Strip
serie
90, 25/01/2003 - Attrezzatura
90
25 . 01 . 2003

Paradossi angelici

Come è nostro solenne, irrinunciabile proposito, anche questa settimana abbiamo da offrirvi in dono una strip.
(Ci sto prendendo gusto con queste introduzioni alla Penny-Arcade...)

Il grande schermo in questo periodo offre vari motivi di esaltazione, ma per stavolta la TV ha la precedenza. Come forse vi sarà giunta voce, sta per uscire un giochino sconosciuto e di scarsi mezzi, pubblicato da una piccola softwarehouse indipendente, senza alcuna promozione pubblicitaria: Tomb Raider - The Angel Of Darkness.
Ah ah.
Come sa chi segue il forum, stiamo preparando qui a FTR uno speciale dedicato al ritorno di Clara... ehm, Lara Croft sul minuscolo schermo dei nostri monitor. Però si dà il caso che proprio in questi giorni - se non credete alle coincidenze, beccatevi questa - abbia debuttato in TV la serie Dark Angel, la quale presenta non poche somiglianze con la nuova avventura della nostra archeologa preferita.
In effetti, le due tipe in questione sono dannatamente uguali. Non voglio insinuare che Eidos ha copiato James Cameron o viceversa, sto solo dicendo che è praticamente certo. Insomma, prendiamole, queste due protagoniste: Lara e Jessica Alba. Ecco, ora che le abbiamo prese, esaminiamole attentamente.
Ok, ora basta però, altrimenti ci mettono dentro per molestie. Ehmmm... a parte la straordinaria rassomiglianza fisica (questa pero' è davvero una coincidenza, a meno che l'attrice non sia stata veramente creata in laboratorio da scienziati fan di Tomb Raider), ci sono tanti altri particolari che le accomunano. La motocicletta, per esempio, per non parlare dell'intero concetto di avvenente-fanciulla-alle-prese-con-missioni-stealth-in-notturna, questo stile da angelo oscuro, appunto.
In fondo però questi discorsi su presunti plagi non interessano veramente a nessuno, finchè gioco e serie TV sono divertenti e ben fatti. Seguire la pista dell'ispirazione e' un esercizio inutile... certe idee, certe immagini sono nell'aria, e basta. Mentre il gioco dobbiamo ancora vederlo, sul telefilm posso già esprimere un giudizio, ed e' pollice su.
L'ambientazione pare inventata da William Gibson, se William Gibson fosse un rapper afroamericano, ed è realizzata con una cura che di solito non si vede nelle serie per la TV. Di innovazioni vere e proprie non so quante ce ne siano, ma l'originalità non e' tutto: se non altro restera' il merito di aver lanciato l'attrice protagonista, la quale ha senza dubbio grandi potenzialita'. L'erede di Buffy, per quanto mi riguarda.

Per la sezione Tales-From-The-Campus:
E' tempo di esami universitari, ed è tempo di offrire un nuovo spaccato della vita quotidiana al Campus Delle Scienze che chi scrive e' vincolato a frequentare fino alla fine dell'eternità, per scontare le colpe di cui si e' macchiato in esistenze precedenti.
Gli studenti di ingegneria sono un po' come l'esercito: un'accozzaglia di baldi e vigorosi giovani senza uno scopo preciso nella vita, che vengono perciò sfruttati e messi all'opera su progetti di pubblica utilità (?) ogni volta che si presenta l'occasione. Al momento ci è stato proposto, nell'ambito del corso di grafica OpenGl che ho gia' citato, di sviluppare un software che a partire dalle mappe catastali e dai dati altimetrici, ricostruisca un modello 3D della citta'. In questa citta' tridimensionale sara' possibile spostarsi, assumere il punto di vista dei passanti e dei veicoli, e gestire interattivamente varie situazioni di emergenza come ponti crollati e incendi.
Non vi ricorda il concept di certi titoli di strategia? Sospetto che questa storia del catasto sia tutta una copertura per farci sviluppare in incognito un concorrente di SimCity 4, sponsorizzato nientemeno che dallo Stato Italiano. Sid Meier, trema!

In altre news, ricordo che il Test Del Vero Videogiocatore viene (più o meno) regolarmente aggiornato, e conta ormai una sessantina di voci. Vi ricordo anche che ci riserviamo il diritto di fare quello che ci pare e piace con il materiale che ci mandate, compreso, ma non limitatamente a, burlarci di voi ridendo sotto i baffi o trascrivere le vostre frasi su piccoli biglietti da infilare nei cioccolatini. In ogni caso il contributo di ciascuno è grandemente apprezzato.
Per concludere vorrei togliermi una curiosità, che ha lontanamente a che fare con i wallpaper che sto producendo per l'imminente Speciale: insomma, se non sono indiscreto, che sfondo avete in questo momento sul desktop?

“May it be /
When darkness comes /
Your heart will be true”

Lo-Rez: arte, storia, web design
25 . 01 . 2003

L'omino del cavo

E' ufficiale: Fastweb passa anche da casa mia. E' un po' di giorni che laboriosi operai rivoltano l'asfalto delle strade del mio paesino piazzando fibre ottiche un po' ovunque e volantini seducenti appaiono nelle caselle della posta per allettare l'utenza affamata di banda. Non ho esitato molto di fronte a questo fatto: per me non è ancora tempo di allargare le mie capacità di download, non perchè credo che la banda larga sia un inutile giocattolo o perchè penso di non sfruttarla una volta sottoscritto l'abbonamento, ma semplicemente perchè al momento non ne ho convenienza economica, il balzo che farebbe la mia bolletta una volta venduta l'anima al cavo mi sembra al momento troppo grande per i vantaggi che otterrei in controparte. Certo, con il contributo governativo ormai almeno i costi di installazione sono veramente bassi (25€) ma nemmeno questo mi smuove.
Gran bel paradosso il contributo governativo, comunque. In un paese in cui la telefonia fissa viene ancora pagata con metodi ottocenteschi e la diffusione di ADSL e servizi alternativi a quelli disponibili si trova ogni giorno invischiata in un'inquietante "guerra fra bande" in cui i gestori sembrano tener conto di tutto tranne la soddisfazione del cliente è strano vedere come le alte sfere cerchino di incentivarci verso la fibra ottica. Suona un po' come una resa, a noi i passaggi intermedi nell'evoluzione della nostra utenza internet non sono concessi, si va diretti dal 56k ai 2MBit senza passare dal via (e quindi, naturalmente, senza ritirare le ventimila lire).
Sebbene la parte acida dell'editoriale sembra già passata con questa amara constatazione le parole grame non sono ancora finite: per l'angolo della litigata settimanale questa volta si siede al banco degli imputanti nientemeno che Warcraft III. Si, si, si, avete capito bene. Il gioco, per motivo inspiegabili (come di consueto), alla penultima missione dei non-morti si è preso un attacco di carichite acuta cominciando a spazzare ferocemente il mio harddisk ad ogni click del mouse, con rallentamenti al limite del giocabile. Siamo arrivati persino a toccare i due minuti e mezzo di orologio per un savegame! Naturalmente ho provato tutte le tecniche standard per ovviare a un problema del genere (scandisk e defrag notturno nonchè qualche ritocco verso il basso delle opzioni video), ma il problema è apparso legato solo a quella mappa, dato che una volta superata tutto è tornato alla normalità. Alla normalità nel senso che adesso continuo ad arrabbiarmi, si, ma nei confronti di quei bastardi vigliacchi dei grifoni che mi massacrano e dei miei ragni che dormono invece di invischiarli...insomma, un'arrabbiatura più "sana".
Ad ogni giorno di gioco, comunque, tralasciando pasticci tecnici, Warcraft III si rivela sempre più un gioco curato fin nei minimi dettagli, con tocchi di classe ovunque. Oltre a ciò (lo ho già a scritto nel forum, ma qui lo ripeto) è persino localizzato in maniera magistrale, cliccare sulle unità è sempre un godimento (credo che il migliore sia il sacerdote elfo, ma anche Kel'Thuzad è un grande). Adesso la Blizzard ha annunciato l'expansion pack suscitando lo stupore di un paio di ciottoli di fiume di una galassia lontana e poco più, ma comunque facendo venire l'acquolina in bocca a molti appassionati. Inizialmente pensavo di attendere apposta qualche mese prima di accaparrarmi la scatola in modo da arraffare qualche bel megapack che comprendesse gioco e espansione, ma l'attesa per un progetto del genere sarebbe stata troppo lunga senza contare che avrei perso l'opportunità esselunga...
Tante piccole cose per proseguire nello scritto: intanto direi che meritano una segnalazione gli origami di Star Wars, appena sono nella condizione zen opportuna credo che proverò a fare il TIE Interceptor.
Dal punto di vista spettacolo (visto che non ho ancora visto SdA) segnalo invece Dark Angel. Al di là della topina protagonista (andiamo! Vi sembro il tipo che guarda un telefilm solo per la topina? Ehm...) la serie sembra abbastanza buona, niente di sconvolgente o ecessivamente coraggioso, ma almeno è lontana dalle solite serie con adolescenti superparanormali alla Fuffy, cosa che non può farmi che piacere. Lo so che possiamo discutere ore sui vari pozzi da cui i creatori hanno attinto (ad esempio, io un tizio con un codice a barre sulla nuca mi vien voglia di chiamarlo Hitman...), ma non è il punto d'inizio importante in una serie, ma il suo sviluppo e per ora credo che gli lascerò occasione di mostrarmelo.
Siamo in chiusura e un buon modo per darvi l'arrivederci è instillarvi uno dei miei soliti dubbi inquietanti: noto leggendo un'autorevole rivista del settore (Topolino) che gli alieni di "Stupid Invaders", vecchia avventura grafica assai assurda, sono approdati in autogrill dentro i menu per bambini della catena. La cosa inquietante è che non c'è nessun riferimento al gioco, i personaggi sono presentati come nuovi di pacca e non c'è modo di ricollegarli se non si ha l'occhio allenato. Mi sembra uno strano riciclo di personaggi passati, anche perchè non mi pare che Stupid Invaders ai suoi tempi abbia spopolato. Vi è stato invece dopo il gioco un merchandising e un'euforia di massa di cui sono rimasto all'oscuro? Illuminatemi.

"Il culto dei dannati...devo stampare altri volantini"
Kel'Thuzad

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