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69, 31/08/2002 - ATARI resurrection
69
31 . 08 . 2002

Blizzard mon amour

I lettori più fedeli ricorderanno altre occasioni in cui mi sono lanciato in lodi sperticate ai giochi di Blizzard Entertainment. Da quando gioco a Warcraft 3 la febbre per Blizzard è cresciuta ancora, al punto che devo farmi forza per non costruire un idolo pagano a Bill Roper e il suo team, e adorarlo prostrandomi al suolo. Non escludo che la scatola del gioco, o il poster con le firme, saranno per me oggetto di idolatria nei momenti di debolezza. Il fatto e' che Warcraft 3 ha così tanti pregi che normalmente sarebbero distribuiti su una dozzina di giochi, non concentrati in un'unico, epico titolo. La grafica non mi aveva appassionato a vederla dagli screenshot, ma devo ammettere che i magnifici scenari e i numerosi particolari invece sono fonte di continuo sollazzo per i miei occhi (per esempio, l'acqua si tinge di sangue, e l'ho notato solo adesso).
Il fantasy di Warcraft 3 si avvicina alla mia personale idea di fantasy più di qualsiasi altra cosa, e poco importa se ha molti debiti nei confronti dell'universo di Warhammer. L'originalità da sola non ha mai fatto felice nessuno. Le missioni della campagna sono una piu' bella dell'altra: in particolare quelle degli Elfi della Notte sono tanto geniali che vien da chiedersi che accidenti abbiano fatto gli altri designer di RTS negli ultimi anni. I filmati di intermezzo fanno sperare che Blizzard decida di fare un lungometraggio, prima o poi.
Non sono interessato al gioco a livello professionistico, ma mi giunge voce che orde di fanatici degli RTS proprio in questo momento stanno elaborando strategie raffinate e complicatissime, che sfruttano aspetti del gioco che noi miseri umani non possiamo neanche immaginare. Io riesco a divertirmi anche senza queste sottigliezze, l'importante è non farsi beccare su Battle.Net...

Tutto questo è bene, però non posso fare a meno di guardare al futuro: oltre all'inevitabile espansione per Warcraft, alla Blizzard hanno deciso di entrare nel business dei MMORPG (che, per gli smemorati, sta per Gigantesca Ammucchiata di Giocatori di Ruolo Online). Visto quello che guadagna Sony con Everquest non posso dar loro torto, ma se Online deve essere avrei preferito un taglio più originale. So che non stiamo parlando di una casa divenuta grande grazie all'originalità, ma credo che ci siano milioni di persone disposte comunque a seguire Blizzard ovunque i suoi designer vogliano portarli (un po' come succede con Square e Final Fantasy).
Allora ascoltami, Bill Roper, perchè e' a te che sto parlando. Qui si tratta di osare un po', ma so che ce la puoi fare. Penso a un RTS online, Bill, non so se hai presente. Warcraft 3 su scala mondiale, Battle.net non più limitato a 12 giocatori. Tienti forte, Bill, e immagina Warcraft giocato su una mappa delle dimensioni del Pianeta Terra, con migliaia di giocatori, ciascuno con la propria armata, che stringono alleanze e si affrontano giorno e notte. Ciascuno parte con un piccolo esercito, e poi acquista le unità guadagnandosele sul campo con un sistema a punti, o denaro. Magari il giocatore potrebbe impersonare l'Eroe della propria armata (come era nei piani originali per Warcraft 3). Altro che RPG, questo sì che mi farebbe scodinzolare di gioia.
Sull'onda dell'entusiasmo per Warcraft 3 ecco spuntare un disegno, che ritrae i prodi Umani. Che sia il primo di una serie? Chi vivrà vedra'.

Ieri l'Islanda è rimasta isolata dal resto del mondo a causa di un guasto al cavo a fibre ottiche che serve l'isola. Come conseguenza, l'unica softwarehouse con sede sull'isola, CCP, non ha potuto iniziare il beta-test di EVE come previsto. Di giustificazioni per i ritardi ne ho sentite tante, ma questa mi sembrava abbastanza gustosa da meritare una citazione. Peccato che 3DRealms non abbia sede in Islanda, per una volta avrebbero avuto una scusa...

“Io non parlare come Yoda, vero?”

Lo-Rez: arte, storia, web design
31 . 08 . 2002

Ectsetera Ectsetera

Non si fa in tempo a tornare dalle vacanze che subito ti arriva tra capo e collo una fiera. Diciamoci la verità l'ECTS non è più LA fiera come era una volta, ma è comunque occasione per varie software house per fare un po' i pavoni con le loro carabattole quindi mi sembra impossibile ignorarla. A me personalmente, poi, l'evento di Londra è sempre stato più simpatico dell'ichiub, un po' perchè nei tempi lontani in cui cominciavo ad interessarmi di VG era l'incontro principe del settore, un po' perchè sotto-sotto sono un vile "eurocentrico" e mi fa piacere che il mercato dell'intrattenimento videoludico si discuta come si deve anche al di qua dell'atlantico.
Mi ha fatto molto piacere leggere che l'ECTS di quest'anno sembri un po' più vitale dell'edizione scorsa che aveva suscitato molta perplessità lasciando trapelare incertezza per il suo futuro. Credo di aver già detto che nel ribollente mercato dei VG c'è senza dubbio spazio per due fiere, il mercato è così scalmanato che per capire veramente dove sta andando bisogna prendergli il polso ogni due secondi, quindi mi pareva ingiusto che quella di Londra dovesse morire solo perchè "tanto c'è già l'altra" (per gli appassionati dell'archivio, avevo già fatto questo discorso qua).
Non so cosa aspettarmi da questa fiera, mi accorgo orora con stupore che non vedo all'orizzonte obiettivi tanto allettanti da farmi tenere le orecchie ritte. Di certo non ho intenzione di esaltarmi per l'angelo oscuro di Clar...ehm...Lara Croft, penso che prima di interessarmi al titolo EIDOS vorrò delle chiare e nette prove della sua effettiva originalità. In fin dei conti hanno provato a spacciarci come innovazioni anche i vari Tomb Raider 2, 3 e 4 dove si poteva al massimo parlare di un certo (blando) ritocco tecnico, quindi il timore di trovarmi di fronte all'ennesima copia carbone del gioco dell'archeologa è ancora discretamente grande.
Più inquietante invece per me è il fermento che sta crescendo intorno al Sims Online. Il mio animo sciovin... ehm... no... cioè... maschilis... ecco... neanche... veramente... gretto&violen... insomma il mio animo non può sopportare che la corona dei MMORPG finisca nelle mani di ragazze intente a ridisegnare la tappezzeria del proprio salotto! E' inconcepibile! Assurdo! Che senso ha connettersi a un server se non si ha la minima possibilità di prendere il prossimo a tarellate sui denti? Una cosa del genere è assolutamente contro il sano, fondamentale, genuino istinto omicida che è sempre stato la radice più pura del giocatore medio! Nonchè la mia (o porca...devo sbrigarmi a finire questo editoriale perchè sta per cominciare Centovetrine...)!
Ad ogni modo la fiera è appena iniziata, probabilmente un commentario serio lo metterò in giro la settimana prossima. Quest'anno comunque non abbiamo sul posto neanche il coniglio, dice che la vacanza lo ha spossato troppo e non ha le forze per andare. Non che servisse però un po' ci faceva piacere che ci fosse. Vorrà dire che per sputare due o tre sentenze sull'argomento leggiucchierò qua e là in rete (come sempre del resto), spero di riuscire a scrivere almeno qualcosa di sensato.
La chiusura la lascio al cinema (c'è argomento in cui non metto zampaccia?): andate a vedere "We were soldiers", secondo me è molto bello.

P.S. In riferimento alla vignetta odierna: onore e gloria all'ATARI, uscita dal mondo dei videogiochi in brutto modo e reimmessa per essere il marchio di prestigio che è sempre stato nella mente di noi appassionati di vecchia data.

Una piccola citazione da questa lista di clichè da RPG giapponesi consigliatami da Lo-Rez:

"Watch out for generous priests, loyal military officers, and basically anyone in a position of authority who agrees to help you out, especially if they save your life and prove their sincerity innumerable times -- they're usually plotting your demise in secret (at least when they can fit it into their busy schedule of betraying their country, sponsoring international terrorism, and stealing candy from small children) and will stab you in the back at the most inconvenient moment"

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