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serie
399, 14/02/2009 - Live in Parabiago
399
14 . 02 . 2009

I ♥ Fran Hentai

Non poteva mancare Clara in un giorno come questo, sebbene come al solito la nostra adorata & adorabile PR venga brutalmente maltrattata. Fatto sta che è di nuovo S. V., la ricorrenza più inutile, anzi vorrei dire dannosa, per i lettori di FTR... si dà il caso che sia anche l'unica ricorrenza della Vita Reale che noialtri citiamo su questo sito, seguendo una tradizione nata non si sa bene come né perché. Controllare per credere.
Anche quest'anno dunque ho dovuto per forza disegnare qualcosa, e l'illustrazione per questo S. V. 2009 va ad aggiungersi a tutte le altre prima di lei. La fonte di ispirazione è ovviamente un gioco di cui ho parlato spesso negli ultimi tempi.

Come preannunciavo un paio di settimane fa, in questo editoriale userò spessissimo la parola “hentai”: fuggite, bambini, si salvi chi può! O meglio, ad usarla spessissimo siete stati voi, lettori cari, patetica masnada di maniaci.
Voglio infatti riportare alcune statistiche interessanti, emerse frugando tra i registri degli accessi al qui presente sito. Tra le miriadi di informazioni che siamo in grado di collezionare da voi, in barba alla vostra privacy, c'è infatti un dato particolarmente interessante: le query che fate sui motori di ricerca per giungere a questo indirizzo.
Casomai avessi mai avuto un poco di fiducia nel genere umano, ebbene basterebbe uno sguardo ai log sul nostro server per distruggere ogni speranza... è un abisso spalancato sull'inferno stesso, una finestra dentro i pensieri della gente. E il vostro pensiero fisso è Fran, la coniglietta di Final Fantasy XII, preferibilmente in versione hentai.
Voglio riportare qui un elenco di alcune permutazioni sul tema, le query tramite cui avete conosciuto FTR, tratte così come sono dai log del nostro server:

Certo anche noialtri ce la siamo cercata, noi che più e più volte abbiamo usato queste paroline magiche... del tutto ingenuamente, senza sapere che sarebbero diventate il più potente mezzo di propaganda che FTR abbia mai avuto. Di fronte a queste prove inequivocabili, devo rassegnarmi ai fatti: io e Cymon abbiamo creato un sito il cui pubblico è composto da un branco di furry depravati.
Fortunatamente esiste qualche lettore meno perverso nelle sue inclinazioni, che ingenuamente cerca:

Finalmente, un po' di amore anche per la biondina... ma la sua collega Fran le ruba la scena, le statistiche parlano chiaro.

In conclusione riporto altre query interessanti catturate dai nostri log:

Dulcis in fundo, la perla assoluta:

Fatti curare, amico. Fatti curare.

“Non lo voglio /
non mi serve /
questo affetto /
puoi gettarlo in fondo al mare /
questo affetto che mi porti /
è la mia croce”

Lo-Rez: arte, storia, web design
14 . 02 . 2009

Scrivere di videogiochi

La scienza ci dice che scrivere di videogiochi è possibile, perché è già stato fatto e oggi tenteremo l'impresa. Impresa complessa perché invece di trovarmi di fronte alla mia postazione da battaglia sono aggrappato al mio PC aziendale. Gli stolti penseranno che un PC è pur sempre un PC, ma voi sapete che la verità è ben diversa. Come se non bastassero le semplici sensazioni a pelle che questa fastidiosa situazione comporta, c'è anche la questione degli script. L'aggiornamento di FTR, per quello che mi riguarda, si riduce a lanciare un paio di comandi da shell una volta chiuso l'editoriale. Sono script antichi che quasi ho dimenticato cosa fanno, sarà interessante ripetere le loro operazioni a mano, in un modo o nell'altro.
Scrivere di videogiochi, dicevamo, e sto già perdendo la bussola. E' possibile perchè, per esempio, ho sviscerato con un certo interesse la recensione di Dawn of War II, un titolo che non posso dire di attendere (visto che non attendo più), ma che guardo con un certo interesse. Quando parlo di recensione parlo ovviamente di quella di TGM as usual e, sfortunatamente, parlo di un pessimo articolo. Pessimo principalmente perchè ricade nello stesso stramaledetto errore che fece la stessa rivista ai tempi di Warcraft III, ovvero quello di considerare la campagna single player uno stupido tutorial e credere che il gioco sia un titolo online. Bhe, ai tempi di Warcraft III non mi sbagliai e non vedo perché dovrei sbagliarmi ora. E' un'ingenuità decisamente grossolana approcciare DoW2 in questo modo perché ci si perde una dimensione di gioco che comunque ha dignità di per sé e che, soprattutto, non si capisce perché dovrebbe essere così bistrattata. E' vero, in un arco puramente temporale, parlando del suo semplice ciclo di vita, DoW2 sarà interessante per il single player solo per una porzione infinitesima della sua esistenza e se sopravviverà negli anni come il suo predecessore sarà solo per il multiplayer. E' innegabile però che come esperienza in solitario dona un certo numero di ore, paragonabili alle ore che dona qualsiasi altro gioco single player, paragonabili alle ore che donava Warcraft III (anche se qui, onestamente, si parla di una sola campagna), paragonabili alle ore che tutti abbiamo buttato in giochi del genere dai tempi di Dune2. E' piuttosto imbarazzante che un intero genere possa essere ridotto a tutorial solo perchè la modalità online a corollario di esso ha sfondato ed è una delle più importanti nel mondo del player vs player su rete. Non si racconta questo per gli FPS, perchè si arriva invece a questa miope conclusione negli RTS? Forse perchè lo strategico, in singolo, non è un divertimento abbastanza casual per poter essere assimilato dalle masse? Forse perché ormai anche fingersi un semplice e banale Inquisitore necessita di un robusto fisico hardcore che non si riconosce più ai giocatori?
Un altro appunto che si deve muovere alla recensione è che non spreca nemmeno una parola per spiegare le meccaniche del gioco, liquidandole con il riferimento a Company of Heroes. Visto che si tratta di un sistema profondamente diverso da quello che fu di Dawn of War, classico fino al purismo, credo che qualcosa lo si sarebbe potuto pur dire.
Non posso fare un raffronto con la versione online di M.it perché non è ancora presente, ma posso già fare un'osservazione. Sembra che, in qualche modo, la stampa cartacea si stia allineando a quella online per quello che riguarda l'esposizione dei contenuti. In pratica le informazioni che si hanno su un videogioco vengono spezzettate sulla recensione, ma anche su tutti gli articoli di preview e anteprima dei mesi precedenti così che, per avere un effettivo quadro generale delle cose, è necessario allineare tutto quanto prodotto per un titolo. Una volta non era così soprattutto perché i tempi di rilascio e, in generale, di promozione preuscita, erano molto più stretti e comunque si produceva molto meno materiale anche perché, senza internet, questo poteva essere erogato solo coi ritmi della stampa cartacea. Oggi si ha l'ossessione di aggiungere sempre un tassello ogni quindici giorni e i giornali che escono una volta al mese devono fare un lavoro maniacale per stare al passo con siti che, virtualmente, possono riportare i nuovi elementi contemporaneamente al nuovo annuncio. Il limite contro cui comunque la stampa si scontra nonostante tutti questi sforzi, però, è il fatto che, nel momento in cui io colleziono tot articoli online su un titolo, questi sono sempre tutti a disposizione e facilmente recuperabili dall'utente, tramite opportuni link di riferimento. Non importa quanti anni passino, ogni rumor, ogni pettegolezzo, ogni scheda esaustiva su un argomento è equidistante dalla eventuale recensione conclusiva. Nel cartaceo ciò non vale, un meccanismo di rilascio a puntate dell'informazione premia l'appassionato e l'ossessionato che si trova a leggere una specie di dizionario marketing, ma allo stesso tempo pensalizza terribilmente il lettore casual, che vorrebbe effettivamente nella recensione una summa di informazioni che gli permettano di capire in modo esaustivo il prodotto a cui ha deciso di interessarsi.
Bhe, volevo scrivere di videogiochi, ho finito con lo scrivere dello scrivere di videogiochi. E' un vizio in cui cado spesso. Ma alla fine cosa si può dire di Dawn of War 2? Che sembra la stragallata che si ha l'impressione sia e in ogni caso uno space marine sul campo di battaglia diffonderebbe carisma e potere anche in un clone dei Sims (questo tanto per essere precisi e oculati nei giudizi).
E' tempo di lasciarvi, sulla tastiera laptop sono più veloce ma misteriosamente mi affatico di più perché le dita sono in uno spazio minore e i movimenti sono più brevi, con dolori alle mie giunture. Rivoglio la mia spada fiammeggiante. La rivoglio subito. (E non vi dico delle minacce del tecnico di formattarmi il PC, altrimenti, come me, potreste direttamente smettere di dormire).

Sail away to a place that's unkown taken away from my friends and my home to a place they call sacred a place I call hell I long for that corner I once knew so well

Cymon: testi, storia, site admin