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234, 05/11/2005 - Vendetta di kunoichi, tav. 10
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05 . 11 . 2005

Pezzi di drago

Si conclude qui la prima parte del Ventaglio III di Kunoichi Clara. Clara ha sete di vendetta e restano ancora due Streghe, per cui non è difficile indovinare la direzione che prenderà la trama in futuro, ma per i prossimi mesi daremo spazio alle altre serie di FTR. Per l'occasione ho realizzato un wallpaper, Furia Di Kunoichi, e... ragazzi, questa settimana a proposito di wallpaper ci è capitato un fatto a metà tra l'inquietante e il surreale.
In breve: una delle nostre illustrazioni (questa) è stata pubblicata su un noto settimanale nazionale, a nostra insaputa, a proposito di una ricerca di mercato sulle casalinghe italiane. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi della faccenda, se ce ne saranno, ma intanto complimenti al lettore che ha riconosciuto il mio stile di disegno, in un contesto così improbabile, e senza avere mai visto il wallpaper originale.

Questa settimana le mie impressioni sull'andamento dell'Industria sono state insolitamente positive. Tutto questo ottimismo risulterà un pò anticlimatico nel periodo tetro per eccellenza, l'autunno piovoso, la Notte delle Streghe e tutto il resto... Eppure, dopo mesi e mesi di esasperante nullità da parte dei videogiochi PC, e più in generale dei giochi di provenienza occidentale, è riapparso qualcosa che vale la pena giocare.
Già la volta scorsa mi lanciavo in qualche elogio a Quake 4, ma sono stati Fable: The Lost Chapters e Dragonshard a mostrarmi un raggio di speranza.
I lettori meno rimbecilliti sapranno che Cymon si è praticamente inventato un culto pagano il cui idolo è Peter Molyneux col parrucchino... a differenza di lui, io non faccio offerte davanti a un altarino con la fotografia del leggendario game-designer, però il suo Fable è il primo RPG per PC che mi entusiasma da un sacco di tempo. Ma veramente da tanto tempo. Oh, chissà, forse c'entra qualcosa il fatto che Fable proviene dal mondo console...
Molyneux ha questa fissa del Bianco e del Nero, ma per divertirsi con questo gioco e per evitare delusioni bisogna prima accettare che Fable non è un test attutidinale per stabilire se siete bastardi dentro o meno. Per fortuna. Chi si riempie la bocca con farneticazioni su come i giochi (e gli RPG in particolare) dovrebbero puntare a dare libertà totale al giocatore, secondo me non ha capito un dannato nulla del Divertimento Elettronico... e neanche della vita in genere.
Fable concede al giocatore esattamente quel tanto (o quel poco) di libertà sufficiente a illuderlo di avere in mano la propria vita, in un mondo fiabesco pieno di possibilità. La personalizzazione estetica è qualcosa che diventerà la norma nelle prossime generazioni di giochi, perchè dopo aver provato l'ebbrezza di vedersi crescere la muscolatura a vista d'occhio a furia di menare il martello da guerra (o di correre in bici, nel caso di San Andreas) è impossibile farne a meno. Certo, curare il look del proprio personaggio dà più soddisfazione in multiplayer, dove tutti lo possono ammirare, ma se siete esteti nell'anima apprezzate anche Fable.
Questa del look ridefinibile è una caratteristica che gli RPG in singolo devono importare da quelli Multiplayer Di Massa... A proposito dei quali, alla Blizzcon che si è tenuta questa settimana è stata rivelata l'espansione di World Of Warcraft. L'Orda aveva bisogno di una razza carismatica quanto gli Elfi Della Notte, e gli Elfi Del Sangue in quanto a carisma non hanno niente da invidiare ai loro cugini selvatici. Ma per chi gioca da solo come me (per scelta, naturalmente!) le notizie più esaltanti arrivate dalla Blizzcon riguardano Starcraft: Ghost. Finalmente posso tirare un sospiro di sollievo, perchè dopo tutti questi anni di ritardi e contrattempi non speravo più che ne sarebbe uscito qualcosa di buono. Invece, dopo Half-Life 2, anche Ghost sembra in salute nonostante uno sviluppo travagliato.

Ma veniamo a Dragonshard. O meglio, andiamo a Eberron. Non mi pare di aver mai espresso esplicitamente il mio amore per i giochi di ruolo carta e penna, perchè è sempre stato ovvio, anche se non sono un giocatore praticante. Ai tempi di Baldur's Gate e Neverwinter Nights avevo maledetto l'ambientazione ormai scialba e priva di interesse: D&D aveva un bisogno disperato di idee nuove. Eberron è la risposta a tutte le invocazioni degli appassionati... e fin dal primo istante la Potenza della sua Visione mi ha fatto lacrimare di gioia.
Sarà perchè attinge qualcosa dal fantasy orientale, dagli rpg coreani e da (il sacro nome!) Final Fantasy: dalle navi volanti ai robot senzienti, senza contare i cristalli di drago che ricordano non poco la Materia di FF7 e la mitologia del Cristallo che ricorre in tutti i Final Fantasy in generale. Eberron è un processo di svecchiamento che ridona vitalità al fantasy occidentale: gli orchi passano in secondo piano e diventano un popolo mistico e chiuso (Warcraft insegna!), e il ruolo di mostri erranti standard passa ad altre razze, tipo i Lucertoloidi; i draghi sono creature semidivine, e come tali si incontrano molto meno in giro, anche se i segni della loro presenza sono ovunque; e poi gli undying, la controparte benigna dei non-morti... "portano equilibrio nella Forza", per così dire.
E' ovvio che qualsiasi videogioco con questa ambientazione riceve automaticamente tutto il mio interesse. E' una fortuna che il MMORPG, inevitabile, di Dungeons & Dragons sia stato ritardato fino ad oggi, perchè può beneficiare del carisma di Eberron, e in particolare di Xen'drik. Un fantasy più tropicale che europeo è un'idea interessante. E poi c'è Dragonshard, che ho effettivamente giocato (tanto per cambiare), e di cui quindi posso parlare più in dettaglio.
Quando si fa un RTS, oggi come oggi, bisogna innanzitutto studiare Warcraft 3 nei minimi dettagli, e poi chiedersi cosa si può fare per tentare di batterlo. Quando ho parlato di Warhammer: Dawn Of War non ho potuto fare a meno che confrontarlo punto per punto con il titolo Blizzard, e anche Dragonshard non si sottrae al confronto.
Intanto mi sento insultato da quelle recensioni che lo descrivono come un "ibrido tra RPG e RTS": quello c'è scritto nella cartella stampa che vi ha dato Atari, cari ragazzi, non confondiamola con la Realtà. Perchè poi la gente si mette in testa che in Dragonshard ci sia da giocare di ruolo, il che è totalmente falso. In Dragonshard c'è una componente RPG, esattamente come c'era anche in Warcraft 3... niente di più. Anzi, un pò di meno, visto che gli eroi non guadagnano esperienza, e che in tutte le missioni c'è comunque da amministrare una base e non ci si può dedicare solo all'esplorazione del dungeon.
Dragonshard è uno di quegli RTS moderni dove gli edifici si costruiscono in posizioni prestabilite, e in numero limitato: e questa è un'ottima cosa. L'altra innovazione rispetto al modello è nella raccolta delle risorse, e qui le cose si fanno raffinate. Apprezzo tantissimo l'idea di costringere il giocatore a esplorare il mondo sotterraneo perchè i tesori che vi si trovano sono l'unica fonte di reddito... però questo meccanismo poteva portare a concentrarsi solo sui dungeon, limitandosi ad ammassare truppe nella base in attesa dell'attacco di massa finale. E invece i designer hanno pensato bene di costringerci ad avventurarci fuori dalla base, in cerca dei preziosissimi cristalli, che sono l'altra risorsa. Perchè i cristalli non sono collocati comodamente vicino alla base, bensì hanno l'abitudine di cascare dal cielo nei posti più casuali e sperduti della mappa... per cui bisogna sfidare il pericolo per procurarseli. Fin qui tutto bene, è un gameplay equilibrato, ma c'è qualche problema. Uno è che i cristalli piovono dal cielo solo quando si stanno esaurendo quelli sul terreno, per cui capita di aspettare come degli imbecilli, con un bisogno disperato di quei dannati cristalli, che non arriveranno mai perchè magari c'è un deposito vicino a una base avversaria, che non riusciamo a raggiungere.
Quello che non riesco proprio ad accettare è la solita impostazione da gioco per le Masse Incolte. Il gameplay è anche abbastanza raffinato, questo sì, ma la presentazione è superficiale e pigra... Capisco che è il primo titolo del franchise, capisco che fare i giochi oggi costa tanti soldini, capisco che i consumatori sono animali senza cervello: ma vendere un gioco con 2 razze giocabili e 14 missioni, più un'altra razza e una manciata di mappe multiplayer, è davvero un insulto. Se la campagna avesse una trama articolata potrei accettarlo, visto anche che ogni missione è piuttosto lunga... ma la trama non esiste, è povera, offende l'intelletto del giocatore. E' un pretesto per menarsi, e anche come pretesti ne ho visti di molto migliori nei bar (mi riferisco ai videogiochi da bar).
Questo è quanto offre l'Industria al momento.

Lo-Rez: arte, storia, web design
05 . 11 . 2005

Casalinghe clandestine

E' molto probabile che pochi di voi leggano il Venerdì di Repubblica perchè effettivamente non credo sia una lettura adatta a quelli come voi che seguono il coniglio. E' anche probabile che non passiate spesso dal forum, magari perchè (a ragione) ne avete paura, quindi probabilmente è questa la prima sede in cui sentirete parlare della bizzarra vicenda che ha coinvolto la nostra ragazza preferita e una interessante ricerca riguardante le massaie di tutto il mondo.
Prego notare, infatti, questa scansione del Venerdì di Repubblica fornitaci come prova a carico A dallo zelante Beatoangelico (che va anche ringraziato per aver sollevato la questione) e confrontarla con questo wallpaper (reperto B), presente da tempo immemore nella tana. Anche se avete un occhio artistico tipo il mio è indubbio che la signorina che stende i panni in A è proprio quella di B e ha uno stretto rapporto di parentela, è sorella di penna, della signorina in tuta che qua sopra si rotola nella fanghiglia per sforacchiare la strega (reperto C). Ebbene si, signori della giuria, concludendo è inoppugnabile che siamo finiti su un giornale vero. Ok, ci siamo finiti per sbaglio, ma comunque è lì che siamo.
Conoscendoci ben capirete he la reazione del coniglio a questo fatto è stata ben lungi dall'ira e dalla sete di vendetta. Vero, si tratta in una qual maniera di una violazione del copyright, vero, l'immagine è apparsa senza che noi ne sapessimo niente, ma, cioè, scusate se lo ripeto, siamo finiti su un giornale vero.
Sarebbe in fondo patetico che un sito che da quattro anni campa saccheggiando a man bassa le icone che fior fiore di aziende hanno creato facendo sudare legioni di chara-designer ora se ne uscisse a frignare perchè una sua gif è stata strappata al suo grembo e sfruttata come un giocattolo senza il minimo rispetto. Sarebbe ridicolo anche solo pensarlo per cui prendiamoci il buono della vicenda, godiamoci questo piccolo momento di celebrità sogghignando al pensiero delle torme che saranno passate su quella fanciulla senza capirne la storia, senza conoscerla, probablmente senza neanche notare che è una kunoichi.
Diciamo spesso che internet è un grande contenitore in cui tutto esiste e tutto è a disposizione di chi ha bisogno, ma siamo occidentali, razza limitata e incapace di pensare a grandezze che possano sopraffarla. Molto meglio la visione orientale del Tao, in cui tutto scorre, tutto si rimescola e tutto è legato senza che ci sia una logica al di là della semplice esistenza perchè le cose accadano. Per questo secondo me la nostra immagine è finita accidentalmente in quell'articolo che le è così distante, semplicemente perchè non è esattamente vero che tu cerchi in internet come in una grande biblioteca, è più vero che internet è un Maelstrom che inghiotte le tue stesse domande, le rimescola e ti da le risposte che vuole lui. E questo, naturalmente, per la parentesi filosofica.
Ma, signor Cymon, qual è la cosa che più le piace di questa vicenda? Bhe, volete che sia followtherabbittoso fino al midollo? La cosa veramente deliziosa è che ci troviamo in un articolo su massaie, in cui si cita Desperate Housewives, in cui tutto è organizzato da Dash e in cui l'umorismo è quello della Littizzetto eppure IL LOGO ATARI FIAMMEGGIA AL CENTRO! Questo è un segno dell'apocalisse! Questa è la dimostrazione che presto domineremo il mondo!
Visto che tanto l'editoriale è autoreferenziale, spendiamo le ultime righe messemi a disposizione dalla vostra pazienza parlando di questa tavola che trovo personalmente bellissima. Non è solo lo sguardo della strega, le frasi stilose e il pathos, è qualcosa che comprende anche la citazione da Monkey Island e l'atmosfera che si respira. A suo modo questa tavola riguarda i videogiochi, riguarda i ninja, riguarda i fumetti, è punto d'incontro di tutte le ispirazioni che hanno creato KC, messe assieme in un equilibrio che forse mai sono riuscito a ripetere (per bullarmi altrove, comunque, troverò altre motivazioni).
L'editoriale va verso il tramonto, sono riuscito a non parlare di videogiochi e ad essere soddisfatto lo stesso, spero per le prossime settimane di trovar qualcosa, anche se la simpatica vicenda col Venerdì di Repubblica potrebbe tenere banco ancora, almeno nello spazio grande sopra le nostre teste.
Ah, naturalmente potrebbe essere lunedì per molti di voi, visto che sabato e domenica il sito sarà down per ristrutturazioni dell'host. Pazienza, in fondo questa pagina è online da venerdì sera, potevate sbrigarvi un pochino (forse era il caso di scusarsi, almeno secondo manuale, ma avanti, sappiamo sia io che voi che non è che sia una cosa così tragica).

"Messico e nuvole / la faccia triste dell'America"

Cymon: testi, storia, site admin