Strip
serie
387, 22/11/2008 - Regressione
387
22 . 11 . 2008

Buone notizie

La strip di oggi rimescola i soliti ingredienti della serie Jobs, ingegneri ossessionati e tutto il resto. Piuttosto la mia attenzione stavolta si sposterà (come l'Occhio fiammeggiante in cima a Barad-dûr) sulla nostra strip domenicale per Multiplayer.it.
Ultimamente infatti la sezione commenti della rubrica che teniamo su M.it si è accesa del fuoco sacro della polemica: entità astratte hanno inviato brevi messaggi di testo in una lingua che grossomodo assomiglia all'italiano, commentando negativamente le nostre strip e i testi che le accompagnano. Le nostre strip su M.it, badate bene, perché invece questo sito è rimasto tuttora una roccaforte inespugnata... ma di tutto questo e altro ancora ha già parlato Cymon in un suo editoriale.
Eh sì, perché quando il mio collega qui accanto annuncia che non commenterà una certa vicenda, di solito produce trattati di 1000 parole. Ad ogni modo, ha già detto tutto lui e non posso che condividere.
Sono tornato sull'argomento soltanto perché dalla settimana scorsa si è compiuto il miracolo della conversione, e i più irriducibili oppositori di FTR ci hanno fatto qualche apprezzamento. Credo sia il momento buono per fare un passo indietro, e ridurre la frequenza delle strip su Multiplayer.it a un'uscita ogni due settimane. Ci sto pensando da un po', perché ho davvero poco tempo da dedicare a FTR, e mi dispiace. Non so quando esattamente avverrà il cambiamento, ma credo proprio che sarà entro la fine dell'anno.
L'ho detto qui perché considero questa colonna come un foglio di agenda strappato su cui annotare cose, e non tanto perché mi aspetto che qualche lettore sarà rattristato dalla news.

Ma basta parlare di noi. Il problema è che c'è poco altro di cui parlare, a parte Mirror's Edge che sembra decisamente notevole. Il video è esaltante, mi piace moltissimo lo stile dell'ambientazione, con questi colori saturi e vivacissimi e tutte le geometrie pulite... il gioco sembra Assassin's Creed con visuale in prima persona, e non sono sicuro che si tratti di una buona idea. Probabilmente non conviene giocarci a stomaco pieno.
In chiusura devo perlomeno citare Eurogamer.it, ovvero l'edizione italiana dello storico e autorevole sito di videogiochi concentrato sul mercato europeo. Ho detto più volte che le recensioni di Eurogamer (inglese) sono le più profonde, le più acute e quelle scritte meglio di tutto il settore, speriamo che anche la versione italiana diventi in futuro un punto di riferimento.

Lo-Rez: arte, storia, web design
22 . 11 . 2008

Lontano lontano

L'aggiornamento odierno è piuttosto in ritardo e me ne scuso. Uno dei peggiori lati di essere mortalmente puntuali è la giaculatoria di scuse che devono seguire un'eventuale variazione di orari. A volte la Real Life proprio non ne vuole sapere di accordarsi con gli inderogabili e assoluti dover cibernetici di una persona.
Voliamo rapidamente a parlare del gioco del giorno, che è Far Cry 2. Far Cry, primo capitolo, fu un FPS che fece abbastanza parlare di sé, ma che secondo me entrò nella storia solo perché, essendo mortalmente esoso come risorse, era un ottimo benchmark per l'hardware. Intendiamoci, Far Cry non era programmato da schifo e quindi assurdamente pesante (di giochi così ce ne sono già abbastanza), molto più semplicemente era ambizioso, in quanto metteva a disposizione un'intera isola esplorabile, con chilometri e chilometri a disposizione per ogni livello, tanto da permettere al giocatore diversi approcci nella risoluzione delle missioni. In verità il risultato funzionava a metà, perché se è vero che era esaltante assaltare gli accampamenti nemici dopo aver studiato accuratamente da quale parte erano più vulnerabili, di contro i livelli con interni erano mortalmente noiosi e non si può dire che l'ambientazione e la trama fossero trascendentali.
Il vero erede di Far Cry, per sangue e DNA, non è FC2 (troppo facile), ma Crysis, che condivide col gioco tropicale il team di sviluppo e l'avidità (è il benchmark dei giochi moderni, infatti). Questo Far Cry 2, invece, è un'intelligente sviluppo di chi detiene i diritti del marchio, Ubisoft. Conoscete la Ubisoft, il giorno che non farà un seguito di uno dei suoi giochi significherà che sarà prossimo il giorno del giudizio.
Come tradizione conigliesca io FC2 non l'ho mai giocato, ma mi piace parlare delle idee che gli sono sottese, idee sottilmente innovative che potrebbero dare adito a un futuro di cose interessanti. Sembra infatti che il gioco reinterpreti il concetto di free roaming in chiave FPS. L'era del free roaming è abbastanza in declino, con la Rockstar che domina in maniera assoluta e egemonica il mercato sono pochi quelli che oggi credono di poter promuovere un gioco mettendo questo aspetto in primo piano. Quando le cose finiscono in questo senso, spesso, l'unico modo per rilanciare un genere è reinventarlo. Far Cry 2 sembra far questo, cercando di fondere proprio le caratteristi che della libertà assoluta al mondo, a suo modo rigido, dei First Person Shooters. E' in un certo senso un'evoluzione del primo capitolo, che, come detto sopra, effettivamente cercava di dare una certa libertà tattica. Qui il tentativo è una libertà a 360 gradi.
Potrebbe funzionare, con grandi potenzialità che potrebbero evolvere il genere come, forse c'è bisogno. Perchè il feeling col territorio (che non è più mappa di livello) è probabilmente quel quid in più che potrebbe aumentare l'immersività per il giocatore e portare a nuove soluzioni, potrebbe finalmente togliere di dosso dal giocatore quella sensazione di tiro a bersaglio che gli ha sempre impedito di avere la sensazione di trovarsi in una battaglia vera, una battaglia in cui le cose possono finire in un qualche modo, senza che necessariamente sia lui a dover uccidere tutti (come già provava a fare l'immortale e mai abbastanza lodato Operation Flashpoint). Passiamo al batman-fanboysmo del giorno. Sto leggendo Zorro della Allende. Voi vi direte cosa c'entra e invece c'entra, perchè credo che Batman abbia un profondissimo legame con Zorro e, sarà il momento, io lo sento distintamente. Quello che forse manca al giustiziere di Los Angeles è che è meno marcato il suo dramma personale, ma ciò si accorda con un'impostazione del personaggio in ogni caso più solare. Il libro, in ogni caso, è consigliato. E' piuttosto difficile trovare un romanzo che certi di tratteggiare le caratteristiche di un supereroe e, in ogni caso, la Allende ha un modo di scrivere che è ammaliante, difficile fermarsi.
Bhe, visto che siamo già piuttosto in ritardo non farò attendere ancora l'aggioramento cercando quacosa per allungare il brodo, vi lascio. Alla prossima.

“Its more than a feeling, when I hear that old song they used to play / I begin dreaming / till I see marianne walk away / I see my marianne walkin away”

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