivono bene. Detesto dal profondo dell'anima i blog perchè mettono in testa alla gente l'idea che per scrivere basti una tastiera, e le pagine di Golosino & Cementino sono un sollievo dalla sofferenza delle mie letture in rete.
Lo stesso dicasi per Cubiq, una lettura piacevole anche quando ha smesso di fare vignette.

Pare che un artista bitmap semi-decente, che lavora gratis o comunque per pochi pezzi d'oro, faccia comodo a diversa gente, perchè ho già ricevuto diverse proposte parallele a FTR. Di solito ho accettato. L'ultima riguarda un filmato in Flash che ha a che fare con Final Fantasy, perciò ho detto di sì prima ancora di aver visto il materiale su cui dovevo lavorare. Vedremo i prossimi sviluppi.

“What we did in Midgar can't be forgotten no matter what the reason. Right? We haven't forgotten, right?”

Lo-Rez: arte, storia, web design
25 . 09 . 2004

Nomen omen

Vorrei per un momento tornare a parlare di Boktai per una di quelle questioni bizzarre che mi fanno amare tanto i giapponesi. Dunque, il protagonista di Boktai (poco ce ne cale che gli si può cambiare il nome) si chiama Django, suo padre si chiama(va) Ringo, mentre il suo gemello cattivo (è un gioco di Kojima, deve esserci un gemello cattivo) si chiama Sabata. Il fatto che i nomi citati sono nella column sottolineati non è un vezzo, ma significa che sotto ci stanno dei link. Se voi cliccate selvaggiamente su quei link verrete catapultati nell'onniscente Internet Movie Database, la guida spirituale di ogni cinefilo , su alcune pagine, per la precisione, in cui vengono trattati diversi spaghetti-western dei tempi che furono. Si badi, non film di Sergio Leone, la cui bellezza stilistica e la cui importanza è universalmente riconosciuta, ma spaghetti-western propriamente detti ovvero prodotti un po' trash, un po' artigianali di grande fascino nati all'ombra del genio di Per qualche dollaro in più e entrati anche loro, bene male, in un certo tipo di mitologia cinematografica. E' abbastanza probabile, infatti, che nell'immaginario dell'appassionato di western tutti i personaggi di cui sopra abbiano un posto, persino Sabata, interpretato nientemeno da Lee Van Cleef, personaggio più vicino a un supereroe che a un pistolero e che adoro personalmente, addirittura più per il secondo capitolo della sua saga che per il primo.
Per la proprietà transitiva della conoscenza, dato questo fottìo di dati, possiamo stabilire che anche alla Konami sono appassionati di questo cinema di genere, anzi, potremmo addirittura spingerci a credere che Kojima stesso abbia tutti i film di questo tipo in divudì e che solo le pressioni provenienti dai chara designer abbiano impedito che Solid Snake avesse le fattezze di un Giuliano Gemma o un Franco Nero. Bhe, considerazioni di questo tipo magari sono un po' affrettate, ma fa piacere sapere che nel nippomondo, a una distanza ciclopica dal belpaese (ma dove la ho studiata geografia io?) ci sia qualcuno che vuole tanto bene ai nostri prodotti popolari, soprattutto se pasticcia in un ambiente come quello dei VG. Deliziosamente giappo, poi, pensare che tutta questa onomastica è stata buttata in un gioco di VAMPIRI che non c'entra una beata mazza con i western (se togliamo la presenza della gun de sol...ma è poca roba) provocando l'ennesimo rimescolamento casuale di fonti a cui siamo tanto abituati. Per intenderci qua segnalavo le contaminazioni di natura tennistica presenti nientepopòdimeno che in Final Fantasy Tactics. Comunque, per chiudere la questione Boktai, sappiate tutti che, dopo un po', l'inutile e irritante Otenko muore, quindi perseverate e sopportate almeno fino al raggiungimento del lieto evento (Tayooooooooo!).
Ieri notte (vi ho mai detto che mi alzo alle undici?) stavo giocando a Gunbound sulle tracce dei VERI occhiali di Matrix e finalmente ho potuto parlare un po' di idioma italiano. Ho trovato veramente un mucchio di connazionali e la cosa mi ha fatto piacere. Innanzitutto con gli italiani c'è sempre un certo senso di cameratismo, di spirito di corpo che è trasversale sia ai momenti in cui si è in team insieme sia quando si è avversari, poi ci si capisce subito e si possono dire parolacce senza che il sistema censuri (anche se incredibilmente "fagli male" è cassato. Non so cosa voglia dire in inglese...) e infine, dai, noi siamo comunque un popolo simpatico. Volevo quindi approfittare del mio piccolo balconcino personale per salutare tutti quelli con cui sono stato al fianco ieri e anche nei giorni precedenti e che mi hanno fatto guadagnare bene o male un bel gruzzoletto di cybersoldi. Visto che non voglio ricostruire la lista di nomi mi limiterò a scrivere il mio, se mai leggeranno capiranno: un bel ciao da Harv3rst3r!
Proprio oggi mi è arrivato il nuovo TGM pieno di spunti interessanti, ma per il momento non voglio usarlo perchè lo ho solo sfogliato un po', potrebbe però essere la fonte del mio prossimo editoriale. Adesso, invece, ho paura che stiate già per beccarvi il mio congedo.

"C'è chi prega da lassù / con un batticuore in più!"

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