Strip
serie
249, 11/03/2006 - Dominio
249
11 . 03 . 2006

Il potere di servire

Mai come oggi, forse, la strip è stata tanto autobiografica. Eh, sì... abbiamo il dominio. Dietro quel dominio, in una località che chiameremo Tana Del Bianconiglio, sepolto in un buio, freddo (ma niente affatto umido!) scantinato, sta acquattato un server, con le sue lucine verdi che ammiccano senza sosta nelle tenebre. O almeno ci piace immaginarlo così, perchè di fatto non l'abbiamo mai visto. E' un pò come adottare un bimbo a distanza, questa storia dell'hosting. Ma visto che, a differenza degli autori di altri webcomic, nè io nè Cymon siamo mai stati sfiorati dal benchè minimo sentimento paterno, permettete che usi un'altra metafora.
Avete presente quando tenete una bella fanciulla sulle ginocchia, ma lei è ubriaca e si mette a vomitare? Ecco, avere un server in co-location è un pò così. E' un'esperienza eccitante, ma ti rovescia addosso un sacco di problemi. E sono i problemi quelli che ti tengono occupato, almeno finchè le cose non si saranno sistemate. Noi ora siamo in questa fase, la fase della fatica e delle lacrime, chini a digitare in una shell arcane formule di potere, delle quali a stento comprendiamo la portata...
In questo momento stiamo mettendo in atto i rituali di Convocazione per richiamare potenti Demoni, rinchiuderli nel server suddetto, e asservirli alla nostra volontà fino alla fine dei tempi. Speriamo solo che il nostro spirito sia abbastanza forte da domare le forze che abbiamo risvegliato... inutile dire che abbiamo scelto di fare le cose nel modo più duro, ma più puro, da bravi computer geek. Ho scelto ogni pezzetto di software in base alle simpatie e alle antipatie, senza badare alla modernità o alla difficoltà di gestione. Ho rifiutato linguaggi di programmazione proletari, web framework alla moda, per fare le cose come si facevano una volta: tutto a mano, con grande fatica, e senza veri vantaggi... ma a noi piace così.
Man mano che ci si avvicina alla fine di un progetto, il tempo che occorre per completarlo tende a restare costante, ma nonostante questa legge inevitabile noi puntiamo a completare il trasloco entro la prossima settimana. A complicare le cose c'è anche il restyling completo del sito, che avevamo in programma da mesi ormai e che andrà a coincidere con l'inaugurazione del nuovo dominio. Ci stiamo divertendo un sacco.

Ma basta parlare di noi. In questi giorni si è verificato in Nippolandia un fenomeno che pareva ormai perduto: tutta l'isola è infiammata da una frenesia collettiva, scene di panico nelle strade, fiumi di folla che si riversano nei negozi e nei grandi magazzini di Akihabara. Roba del genere non si vedeva dai tempi di Dragon Quest negli anni '90, e sembrava ormai storia passata. E invece questa settimana si sono ripetute scene di assalto ai negozi quasi come le abbiamo dipinte nella nostra miniserie GTR: 1995.
Tutto per il DS Lite. I forum traboccano di resoconti avventurosi dei pochi fortunati che sono riusciti ad impadronirsi dell'oggetto del desiderio di Nintendo, o dei mercanti senza scrupoli che hanno fatto fortuna rivendendo i vecchi DS usati a due volte il loro prezzo di mercato. Eppure, tutto si giustifica dinanzi alla maestosità di questa meraviglia della natura. Non solo il design è sensualissimo, cosa insolita per Nintendo, tanto da annientare anche la rivale PSP (di cui non ho una gran opinione)... ma questa versione Lite migliora l'originale sotto tutti gli aspetti possibili.
Se poi penso al nuovo Secret Of Mana, o soprattutto alla conversione di Final Fantasy Crystal Chronicle che è stata annunciata, il DS si conferma la console portatile più desiderabile che sia mai esistita, al di là di ogni dubbio.

Seduto nel pentacolo appena tracciato attorno al server (vedi sopra), non è che posso trattenermi a lungo a scrivere questa colonna... spero capirete. Però non posso dimenticare di citare un nuovo webcomic italiano, Release Spirit, che come si può intuire tratta appunto di World Of Warcraft. E' costruito con gli screenshot del gioco, per cui non c'è arte di cui possa parlare, ma sono in questo settore da un pò, ormai, e credo proprio che questo fumetto sia molto promettente.
E ora mano alla frusta, ci sono i Demoni da ammaestrare.

Lo-Rez: arte, storia, web design
11 . 03 . 2006

Ossessivo compulsivo

I Super Utenti Ninja Elite del forum lo sanno già mentre voi Super Utenti Ninja normal (l00sers!) lo venite a sapere adesso. www.therabbit.it sarà, presto, il nuovo indirizzo del coniglio. Per ora ci trovate una pagina di cortesia molto nera, ma un giorno vi si troverà la nuova tana. Non stiamo parlando di un semplice cambiamento tecnico, stiamo parlando di una rivoluzione epocale, quando cliccherete su quel link e noi saremo operativi stenterete a riconoscerci. Nel caso, per aiutarvi, terremo le orecchie da coniglio bianche e morbidose bene in vista. Comunque, come vedete, per essere chiari, abbiamo già al strip a tema.
Ultimamente ho avuto occasione di ravanare nel mio io più oscuro e ne ho tratto alcune riflessioni. Naturalmente parliamo di riflessioni sul mio lato videogiocatore, anche perché... chessò, riflessioni sul mio lato maniaco omicida, per quanto caldeggiate dal mio psichiatra, non darebbero materiale utile per un editoriale e quindi non mi ci sono buttato granché.
Nella vita di un giovine amante di videogiochi esistono periodi tempestati da vaste bolle di fancazzismo che gli lasciano spazio per dedicarsi come si deve al suo passatempo preferito. Solitamente queste bolle si gonfiano stringendo in un angolo cose come lavoro, sonno, vita sociale, ma non è questo che ci interessa, sta di fatto che esistono abbondanti periodi di tempo in cui si può lanciare il proprio exe favorito e consumare la tastiera. Questo, naturalmente, è il Nirvana del Vero Videogiocatore, è l'unico modo in cui, la Dottrina insegna, è possibile fruire i Veri Videogiochi, quelli che, al di là degli articoloni, delle pubblicità in Flash e dell'uso dell'hardware, sono una spanna sopra tutto il resto del mondo e che abbiamo aspettato rischiando la morte per inedia fino all'ossessione. Potete pensare quello che volete, ma per stare al fianco di Arthass come si deve, tanto per dire, dovete avere un pomeriggio libero, tirare quattro martellate a un cadavere ambulante e poi andarvene fuori con la vostra ragazza non è cosa fattibile.
Eppure sfiga vuole che le bolle di fancazzismo scoppino, che sopravvengano altre priorità, che siano loro a restringersi al limitare della nostra agenda. Questo però non modifica il nostro DNA che non si adatta alla nuova situazione (il Vero Videogiocatore è una creatura testarda, chiunque cerchi di andare dal punto A al punto B di Final Fantasy nonostante i combattimenti casuali DEVE essere testardo), ma comincia a girare a vuoto, a colpire a casaccio, finendo col portare a comportamenti ossessivo-compulsivi. E' un po' la mia situazione: ogni mese TGM mette nel giornale un gioco completo originale di un certo calibro, parliamo di giochi che (a volte) hanno proprio fatto la storia del nostro entertainment favorito. Di fronte a titoli di questo tipo decido di dedicarmici, li installo e mi ci impegno. Giuro, esiste un momento, l'apice del comportamento schizoide, in cui mi convinco veramente che arriverò in fondo al gioco, che ormai ne ho capito le meccaniche, che non aspetto altro che diventi abbastanza difficile per mettermi alla prova. La verità è che giungo a queste conclusioni quando il gioco è poco più di un tutorial, quando puoi effettivamente atteggiarti a figo con le supermosse perchè non ci sarà nessuno che veramente si impegnerà a farle fallire. Appena il livello di difficoltà sale a quello reale, che poi è il momento in cui dovresti cominciare a divertiti, i tempi stretti in cui cerco di usufruire dei giochi chiedono il conto. Non c'è la bolla di fancazzismo a spingermi avanti per i livelli, c'è solo un momento, una piccola finestra temporale e psicologica che si apre come un finestrino in un treno in corsa e in cui mi lancio per videoludere. Alla prima esitazione, alla prima difficoltà, al primo ostacolo, sono condannato inevitabilmente a mancarla e finire sui binari.
E' a questo punto che intervengono i giochi stupidi. I giochi stupidi sono tutto il contrario, avvii, dai due martellate, spegni. Non importa l'esito delle due martellate, il gioco è stupido, non ti chiede che tu riempia di significato ogni tuo gesto, tu batti sui tasti, le luci sullo schermo cambiano, ci sono dei rumori. Ti diverti, giuro, anche senza la fancazzosfera, che anzi ti farebbe sembrare l'uso di un gioco del genere insulso, e tutto scorre liquido negli interstizi dei tuoi impegni, senza lamentarsi. Il gioco stupido di oggi, sempre per la categoria "un applauso alla parola gratis", è Trackmania, stava sempre nel TGM. Tratta di automobili e percorsi fuori di testa. Non c'è simulazione, c'è solo acceleratore, freno e sterzo, c'è pure un grosso tasto per riavviare la gara se vedi che stai andando male. Puoi giocarlo in modo ossessivo, buttandoci dentro tutto te stesso in tempi strettissimi, al suicidio, e non si lamenta. C'è anche un robusto online che dovrebbe essere il cuore del gioco, ma l'interattività con gli altri corridori è fittizia e comunque io mi diverto anche da solo, a limare i centesimi, mi sembra di essere tornato ai bei tempi dell'ovale iniziale di Daytona Racing della SEGA per PC. Quel gioco aveva tre-quattro tracciati (bhe, percorribili anche al contrario), ma ricordo che avevo sputato sangue per calcolare il giusto momento in cui tangere il cordolo sull'ultima curva dell'ovale iniziale per limare gli ultimi centesimi. Insomma, si vive così, a morsi, strappando qua e là l'essenza del ludomondo, sostenendo la bandiera del Vero Gioco soprattutto in questi luoghi, erigendogli un degno tempio, più che sul campo. Siamo umili programmatori del Grande Sistema Operativo, facciamo quello che possiamo.
Tanto per parlare di cose liete, intanto, un nuovo webcomic è venuto a portarci i confetti per festeggiare la sua nascita. Si tratta di Release Spirit, storia ambientata in WoW costruita col gioco stesso, del buon Logan, che ha pure un Clan di WoW, giusto per non farsi mancare niente. Ricorda lo stile del buon Flintlocke di Gamespy (che l'autore ammette di aver preso come ispirazione), ma almeno è in una lingua comprensibile (la lingua del nano, infatti, è un po' troppo per il mio occhio eccessivamente italiota). Visto che il sito è appena nato potreste avere problemi di click al momento, perché ci troviamo proprio sull'orlo dell'apertura, ma non desistete. Impossibile parlarne oltre che per gli auguri, visto che è proprio appena partito, l'unica raccomandazione che vi faccio è di non soffermarvi troppo sul link a Follow the Rabbit nella pagina dei collegamenti. Esimi esperti di FTR tipo me, sono convinti che la descrizione fatta lì della tana sia vittima di una certa sovrastima del nostro humile operato.
Chiudiamo qui, la sensazione è che molto presto niente sarà come prima, tenete le orecchie aperte (e alte sopra i cespugli).

"Il costume è una buona idea. L'ho cucito io. Dio solo sa come mi sta." Daredevil

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