Strip
serie
12, 14/07/2001 - Clara al cinema
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14 . 07 . 2001

Chi e' Clara?

Con la strip di oggi avete l'occasione di spiare Clara di spalle... cosa potete desiderare di più dalla vita? (Sì, lo so che quello che nelle intenzioni dovrebbe essere un lanciafiamme sembra una pistola ad acqua Liquidator3000™. Magari potreste desiderare che disegni delle armi decenti, ma non sono mai stato bravo con le armi)
Mi è stato chiesto varie volte se mi ispiro a qualcuno in particolare quando disegno Clara (ovviamente nella speranza che io vi indirizzi ad una tipa così paurosamente bella come cerco di disegnarla nel fumetto). Ragazzi, ma credete che se conoscessi una creatura come Clara davvero vi darei il suo indirizzo & numero di telefono? Non scherziamo, e' vero che gestisco un fumetto online che si chiama Segui il Coniglio, ma non sono poi totalmente deficiente...
Ogni artista, anche chi come me fa finta di esserlo, si ispira sempre a qualcosa quando disegna, altrimenti il foglio resta bianco. Capisco che nessuno si interessi mai alle fonti di ispirazione per Neo o TheRabbit, e che Clara sia un soggetto più interessante... ammetto che anche io la disegno piu' volentieri degli altri personaggi. Però credo che per disegnare bene qualcosa sia necessario sentire profondamente il soggetto, anche se a prima vista è noioso, come un sasso o un divano. Per questo a volte portare a termine il lavoro e' una sfida. Comuqnue, se proprio volete sapere dei retroscena del personaggio Clara Croft...

Potrei facilmente dire che per Clara in particolare prendo spunto da una qualsiasi grandissima gnocca presente in un qualsiasi videogioco moderno, c'è solo l'imbarazzo della scelta. Però non e' del tutto vero. E' vero che ho cercato di fare un frullato delle caratteristiche di una mezza dozzina di celebrità del videogioco, tra cui ovviamente Lara, ma questo non e' tutto.
Quando mi metto a disegnare Clara inevitabilmente il mio pensiero va a qualcuno un po' più reale, anche se forse non di molto.
Per questo Clara è il personaggio che probabilmente si evolverà di più come aspetto e stile nelle prossime puntate di FTR, perche' e' influenzata in parte dalla Vita Reale di chi la disegna. Comuque non sono geloso, ciascuno e' libero di vederci chi vuole :)

Fra pochi giorni esce Final Fantasy X. Ne parleremo, statene certi.
Sempre parlando di Final Fantasy, ma stavolta del film: ieri sera mi trovavo, per ragioni del tutto indipendenti dalla mia volontà, anzi contrariamente alla mia volonta', ad un concerto di Elisa. Mi dicono che sia la tipa che ha vinto Sanremo, o cose così. Ebbene, guardandola da vicino mi è sembrata straordinariamente simile ad Aki Ross, la protagonista di FF. Forse era la birra.

Lo-Rez: arte, storia, web design
14 . 07 . 2001

Global Defense Initiative

Incredibile dictu, il mondo reale che i più si ostinano a considerare "vero" riesce ogni tanto a penetrare perfino nel mio cervello foderato di virtualità spingendomi a riflessioni sì dotte e profonde che non posso non riportare. Tutti coloro che credono di poter giungere in questo sito per scappare (come conigli?) dal piatto mondo che li circonda sappiano che stavolta cascano male, perchè per una volta ci buttiamo sull'argomento globalizzazione e poi, giacchè il masochismo non è mai abbastanza, ci buttiamo anche in una vasca di squali, tempo che se ne trovi una.
Ma come può un humile videogiocatore parlare di temi così scottanti e complessi? Come osa il bieco smanettone ficcare il naso in faccende tanto intricate da dividere gli intelletti, unire le idee, girare le balle? La risposta è di una semplicità disarmante: noi popolo del videoludo viviamo forse l'unico mercato veramente globalizzato del pianeta, pareva brutto non portare ai più la nostra esperienza.
L'industria dei videogiochi infatti ormai questo è: una rete a livello mondiale che non si fa scrupoli di confini nazionali, un'organismo che parte dagli alti grattacieli di Tokio, piazza diversi gangli nell'Europa continentale e in quel d'Inghilterra per spiccare poi l'ultimo balzo che lo ricongiunge con le sue estremità americane quasi fosse un leviatano Hobbesiano dai mille tentacoli (mmmmh, ste metafore cominciano a farmi un po' senso, a dir la verità). Esattamente come ogni mercato globale che si rispetti pure noi videogiocatori abbiamo le nostre spietate multinazionali atte a tifentare patroni di monto: la EIDOS, decisa a porci sotto il regno di una pettoruta archeologa (ehi, possibile che si vada a battere sempre lì?), La EA che ogni anno aggiunge due o tre poligoni a un pallone di calcio e ti convince a comprarlo (non so...dicono che Fifa2002 sarà un gioco definitivo...io in queste cose non ci credo più...) oppure ti intrappola in un mondo virtuale pieno di cavalieri promettendoti però che sarà l'ultima volta che lo farà! E poi naturalmente la Microsoft che meriterebbe un discorso a parte che non ho voglia di fare.
Ma come si shguazza in questo mondo globalizzato? Come lo viviamo noi, piccole pedine di un gioco di titani (cribbio, ma quante metafore che mi vengono oggi, qualcuna me la devo segnare per quando non ho ispirazione)? Ovvero, tirando le conclusioni, questo mercato a tutto campo fa bene/fa male (sto bene, sto maleeeee)? Ehnno belli, non mi faccio trascinare nella polemica classica pro/contro globalizzazione, non mi avrete! Ho fatto questo discorso perchè spesso si pensa che una "cosa da bambini" come i videogiochi non abbia bisogno di una struttura troppo complessa o raffinata e che il suo impatto sulla società sia in fin dei conti irrilevante. Secondo me invece l'industria dei videogiochi ha un'identità forte e, a suo modo, "pericolosa" a cui bisognerebbe ogni tanto guardare con attenzione. Siamo abituati a considerare il nostro mercato come iperattivo ed iperveloce, in pratica sempre un passo avanti agli altri, non è così stupido pensare che magari ci possa servire a predire il futuro di strutture dall'evoluzione magari più lenta, ma più rilevanti per il nostro mondo. Meditate un po' su ciò...
Sarebbe ora di chiudere però dopo tanta seriosità voglio almeno lasciarvi una citazione dotterrima che vi farà riflettere sotto l'ombrellone (bastardi! Vi vedo! Non crediate che non vi veda! Lì! Col vostro portatilino sul lettino! In costume col mare davanti! ChevipossaentrarelasabbianellaCPU!!!!!).

"et io li ho detto basta saper legere ke impari quel ke non sapevi ancora mentre se schrivi scrivi solo quello ke sai già dunca patientia melio ke rimango ke non so skrivere ma il kulo è il kulo"
[Baudolino - Umberto Eco]

P.S. Come se non bastasse un post scriptum di carattere sportivo assolutamente estemporaneo: Goran Ivanisevic ha vinto Wimbledon. Non so voi, ma io che sono sempre stato fan del pazzo croato sono contento.

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