Strip
serie
627, 03/08/2013 - La stima
627
03 . 08 . 2013

La libreria sempre aperta

Non c'è Amministratore di Sistema più stolto di quello che ripone fiducia nei suoi utenti, come ci insegna Bob in questa strip amarissima. Sarà con questo gusto amaro che ci lasciamo per la pausa estiva, giunta anche quest'anno al tempo stesso inattesa e fortissimamente desiderata.
In questo editoriale sull'orlo del trampolino, pronti come siamo a tuffarci nella nostra estate, cercheremo comunque di metter per iscritto parole di bellezza o saggezza che possano darvi conforto in questa traversata sotto il solleone d'agosto. Di solito parliamo di libri.

Negli ultimi anni in questo tradizionale appuntamento con i consigli letterari (?) ho sempre citato libri dalle dimensioni smodate: a me piacciono così. Stavolta però ho dovuto fare un'eccezione per il libro di Robin Sloan, purtroppo pubblicato con il titolo di “Il Segreto della Libreria Sempre Aperta”, e per giunta con una copertina che è un'insulto quasi patetico al genere di persone che vorrebbe attrarre.
Ma insomma, passiamo sopra i soliti mostruosi errori dell'editoria italiana, che dopotutto sta lottando disperatamente per non scomparire nel nulla, e concentriamoci sul libro. Cioé, non c'è molto da dire: è risaputo che questo tizio ha pubblicato un raccontino sul suo sito, e ha avuto tanto successo da espandere la storia in un libro pubblicato in tutto il mondo e il resto è storia. Il tema dell'opera mi interessa molto, e mi interesserebbe anche se non ci fosse la parola Google messa lì ogni due o tre frasi; certo Robin Sloan non è un semidio dello stile letterario, ma anche leggere sempre Don Del Lillo scassa le scatole. Tutto sommato quindi è un libricino che mi piace.
Per restare fedele alla tradizione di questi editoriali estivi, bisogna che raccomandi anche la dose annuale di Neal Stephenson... guarda caso è proprio uscita anche da noi la sua ultima opera, REAMDE. Per pietà evito di citare il titolo italiano, perché solo sentirlo nominare mi fa rabbia: anche la copertina è un caso disperato, talmente atroce che ho dovuto rimuoverla e tenere i libri scoperti. Sì perché ovviamente anche questo libro è stato spezzato per l'Italia in due libri fisicamente distinti, in modo da farcelo pagare prezzo doppio, come ormai è consuetudine. Pazienza. L'opera è eccellente, e trattando di giochi di ruolo online credo che vada incontro ai gusti anche di voialtri che siete qui ora.

Ma non posso dimenticare i videogiochi, a proposito. È dannatamente ora di parlare anche di Below, che sarebbe poi il titolo annunciato alla fiera dell'E3 ormai secoli fa, e che mi ha colpito profondamente. Lo stile artistico è indescrivibile, e i materiali promozionali ricordano delle brutte fotocopie di manuali di Dungeons & Dragons degli anni '80. Sublime!
Peccato che i tizi che lo fanno, i nostri amici di Capy (quelli di Sword & Sworcery EP), abbiano un accordo esclusivo con Microsoft, il che significa che questa gemma preziosa uscirà solo per Xbox One, così come l'altro giochino straordinario di Capy, Super Time Force. Almeno c'è da dire che in questo caso Microsoft ha dimostrato un buon gusto inaspettato.

Seguendo gli antichi rituali dei nostri antenati, sospendiamo la pubblicazione di FTR fino al 31 agosto: nel frattempo pubblicheremo (o abbiamo già pubblicato, per voi lettori del futuro) una illustrazione estiva per tenervi compagnia.
Saremo anche amanti distanti, ma non dite che non pensiamo a voi.

“Chi sono queste creature che infestano gli antri elettronici dove i computer cantano e i terrestri giocano? Chi sono questi trifidi proletari, questi adoratori delle tenebre, schiavi dei radar, dei rombi di tuono e dei suoni distorti di questi affabili robot che giocano con te in cambio di soldi?” — Martin Amis

Lo-Rez: arte, storia, web design
03 . 08 . 2013

Harmonizer

Ma che poi l'ultimo editoriale prima delle ferie bisogna proprio farlo? No, vi spiego. Per venire qui a scrivere mi sono dovuto staccare da uno di quei problemacci di encoding di caratteri che, immagino, conoscete bene. Sapete quella sensazione del giocatore di carte che sta perdendo e quindi non ce la fa proprio ad alzarsi dal tavolo. Il programmatore è esattamente così, alzarsi dal tavolo mentre è davanti a un problema irrisolto non gli è possibile. E poi, quando risolve il problema, non riesce a non crearsene un altro e così via, si fan le tre di notte in un niente.
Poi, ovviamente, quando cerca di spiegare questa patologia al suo prossimo incontra la stima che incontra Bob nella strip odierna.

Ma l'editoriale va fatto, è una cosa da cui non si può prescindere. Settimana scorsa il Destino ha dimostrato che punisce la negligenza. Avevo infatti predisposto tutto come ogni volta, il che significa che non solo avevo scritto l'editoriale, avevo anche lanciato lo script automatico di schedulazione. Poi, giunta la mezzanotte meno cinque, sono stato ghermito da altre attività e così me ne sono andato via dal piccì. Ho quindi saltato il solito controllo della mezzanotte e sei della corretta pubblicazione del sito. E questo ci sta. Poi però tutto sabato sono altrimenti preso e di nuovo, neanche un click. Domenica scopro sgomento che lo script ha fallito (fallito!) e quindi il sito è in ritardo di due giorni. Vergogna e biasimo su di me.
Come se non bastasse questa settimana riuscivamo anche a centrare l'aggiornamento M.it senonché la mia connessione a internet è saltata come un leprotto proprio mentre stavo per avvicinarmi all'admin di M.it. Destino, caso, disgrazie. Tutte cose contro cui combattiamo continuamente. Solo per difenderci da tutto ciò abbiamo abbracciato il Credo degli Ingegneri delle Tenebre, al prezzo della nostra anima e cinquanta euro in sei comode rate (comode si, ma vedeste gli interessi!).

E se l'editoriale va fatto dovremo pur parlare di qualcosa. Ma se persino Carmack, uno dei nostri più professionali sparacazzate arriva a pacificare tutti e spegnere le polemiche (nell'evidente tentativo di raddoppiare i suoi guadagni personali) non è che siam qui a fare miracoli. Come sapete non mi interessano le press-release da battaglia di XBOX One e Play4 che sono solitamente una fantascienza con poca trama, pessimi dialoghi e troppi effetti speciali, e non sono sicuro che sia giunta l'ora della riscossa Wii-U. Certo Wonderful 101 e Pikmin 3, a causa del solito gioco delle PI di pregio e delle firme fashion potranno anche essere dei bei giochi, ma il tema credo sia più complesso. La gente non ha capito Wii-U, forse perché non ha trovato troppo interessante capirla e anche delle killer application faranno fatica a credere che valgano il prezzo. Wii-U è un nuovo modo di intendere i videogiochi, sparare fuori i titoli e mettergli intorno un'aura di mitica potenza è un vecchio modo di venderli. Le due cose non so fino a che punto sono compatibili.

Quindi? Vi auguro buone ferie? No. Penso di riuscire agevolmente a risentirvi anche settimana prossima, quindi mi concederò lì due righe. Qui invece vi auguro solo una buona settimana. Torno al tavolo da gioco a risolvere problemi software (like a boss!).

“Non ci sei e allora vado al mare / Non ci sei e allora scrivo bene / Non ci sei, ho qualcosa a cui pensare / Non ci sei, ti prego non tornare”

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