Strip
serie
139, 27/12/2003 - Garanzia
139
27 . 12 . 2003

Epifanie natalizie

Se state leggendo queste righe, congratulazioni! Fate parte di una ristretta cerchia di eletti: quei lettori che, ehm, effettivamente leggono queste colonne, o che perlomeno scorrono la finestra del browser fino in fondo alla pagina.
Detto questo, cominciamo pure l'ultimo ed. dell'anno.
Abbiamo ripreso la serie Jobs in tempo per cogliere il suggestivo panorama innevato che fa da sfondo all'ufficio di Cloud... certo, un comune balcone è un po' sfigato come ufficio, ma Neo non voleva regalargli una stanza intera in casa sua, che già di per se' e' affollata. E poi si sa, queste rampanti compagnie hi-tech della new economy hanno sempre delle sedi fisiche piuttosto umili.
Per gli inevitabili auguri vi rimando alla strip di questa domenica, satura di vischio, nevischio, costumi rossi e tutto il resto...

Avrei l'imbarazzo della scelta se volessi parlare di giochi nuovi, dato che siamo in quel periodo dell'anno dove la densità di materiale videoludico raggiunge il valore critico... invece no. Ci sono siti in abbondanza per documentarvi, dal nostro M.it ai sempre preziosissimi Gameforms e Insert Credit.
Qui sentirete parlare (come capita abbastanza spesso) di giochi vecchi, vecchissimi, in questo caso si parla del 2000. La mattina del 23 dicembre, con mano tremante, ho affidato alla mia fedele Dreamcast il terzo disco di Shenmue: era da un bel po' ormai che volevo riprendere questo classico, uno dei miei giochi preferiti di sempre. Ho caricato il salvataggio all'inizio del terzo capitolo, un file che risale all'agosto 2001... e (qui attaccano i cori angelici, mentre in sottofondo si ode uno scampanare lontano), meraviglia! L'apoteosi! Mi sono ritrovato in una via di Yokosuka, e (la musica natalizia raggiunge il culmine) con sorpresa ho notato che, nel caledario del gioco, era il 23 dicembre 1986! E anche l'ora era più o meno la stessa!
Era Destino? Era il Fato? Cos'altro può avermi fatto riconciliare con il più bel gioco della mia vita proprio nel giorno esatto in cui si trovava il mondo parallelo di Shenmue?
Visto che è ambientato in questi mesi, se possedete Shenmue non potrebbe esserci momento migliore per riprenderlo in mano, anche solo per ritrovare quei luoghi così familiari, fare una partitella alle freccette allo You Arcade... Solo un consiglio. Ci sono altri giochi a tema natalizio, ma difficilmente troverete un luogo virtuale dove trascorrere queste feste più suggestivo di Shenmue, con le sue gelide albe sul mare, tra i gabbiani, dopo una notte trascorsa a menare la feccia punk anni '80 del porto solo per riprenderti la ragazza...
E questo mi fa venire in mente un altro motivo per cui Shenmue è d'attualità: la memorabile sequenza di combattimento denominata 70 Person Free Battle, in cui Ryo e il suo alleato affrontano 70 (settanta) delinquenti, ha molto in comune con una certa scena di Kill Bill. O almeno mi pare, dato che, come ho gia' detto più volte, non ho visto Kill Bill.

Gli allenamenti nel dojo di Shenmue mi ricordano che anche io, adesso, ho cominciato la pratica dell'Arte della Guerra, ho anch'io il mio kimono da appendere in camera come Ryo Hazuki. Mi sembra il caso di aggiornare il nostro pubblico sull'argomento lezioni di arti marziali: ho assistito a parecchie Kata l'altro giorno (le sequenze di mosse dimostrative che si tramandano da millenni e sono alla base delle varie tecniche), di Judo, Ju-jitsu, Aikido e Kung-fu. Finora avevo visto le kata dimostrative solo nei picchiaduro (in particolare in Soul Calibur, ovviamente). Si tratta dell'aspetto artistico delle arti marziali, della teoria del combattimento, però vedere un sensei fare una kata di 7° livello puo' bastare a scoraggiare la maggior parte degli avversari.

Presumo che in queste feste avrete un po' più di tempo a disposizione, perchè non bruciarlo sfogliando fumetti online? Ma non i soliti fumetti periodici che trovate nei link: parlo di fumetti a serie unica. Ad esempio ci sono le sei pagine dedicate a Rainbow Six di Penny Arcade, molto interessanti, anche se lo stile di Gabe non e' adatto alle storie serie e realistiche.
O magari il fumetto di Kingdom Hearts, appena tradotto in un idioma occidentale: un incrocio tra un manga e un fumetto Disney, non si può volere di più.

Notare come sono riuscito a concludere anche quest'anno di FTR senza fare gli auguri. Ha!

“They say I talk a lil fast, but if you listen a lil faster /
I ain't got to slow down for you to catch up, BITCH”

Lo-Rez: arte, storia, web design
27 . 12 . 2003

History repeating

Chi conosce il sito abbastanza bene da dare del tu al nostro HTML (che comunque, vi avverto, non da troppa confidenza) non ha bisogno di troppi preamboli, sa già a cosa è dedicato questo momento dell'anno, almeno per la mia column: Almanacco dell'anno prima Pippirippipi (finisce in fretta, non temete) pirippipipipiPirippippipipiPiripiPiripiPiripi (allora?)PiPiPi (oooooh)
2003, ficcati dentro fino alle caviglie nel ventunesimo secolo cosa ci ha offerto l'industry dei videogiochi PC? Quest'anno voglio partire da una categoria che ho sempre lasciato un po' in disparte perchè ha buttato sul tavolo un bel numero di carte, sto parlando naturalmente dei MMORPG. Dopo che l'anno scorso è uscito Dark Age of Camelot (parlo in particolare per il nostro suolo) quest'anno ci è arrivata l'espansione, ma anche un sacco di interessanti concorrenti. Si parte da Anarchy Online (che con Notum Wars possiamo giocarlo finalmente anche noi) dall'ambientazione FS a mio parere molto affascinante, soprattutto grazie a certe classi esotiche come il burocrate, ma non si può fare a meno di citare anche il (per me deludente) Neocron e Star Wars Galaxies (che però ha una sezione apposita più avanti nella column). A latere di questi giochi abbastanza classici abbiamo il primo esperimento fatto e finito di MMOFPS, Planetside, tentativo fallito come tutti i tentativi in tempi troppo acerbi, ma che comunque potrebbe segnare una nuova frontiera di esplorazione.
E' giusto dire che il mercato PC ormai vive solo di FPS e RTS? No, ovviamente, ma se vogliamo sono proprio un mucchio i titoli da enumerare in queste due categorie. Per quello che riguarda i primi si può andare in un mucchio di direzioni. C'è il gioco sporco e cattivo su una guerra reale che non è la WWII (Vietcong) oppure ci si può godere una killer application da console (Halo) su cui però, onestamente, ho raccolto anche alcune perplessità. La grande delusione dell'anno quest'anno è toccata ad Unreal che, con il secondo capitolo della serie "originale" ha illuso e poi deluso i suoi fans, maggior fortuna invece sembra essere toccata a XIII, gioco per cui Lo-Rez, qua accanto, si è già diverse volte sperticato per ragioni assolutamente comprensibili. Per quello che riguarda la cara vecchia guerra coi nazisti (si, immagino abbiate capito quale) a timbrare il cartellino stavolta è passato il notevole Call of Duty. Infine giusto citare Tron 2.0, forse l'uscita più visionaria dell'anno, nel suo genere.
Il discorso RTS naturalmente è un po' più delicato, il genere ha sempre dimostrato poche "vie di fuga" e divagazioni e degli ingombranti mostri sacri (Warcraft III. Se vi brucia il sederino adesso potete sedervi nientemeno che su un trono gelato...cosa non si fa per voi). Comunque sia sono tornati in campo quelli di C&C con Generals che hanno dimostrato un moderato (e secondo me censurabile solo in senso accademico) cattivo gusto conferendo al loro ultimo prodotto un elevato e inquietante realismo, ma che hanno avuto il merito di cercare di dire qualcosa di diverso con buoni risultati (quelli a cui una cosa del genere riesce sono mezza dozzina in tutto ormai). Accanto a questo gioco si fanno notare Pretorians (riguardo al quale ho espresso a suo tempo perplessità) e Rise of the Nations, che ha il suo seguito, in fin dei conti.
Chiudiamo la rassegna delle classi di gioco più rappresentate con i cari amati/odiati (almeno da me) action-adventure. Se volete sparare battute sarcastiche facili potete andare dove abbiamo piazzato Tomb Raider: Angel of Darkness. Noi ci tratteniamo perchè abbiamo complicazioni affettive a riguardo e poi non ci sembra carino considerando che la EIDOS tra poco fa saltare gli uffici della Core con tutti dentro, voi agite secondo coscienza. Può bastare questo a esaurire i crimini di cui la gente del videoludo si è macchiata? Noooooo. Mentre a maggio usciva quel-gran-capolavoro-assoluto-e-innegabile che è Matrix:Reloaded qualcuno faceva uscire nei negozi Enter The Matrix, un gioco...brutto. Non sono cose gentili, soprattutto considerando che all'interno del VG hanno infilato immagini inedite del film, elementi per decifrarne la trama e cose del genere che non possono non far cadere il fan in tentazione. Fortunatamente alla fine del tunnel molta luce: un nuovo Max Payne che si gode come un film e perchè è realizzato molto bene e perchè dura quasi uguale, ma che forse va giudicato solo dopo aver ridefinito il concetto di esperienza videoludica. Accanto a questo titolo Prince of Persia che forse è il vero solco in cui bisognerà sviluppare questo genere in futuro, anche se immagino che si terrà stretto la sua gallosità di far tornare indietro il tempo. Non so se va qui, ma è uscito pure Splinet Cell ed è bello grosso. Ma grosso grosso. Io lo poggio qui, ci penserà l'arredatore a metterlo a posto.
Finalmente liberi di tutti i filoni massicci possiamo parlare liberamente della nuova invasione di jedi che sta avvenendo: Jedi Knight: Jedi Academy (FPS), Star Wars Galaxies (MMORPG), Star Wars: Knights of the old republic (Adventure/RPG), tutti con giudizi positivi (non senza riserve, ma nessuno è perfetto). Rendetevi conto, questo è l'almanacco del 2003! Cosa farà Lucas nel 2005? Venderà i TIE con l'aria condizionata in televisione?
I giochi interessanti, fortunatamente, non sono finiti qui. Mi preme citare Republic, un gioco che è stato schiacciato dalle sue stesse ambizioni, ma che almeno nell'idea era qualcosa di grande e Freelancer che ha cercato di rilanciare il genere di Elite con poca fortuna (già il demo lo trovai tremendamente ripetitivo). Gli amanti dei survival horror si sono potuti godere per DUE Silent Hill (II e III) e sempre in tema di arrivi dal mondo console non è da buttar via nemmeno Metal Gear Solid: Substance. Quelli di GTA hanno sfornato il gioiellino Vice City con cui si sono fatti l'ennesima villa al mare e altre quattro porsche (ma meritano che qualche ladruncolo gliele rubi, naturalmente) e, udite udite, abbiamo qualche avventura grafica degna di tale nome: Broken Sword III (se sopravvivete al passaggio al treddì), Post Mortem e In Memoriam. Nei giochi sportivi non sono molto ferrato quindi non voglio parlarne granchè, è da notare comunque che abbiamo a disposizione, quest'anno, ben due giochi degni di nota: FIFA2004 e, sempre dal pianeta console, Pro Evolution Soccer 3. Lusso.
Ho esaurito la mia lista di nominativi, ho dimenticato un mucchio di gente importante, ho fatto il mio fittizio dovere fino in fondo, quindi è tempo di tirare le conclusioni. Sono tempi complessi da decifrare, ormai non si capisce più quale metro bisogna adottare per definire esattamente dove stiamo andando. E' giusto fare un gioco breve e intenso come Max Payne 2 o rendere quasi impossibile la carriera di Jedi come nella "realtà" in Star Wars: Galaxies ignorando i parametri secondo cui bisognerebbe costruire un videogioco e pensando più a elargire un'esperienza di un certo tipo? Secondo me questo è il punto d'arrivo del videoludo ed è giusto che se ne vedano le avvisaglie, ma sembrano più sprazzi, colpi di genio, flash, non una vera e propria filosofia. La verità è che continuiamo a rallentare, la zavorra del mass market è gravosa da sopportare e spesso la risposta dell'utenza non è commisurata con la qualità del prodotto (si, si, stanno facendo Enter the Matrix 2). Bollai il 2002 come un anno di transizione, non mi sento di fare lo stesso con questo 2003. Direi piuttosto che, dopo aver cominciato il lungo viaggio della nostra evoluzione adesso abbiamo deciso di piantare le tende per costruire qualcosa. Quest'anno ci siamo insediati...da qualche parte. Dovremo aspettare che le prime tende siano in piedi per capire effettivamente qual è il nostro orizzonte.

"Sono le tagliatelle di nonna Pina..."

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