Strip
serie
113, 21/06/2003 - Possibilità creative
113
21 . 06 . 2003

Nel cubo

I tempi cambiano, la tecnologia si evolve e per i bambini degli anni '80, cresciuti coi bei giochi 16-bit di una volta, resta solo la nostalgia. Il divertimento elettronico ha imboccato nuove strade, ma proprio quando pareva che non ci fosse più speranza, ecco venire in soccorso dei nostalgici i videogiochi per telefoni cellulari.
E' un nuovo Rinascimento per gli RPG vecchio stile, gli sparatutto a scorrimento, i picchiaduro 2D, i platform e tanti generi che credevamo appartenessero al passato. Certo, molti dispositivi sono già adesso in grado di gestire il 3D... ma chissenefrega, lasciatemi sognare. Finchè non si trovera' il modo di farmi entrare in tasca uno schermo 17", credo che il 2D restera' il formato privilegiato. Resta da vedere se sorgeranno designer all'altezza dell'epoca d'oro del Super Nintendo e del Megadrive, e se le societa' che hanno fatto la storia sapranno tener fede alla loro fama.
Fatto sta che molte softwarehouse stanno riscoprendo le antiche arti, sui bollettini come Gamasutra sono sempre più ricercati programmatori e artisti 2D a bassa risoluzione... a quanto pare anche il nostro Neo deve aver letto questi annunci perchè quello, signori, e' il suo nuovo mestiere. Una collocazione professionale appropriata per un fanatico dei giochi di ruolo per console, mi pare.

La strip di oggi è già una delle mie preferite. Nel protagonista, Neo, c'e' molto di noi autori, questo ormai lo avrete capito, ma poche volte come in questa strip mi sono sentito così vicino a lui.
Sul fronte artistico vi segnalo lo sfondo della scena: è l'ufficio di Neo e Gödel, il classico "cubo" nel quale ingegneri e programmatori passano la loro vita (non solo professionale!), reso famoso da Matrix. Un simpatico omaggio (?) al primo che indovina cos'e' lo scarabocchio sulla lavagna (che già mandò in visibilio Cymon)...

E' un periodo di stanca, nel settore videoludico, e per trovare qualche notiziola gustosa mi trovo costretto a raschiare il fondo del barile. Veniamo ad esempio a sapere che in settimana al mercatino di Sham Shui Po, a Kowloon, è stata avvistata una specie di Dreamcast mutante, un oggettino portatile con tanto di schermo LCD e adattatore per accendisigari, chiamata dai venditori locali "Treamcast", e accuratamente privata di tutti i contrassegni ufficiali SEGA. Mah... staremo a vedere come la prenderà Sega, anche se non credo che faranno drammi per una dozzina di copie prodotte a mano di una console fuori produzione.
Se si trattasse di Nintendo sarebbe un'altra storia: trascinerebbero in tribunale l'intero Sud Est asiatico, chiederebbero la condanna a morte per i pirati, e il presidente farebbe harakiri perchè l'onore della ditta e' stato macchiato. Si dice che lassù, all'ultimo piano del grattacielo Nintendo a Tokyo, nell'uffico del Presidente Esecutivo, ci sia un armadietto con una katana rituale apposita (probabilmente di fianco alla statuetta di Pikachu in oro massiccio).
Nell'immediato futuro però si profilano degli eventi piuttosto notevoli: NWN Shadows Of Undrentide, l'espansione di Warcraft 3, Star Wars Galaxies, il ritorno di Tomb Raider... non mi sono mai appassionato troppo per le espansioni, lo ammetto, e perfino di fronte al ritorno dei titoli che l'estate scorsa si impadronirono brutalmente della mia vita resto piuttosto freddo. Non sento il bisogno di un'espansione per NeverWinter Nights, ci sono già un sacco di moduli fantastici la' fuori, e non avro' mai il tempo di giocarli tutti. Una manciata di nuove feats e classi di prestigio non giustifica l'acquisto, cari amici di Bioware, e non sapete quanto soffro nel dovervi dire queste amare parole. Quanto a WC3 non so, a volte mi pare di non aver ancora spremuto tutto il potenziale di questo gioco, magari mi impadroniro' del Trono di ghiaccio fra qualche mese, non subito... sebbene in effetti di questi giorni la prospettiva di sedersi su un trono di ghiaccio è molto allettante.
Su Angel Of Darkness non spenderò una parola, perchè sono ancora offeso: maledetta Eidos, hai improvvisamente ritardato l'uscita del gioco proprio quando avevamo fatto partire lo speciale in 4 episodi sulla nostra Clara! E non ti sei neanche scusata! Che dire, se volete festeggiare la nuova avventura di L. C. andate a riguardarvi i wallpaper... non credo che questo gioco meriti molto di più, ormai.

“I hate him because I spent all the time and energy getting Fei to level 11 so I could kick more ass, and then Mr. "I'm Level 5 and have more HP than you" comes along.”

Lo-Rez: arte, storia, web design
21 . 06 . 2003

Emergenza

Il tragicomico mistero del lavoro di Neo si trascina ormai da qualche settimana. Direi che questo è in accordo con la realtà: chi può mai infatti stabilire con esattezza quale sia il lavoro di un ingegnere? Chi può provare la sua utilità nella società? Si consideri oltretutto che Neo ancora non è assurto all'agognata carica, ma è ancora un semplice tirocinante, un ragazzo de bottega, un uomo che deve farsi le ossa sui computer aziendali e quindi ancor più si viene a perdere il significato del suo zelante sgobbare. Indubbiamente le indagini per comprendere e sviscerare la professione del nostro si è raggiunto quando è stato richiesto A ME un disegnino sull'argomento! A ME! Ma vi rendete conto di quale assurdità questa sia? Me la rido AH AH AH! Me la rido AH AH AH! Perchè comunque indosso la maglia di lana...
AH AH AH...AH AH AH...vi state scompisciando anche voi alla prospettiva che IO disegni qualcosa? Vi siete ribaldati per bene sulla sedia? Bene, il link per vedere il disegnino è questo, ora passiamo a parlare di cose serie.
Halo2 non dovrebbe entrare nella mia sfera d'attenzione perchè è un gioco molto console-oriented, ma un po' di tempo fa, mentre guardicchiavo Game Network, mi è capitato di vedere il celebre filmato che è passato all'E3. C'è qualcosa in questo gioco che si fa veramente amare, credo sia la grafica a tratti volutamente imprecisa. Le immagini, grazie a un sapiente gioco di illuminazione, giochi d'ombre e contorni fuori fuoco trasmettono un'idea di realismo diversa da quella che può dare, ad esepio, la teatrale cura dei particolari di Medal of Honor, ma che forse è ancora più coinvolgente, ci riporta a classici della fantascienza come i primi Alien in cui l'effetto speciale era spesso impreziosito dalla scarsa visibilità dello stesso, che impediva di notarne gli ovvi limiti. Penso che la scelta fatta per Halo2 denoti una certa maturità stilistica, il momento in cui puoi fare una cernita di cosa mostrare e cosa non mostrare viene quando ormai sei convinto di poter mostrare comunque abbastanza. Non avrebbe avuto senso sgrana ulteriormente le immagini pixelose di Doom o sporcare la visuale essenziale di Duke Nukem 3D, si sono usati nel corso della storia dei VG, è vero, mille trucchi per coprire il limiti dei motori grafici (il celebre fogging...), ma oggi penso che vengano usati con intenti diversi più d'atmosfera, come già aveva provato a fare, in via sperimentale, Silent Hill. Penso che questo discorso sulla grafica faccia il paio col discorso che Lo-Rez fece non molto tempo fa riguardo al sonoro di Castlevania e mi sembra comunque un simbolo positivo per un ambiente che, oggi come oggi, è molto alla ricerca di sè stesso, devastato e spesso monopolizzato da piatti action-game da mass-market.
Tirare in ballo i piatti action-game del mass-market mi porta naturalmente a parlare di Enter the Matrix. Enter the Matrix è un gioco brutto, non lo dico io che ho visto solo alcune immagini, ma un giudizio del genere piove sull'opera derivata dai fratelli Wachosky un po' da tutte le parti e in modo feroce, anche a causa dell'hype che il gioco (sulla scia del film) ha generato. Non penso sia il caso di parlare di castigo divino, ma penso che il flop di questo gioco sia un altro buon segno per tutta la comunità. Enter the Matrix è un gioco completamente asservito alle logiche di mercato, fa parte del grande mosaico di iniziative che sono state progettate intorno al fenomeno-Matrix, è stato realizzato con in mente una deadline categorica (sappiamo come i giochi non rispettino MAI le deadline) ed è stato pensato per arrivare alla maggior parte del pubblico possibile. E' bello pensare, a mio parere, che nel momento in cui bistratti con ragionamenti di questo genere quel briciolo di arte che si trova nel videoludo questo smette di pagare e fallisce il proprio intento. C'è stato un tempo il cui il tie-in era matematicamente sinonimo di ciofeca (presente i capolavori della Ocean?) sebbene le dinamiche fossero completamente diverse, oggi ho paura che il trend stia girando nuovamente in quella direzione, proprio perchè il videogioco in queste operazioni, viene svilito e ridotto a mero veicolo (adoro il termine mero, è più forte di me) dell'immagine della pellicola.
Questo editoriale è il primo dopo molti che scrivo senza tema, senza dover passare un concetto, segno che, dopo i grandi cambiamenti, la tana sta tornando alla normalità. Per chiudere quindi torna addirittura l'angolo della notizia estemporanea, anzi, nel frangente, del link. Poco tempo fa le reti nazionali hanno riproposto "Febbre da cavallo" film cult che trascende il cult e che segna tutt'ora generazioni fans. Molto gustoso l'omaggio fatto al capolavoro di Steno da questo gioco

"Blame Canada"

Anche nell'ottica di molti discorsi sulla censura e sull'oscurantismo credo che il film di South Park, soprattutto con questa canzone, sia da considerare una perla di rara intelligenza.
Cymon: testi, storia, site admin