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1045, 25/12/2021 - L'esperienza
1045
25 . 12 . 2021

Una fata severa

Come quando apri il finestrino per tenerti sveglio al volante dopo una notte di bagordi: così aneliamo alle Lucine Colorate nel buio, spalancando la bocca per inspirare l'unica aria sana, l'aria gelida tutta per noi senza nessun altro intorno... le Lucine custodiscono una nuova speranza.
Le Lucine nella nebbia monocromatica sembrano il luccichìo in fondo agli occhi di Greta Garbo, che bucano lo schermo per raggelarti il cuore da un secolo di distanza: “Greta Garbo, fata severa; in cuor suo era, senza mezzi termini, la fondatrice d'un ordine religioso chiamato Cinema”. Greta Garbo vestale consacrata al Cinema, pura in tutta la sua vita privata come una moderna idol asiatica.
Le Lucine ci agevolano nel lungo viaggio del giorno nella notte, dall'equinozio d'autunno fino al solstizio d'inverno, e ci conviene sperare che anche questi nostri Saturnali odierni si concluderanno in gloria come nel finale glorioso di Long Day's Journey Into Night (2018), che finisce con un piano sequenza in 3D di 71 minuti, girato tutto attorno a una delle tante novelle Greta Garbo cinesi.

Nel frattempo, in un cubicolo inghirlandato di Lucine Colorate in grottesco contrasto con il disagio che ivi si consuma tutti i giorni, il nostro Gödel dispensa consigli da pro, Senior Programmer VS Junior Programmer come nei meme che circolano sui social network (in certe clique, perlomeno). Fa ridere perché è vero, non importa se in realtà non fa ridere per niente quando capita proprio a te: se prendiamo questa vita troppo sul serio è inevitabile che ne venga fuori una tragedia, ma recitare una commedia è sempre meglio, potendo scegliere. Persino per Greta Garbo.

Le Lucine al buio potrebbero sembrare stelle, soprattutto dopo un aperitivo prefestivo: ma qust'anno non si combattono Guerre tra queste stelle, come da tradizione natalizia... tutto sommato è meglio così. Abbiamo tempo per riguardare Arcane, riguardarlo a tutto volume con la canzone di Sting nelle cuffie, magari su uno schermo gigante nuovo nuovo che finalmente è capace di rendere giustizia alla pienezza dei colori art-decò e alla ricchezza delle animazioni facciali.
Sempre su questi schermi i saldi festivi si contendono i nostri centesimi in tutti i negozi online, plurale, e l'offerta è tanta che chiunque può trovare almeno una cosina di suo gradimento a poco prezzo: di questo bisogna in certa misura rendere merito a Epic Games, nonostante a distanza di anni abbia ormai dimostrato di avere in spregio il suo pubblico, negandogli pilastri fondamentali per l'ecosistema come uno stramaledetto sistema di recensioni e un forum. Davvero Epic dimostra una grande modernità in questo, e non potevamo attenderci altro dai creatori di Fortnite: crescono una generazione di amebe passive incapaci di articolare concetti ed esprimere opinioni.
E i benefici derivanti dalle minori commissioni che si trattiene lo Store sulle vendite? Mai pervenuti. Anzi, padrone crudeli come SquareEnix hanno la sfrontatezza di chiedere 80EUR per le loro esclusive fatte da cani.

Ufffff! Ma dobbiamo ritrovare la nostra solita compostezza da algide dive del cinema in b/n: non l'avranno vinta i mediocri e i profittatori, non su queste sacre pagine almeno. Non oggi.
Soprattutto non oggi che, per addolcirci, possiamo ricorrere a scaglie di cioccolato fondente 70% ai cristalli di zenzero semi-candito. Tutto è lecito, per non soccombere all'amarezza.

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25 . 12 . 2021

Dickensing

Incredibili questi ingegneri a cui l'esperienza parla direttamente spiegandogli cosa fare e, in molti casi, scaricando la loro coscienza. Non sappiamo se le cose vadano semplicemente così o se i nostri indefessi lavoratori, messi sotto stress dal terribile rito del rilascio, non comincino a sentire le voci. Per quanto abbiamo più volte dimostrato che la loro razza non sia completamente umana questo non vuol dire che non possiedano anche loro dei meccanismi per ovviare ai più elementari traumi (come un errore 500 appena carichi la pagina subito dopo aver riavviato il server).

E' Natale! Non nel senso che è periodo, ma nel senso che oggi, sabato, giorno dell'uscita del nuovo numero di FTR (adoro i termini retrò, lo sapete) è proprio il 25 Dicembre. Ancora un Natale strano, se vogliamo, in cui la PS5 continua a essere difficile da recuperare per quella crisi delle terre rare che ha rallentato il pianeta dalle automobili fino all'internet delle cose, un Natale in cui la pandemia, a dir poco altalenante, ancora ci porta a festeggiare con incertezza e a viaggiare con cautela e qualche disagio in più. Però, nonostante tutto noi festeggeremo, perché "nonostante tutto" è un po' parte della filosofia nerd, che ha sempre vissuto controcorrente e forte della sua terribile cocciutaggine.

E' anche un natale che il proliferare di piattaforme di digital delivery ha reso terribilmente faticoso perché non sai mai chi si sveglierà una bella mattina decidendo di farti un regalo che però durerà solo 24 ore e che quindi dovrai affrettarti a ritirare. Personalmente ho quasi preso la routine di aprire periodicamente sia Gog che Ubisoft connect, mentre il gioco giornaliero di Epic è ormai un momento divertente del giorno. Quest'anno Epic ha deciso di dare videogiochi gratis "solo" per quindici giorni del mese, ma la mia sensibilità è che la qualità sia un pochino più alta. Oltre ad aver mollato ieri Prey, che è comunque un vero e proprio triplaA, sembra ci siano altri titoli interessanti, a leggere sull'internet. Sinceramente, rispetto all'anno scorso, ne sto installando compulsivamente meno, perché effettivamente sto giocando già a qualcosa e non ho bisogno di distrazioni. Come vi ho già detto l'altra volta Guild of the Dungeoneers è un passatempo simpatico e a questo ho anche affiancato Anno 1404, che Ubisoft ha per l'appunto da poco regalato. Sono certo di averlo già giocato, ho dei flash di memoria di me che odio tantissimo la Giovanna D'Arco dei poveri, ma per ora lo sto trovando divertente. I gestionali puri, quelli che non mettono l'accento sulla guerra, sono prodotti difficilissimi da calibrare. Da una parte, se i compiti che ti affidano sono troppo stretti, finisci con l'avere l'impressione di essere solo un impiegato che esegue gli ordini senza poter realmente prendere l'iniziativa, dall'altra parte, se ti lasciano milioni di opportunità di microgestione, finisci col perderti e non capire realmente se quello che stai facendo ha una qualche efficacia. Anno è una serie che ha attraversato le epoche (come molto di quello che gioco io bisogna dire) e in questo riesce bene. Anche se i tuoi amici sono piuttosto pressanti con le richieste è sempre necessario ingegnarsi un po' per soddisfarle e anche trovare qualche via per aggirare gli ostacoli che appaiono inevitabilmente con la gestione di un insediamento sempre più grande.

Non so cosa pensare di questa grande isteria da regali che ormai pervade l'intero mondo digitale. E' un paradosso aver parlato solo poche settimane fa di come le aziende lucrano rimettendo in giro giochi di piattaforme morte e allo stesso tempo altre decidono di regalare prodotti completi come campagna promozionale. In parte credo che provino ancora tutti il panico di ritrovarsi a dover sottostare al monopolio di qualcuno. Da quando Epic ha cominciato a far concorrenza a Steam si può dire che si è creato un vero "mercato" e si è capito anche che danni potrebbe fare non averlo sotto controllo. Spesso regalare giochi è un ottimo modo per guadagnare utenze, non nascondo che non avrei certo l'account ubisoft se non fosse stato proprio per acquisire certi titoli e altrettanto è accaduto con Epic. Continuiamo a dirci che noi non siamo veramente quello che queste grandi aziende cercano, perché noi ci comporteremo sempre come parassiti, ma non è vero. Oggi se dovessi comprare un videogioco, visto che nessuno vuole più farmi una bella scatola, dovrei rivolgermi a uno di quei bazaar e il fatto di averli già installati ne favorirà uno piuttosto che un altro.
C'è poi da dire che sempre più giochi cercano una fideilizzazione secondaria ovvero sono dotati di DLC, espansioni, a volte veri e propri seguiti e quindi magari il titolo originale ormai andato giù di interesse perché uscito da un po' può essere un'esca per raccogliere un po' di consenso e monetizzare sugli upgrade.
Resta il fatto che questo ha fatto rientrare nei giochi noi vecchi che ci eravamo auto-imposti di uscire dal campo di battaglia perché quello che potevamo dare ai videogiochi non valeva i soldi (tanti o pochi) che questo ci chiedeva come controparte. Non riesco più sinceramente ad avere idea di quanto tempo potrò dedicare a un videogiochi nel mio futuro quindi l'investimento non vale proprio il rischio. Però qualche pomeriggio di divertimento, soprattutto quando mi sento particolarmente bisogno di ozio, sono contento di strapparlo.

Editoriale delle feste in chiusura. Sappiamo che non c'è niente di buono se FTR esce il 25 perché significa che natale cade di weekend e il capodanno pure, lasciando tutti gli altri momenti di riposo a esplicite scelte del lavoratore, senza quei buchi in mezzo alla settimana che fanno sempre sembrare tutto più facile. Nonostante questo è impossibile non legare il Natale ai videogiochi e i videogiochi al Natale, quindi noi del coniglio sotto l'albero ci stiamo proprio bene.
Nonostante ciò non vi farò gli auguri. Ora non esageriamo.

“Hockety pockety, wockety wack / Abra, cabra, dabra, da / Se ciascun si stringerà / Il posto a tutto si troverà / Higitus figitus, figitus sbum / Presti-digi-torium / Alicafez, balacasez / Malacavez, meripades / Hockety pockety, wockety, alt”

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