Strip
serie
713, 25/04/2015 - Piccolo grafico
713
25 . 04 . 2015

Sono sempre in due

Sapete cos'è questa? È una strip sull'arroganza dei sistemisti, quei piccoli saputelli sempre pronti a puntare il ditino paffuto contro i poveri Sviluppatori, sempre felici di dire “Io l'avevo detto”... e se poi citano pure il dannato Piccolo Principe, be' allora sono davvero insopportabili.

Ormai da una settimana si è rivelato al mondo il Secondo Trailer. Quello del Film.
Io sono il genere di persona che si è resa conto con un brivido che la voce narrante riprende le stesse identiche battute del finale del VI° episodio. Suppongo sia un modo per Disney di rassicurarci tutti.
All'epoca del primo video promozionale scrissi le mie personali osservazioni su quella manciata di fotogrammi, ma affermai anche che mai e poi mai andrò a vedere il Film al cinema, perché non si scherza coi sentimenti.
Sono molto ottimista sulla riuscita di questa operazione, ovvero donare alle nuove generazioni dell'Umanità una nuova trilogia che sia potente abbastanza da diventare, con gli anni, leggendaria come lo fu la prima. Tutto ciò che ho visto finora mi pare molto bello: forse più bello di quanto ne avrebbe diritto se dovessimo dare ascolto al nostro cuoricino meschino e cupo.
Eppure, nonostante tutto questo, la mia ossessione mi tiene lontano da questo Film. Staremo a vedere.

Un video che invece non mi dà tanto turbamento, ma è bello e basta, è il video musicale di “True Survivor” di David Hasselhoff, tratto dalla colonna sonora di Kung Fury. Un'ode agli anni '80 se mai ve n'è stata una. In questo caso però non c'è bisogno di restare fedeli al mito originale: va bene anche inventarsi gli anni '80 dei nostri sogni, che non sono mai esistiti davvero.

Lo-Rez: arte, storia, web design
25 . 04 . 2015

Liberazione da Ultron

Sono andato a vedere Avengers: Age of Ultron e non credevo assolutamente che sarebbe stato un capolavoro epico. Non lo è stato, ma una recensione la merita comunque.

Mai come in questo caso ha senso richiamare la recensione del primo Avengers un pezzo entusiastico con molti elementi interessanti. Quella recensione è sicuramente uno spunto per parlare di questo nuovo capitolo della saga marvelliana e per quale motivo proprio non funziona. Ci saranno degli spoiler, eh!

La scena d'apertura di Age of Ultron ci mostra il nostro team di supereroi intenti ad abbattere l'ennesima base dell'Hydra per recuperare lo scettro di Loki. E' una dichiarazione di intenti piuttosto esplicita: in questo film gli Avengers sono già un gruppo, non esistono contraddizioni in loro, non esiste necessità di approfondire le loro dinamiche. Anche Hulk, il cui uso centellinato era uno dei pregi del primo film, saltella e spacca dalla prima scena, mitigato solo da una coroncina stiracchiata di psicanalisi a opera di Vedova Nera.
Volendo, questa scena d'esordio è anche un ferale tradimento alla continuity Marvel. Gli Avengers si lasciano disillusi alla fine del primo film e ora hanno un palazzo con tanto di logo peggio delle Nazioni Unite. Tony Stark, che malinconicamente sembrava aver chiuso con le armature alla fine del suo film, è di nuovo metallico e baldanzoso come il primo giorno. Sono scelte comprensibili, ma... la continuity Marvel era un punto fondante dell'intero progetto Avengers all'epoca del primo film.
Questi primi segnali ci dicono che qualcosa non va, la domanda che sorge subito è: "Se gli Avengers sono consolidati cosa potete farci vedere?".
Persino le gag, anche riuscite, da subito invadono la scena e suonano un po' false, sembrano lì perché un film degli Avengers deve essere pieno di gag. Non sembrano più le involontarie scene paradossali del primo film, sembra invece che i personaggi (i personaggi, non gli attori) gareggino a dire la frase più buffa.

Lo sviluppo della storia porta in scena Ultron che come cattivo non è male, anche se le suggestioni sono un po' varie. Incappucciato, nella chiesa, a declamare versi sembra una specie di Dottor Destino fatto bene, mentre nel suo moltiplicarsi a volte ricorda la discutibile scena finale di Iron Man 3. Il grosso problema di Ultron, che il cinema americano ottuso non capisce, è che è un personaggio completamente in CG, non un attore vero. E anche se in originale ha il doppiaggio di Spader non può trasmettere emozioni. Ma in fondo questo è un discorso più vasto che non è il caso di affrontare qui.

Poste le sue basi il film si sfilaccia e riesce a rimanere a galla sono agitandosi tra una scena d'azione e l'altra. Gli Avengers, come personaggi, si perdono e, presi singolarmente non valgono niente. L'unico filone interessante è quello che riguarda l'anima nera e disperata di Tony Stark, che si adopera arrogantemente per creare l'essere superiore in grado di salvarci tutti, ma il tema si esaurisce in niente perché alla fine il film stabilisce che aveve ragione portando sulla scena Visione. Il suo conflitto con Capitan America è più volte acceso e spento sul nascere per non sovrapporsi a Civil War e il suo rapporto con Banner è squallido visto che l'alter ego di Hulk è ridotto a un ragazzotto dalla personalità concava, che non prende mai una decisione sensata. Se Hawkeye e Vedova Nera erano già vulnerabili nel primo film e qui proprio mancano di spessore, quello che fa la fine peggiore è Thor che parte per una inutile sottotrama sua che finisce in vuoto spinto. Fury é un insopportabile barbone sempre costretto a dire la frase da saggio ogni volta che apre bocca, ci sono alcuni momenti in cui piacerebbe passargli sopra con un trattore.

Visione è un tema a parte, si aspetta la sua venuta dal primo film degli Avengers, tanto che molti cercavano di infilarlo a forza in Agents of SHIELD. Il poco di interessante che ha, però, è dato da un patchwork di altre suggestioni, visto che il personaggio è sospeso a metà tra il dottor Manatthan dei Watchman e una delle tante incarnazioni messianiche di Superman. Decide anche per sè un costume tragicamente anni '70 che stona praticamente con tutto il resto.
Una nota poi per il pubblico: la scena in cui Visione solleva il martello di Thor è telefonata e ovvia. Il fatto che nella sala dove fossi io la metà della gente si sia stupita, mi fa pensare che il nerdismo sta perdendo colpi, in queste generazioni.

Avengers: Age of Ultron ha un sacco di scene divertenti in cui le cose fanno bum bum. E basta. A suo modo è un qualsiasi film Marvel, non dissimile da tutte le altre mediocri pellicole che ne compongono l'universo. Posso anche dirvi di essermi divertito, a tratti, ma vi assicuro che non sono saltato sulla sedia nemmeno una volta e di certo non griderò al capolavoro.

“Se mettessi il martello in un ascensore, l'ascensore si solleverebbe?”
“Ah no certo, l'ascensore non è degno!”

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