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serie
137, 13/12/2003 - L'allenamento, tav. 10
137
13 . 12 . 2003

Arti Marziali Indiscriminate

Così si conclude il Ventaglio I di Kunoichi Clara. Questa serie è il nostro progetto più sperimentale, il lato piu' insolito di FTR. E' qualcosa che non avevamo mai fatto prima, e se guardo indietro a queste dieci tavole vedo un sacco di dettagli che avrei voluto rendere diversamente. Però tutto sommato Kunoichi Clara mi piace. Spero sia piaciuto anche a voi... ma in ogni caso non ci perdero' il sonno, di questo potete stare certi. Dopotutto, il motto ufficiale di FTR e' Tanto Non Lo Facciamo Per Voi™.
Questo Ventaglio era solo l'introduzione, dal prossimo entreremo nel vivo della storia: si tratta di un progetto a lungo termine del quale neppure noi vediamo la fine. Costruire una storia a episodi tutti legati da un filo comune è più difficile di quanto potrebbe sembrare, ma e' Cymon che si deve preoccupare di questo... io ho il vantaggio di potermi concentrare su una tavola per volta.
Dalla prossima settimana riprende FTR Jobs: tanto per rinfrescarvi la memoria, Jobs è quella serie piena di Ingegneri e altre patetiche creature che lottano ogni giorno per guadagnarsi il pane in questo sporco mondo. O forse fanno solo finta. Di questi tempi e' sempre più difficile distinguere un gioco strategico gestionale da una schermata di UML, non trovate?

Sono cresciuto con giochi e cartoni animati a base di Arti Marziali, era solo questione di tempo prima che compissi il grande passo. Ebbene sì, questa settimana ho intrapreso il primo passo lungo una strada che non ha fine. Una strada irta di difficoltà, che non risparmia niente e nessuno. Una strada disseminata di ostacoli e continue sfide. Una strada a una sola corsia, dove c'è spazio per uno soltanto. E' il Budo... la Via Del Guerriero.
Cioè, mi sono iscritto a un corso di arti marziali, nella Vita Reale®. Da quello che ho capito finora mi pare che la scuola locale pratichi una specie di Arti Marziali Indiscriminate... in realtà credevo che fosse un concetto presente solo in Ranma 1/2, una stupidaggine insomma, eppure sembra che il mio istruttore intenda farmi imparare tecniche miste di judo, ju-jitsu e karate, oltre al combattimento con il bastone.
Come dire... "whoa".
Non so quanto tempo passerà prima che possa dire di "sapere il ju-jitsu" (e tantomeno "dimostrarlo" a chicchessia), per ora ho difficolta' anche ad apprendere le kata più semplici. E' un po' come giocare un picchiaduro uno vs. uno, l'unico problema è che non puoi usare la scusa che il joypad non risponde.

Credo che l'inverno sia il periodo ideale per giocare gli adventure. Intendiamoci, il fanatico delle avventure è il tizio qui di fianco, non io. Però ho deciso di rispolverare l'unica avventura grafica che possiedo: Monkey Island 3. A dire il vero ho anche Indiana Jones E Il Fato Di Atlantide, ma mi manca la forza di sopportare 30 ore di schermate in 320x200, non importa quanto e' fantastica la storia... Monkey Island e' ovviamente un titolo superlativo, ancora oggi e' in testa alle classifiche di preferenza in Italia, e perfino uno come me riesce ad apprezzarlo (soprattutto con la patch per farlo girare sui computer moderni, o comunque meno antichi).
Secondo me l'animazione 2D in questo genere di giochi avrebbe ancora molto da dire, con la tecnologia moderna si potrebbero ottenere grandi cose (la grafica in Unlimited SaGa è un esempio...). Certo, finche' le avventure 3D hanno il look di Broken Sword 3 non mi posso lamentare (e mettiamoci anche XIII, meglio citarlo una volta in più che una in meno...). Broken Sword 3 e' un titolo che ha acchiappato il mio interesse, mi dà nostalgia dei bei giochi di una volta, sebbene io quei bei giochi di una volta non li abbia mai giocati.
Se volete videogiochi che vi facciano ridere, io prenderei in considerazione Mario & Luigi per GBA, o anche l'originale Mario RPG per SNES, per chi riesce a trovarlo. Ci sono ore e ore di battute a raffica memorabili, e pare che Mario e Luigi farfuglino in finto italiano con le loro vocine buffe.

Non posso fare a meno di notare che il sito in questi giorni sta attraversando una fase di restyling grafico. Non lo chiamerei FTR 3.0, diciamo piuttosto che si tratta di una revisione minore, qualcosa come FTR 2.2. La ristrutturazione riguarda soprattutto le pagine statiche, in particolare la sezione Bonus. Volevamo conciliare la facilità di lettura con l'Arte, senza stravolgere troppo lo stile attuale. Non so se ci siamo riusciti, se non altro ora le varie pagine hanno un layout più uniforme.

“Sono così tosto c-che... che bevo il latte direttamente dal cartone!”

Lo-Rez: arte, storia, web design
13 . 12 . 2003

Cliffhanger

Non sono un grande osteggiatore della continuity. Bhe, quando mi dimentico di seguire un webcomic per un mesetto e torno a visitarlo di certo è fastidioso imbattersi nella continuity e cercare di recuperare il tempo perduto usando la freccetta del back, ma visto che difficilmente perderò mai qualche episodio di FTR devo dire che ad usarla mi diverto un sacco e non avete la minima idea di quanto me la stia spassando, nella mia stanzetta, a elaborare le prossime avventure di Clara (lo so, dovrei trovarmi un hobby costruttivo o avere una vita sociale più intensa, ma sono fatti miei).
A mio parere esistono invece pratiche terribilmente più disgustose e commerciali che possono piagare un'opera narrativa di buona qualità, pratiche che degradano assolutamente il livello del racconto e dei suoi autori, pratiche che vedete ben esplicate nella tavola qui sopra, la tavola di chiusura del primo ventaglio di kunoichi Clara.
Innanzitutto abbiamo un bel nudo gratuito che si è fatto entrare nella trama a martellate. Rispetto al passato abbiamo un nudo a colori e quasi per niente censurato per il piacere della parte più sciovinista del nostro pubblico, una specie di omaggio al nostro lato più becero, la nostra confessione. Ebbene si, abbiamo cercato tutti per la rete la patch per spogliare Lara in Tomb Raider perciò ci pare giusto proporre Clara senza veli ufficialmente. Qui comandiamo noi.
Non è però questo il peggio, la cosa di cui bisogna realmente vergognarsi nei confronti di questa tavola è che è un tipico episodio cliffhanger! Dicasi episodio cliffhanger l'ultimo episodio di una stagione di un qualche serial televisivo che, lungi dal voler chiudere i conti, ne apre invece di nuovi e clamorosi lasciando i suoi affezionati fan con il fiato sospeso fino alla ripresa della serie. Dovreste essere dei ciottoli di fiume abbrutiti per non notare l'ultima vignetta di questa decima tavola che evidentemente è il preludio di qualcosa di grosso, è l'inizio di qualcosa (che, insegnano i nostri maestri, avrà certamente una fine, ma non me la aspetterei troppo presto). Non è il caso che anticipi particolari proprio oggi, mettetevi semplicemente l'anima in pace: oggi il ventaglio uno di kunoichi Clara chiude (anche perchè, col freddo che fa, cosa te ne fai di un ventaglio?), da settimana prossima si torna negli strampalati uffici di Jobs e la nostra serie lavorativa ci intratterrà lungamente. Il ventaglio due non ha una data di comparizione, ci sarà e sapete che se diciamo che ci sarà vuol dire che ci sarà, però dovrete aspettarlo. Sarà una sofferenza? Sotto sotto spero di si (perchè sono diaboliko!).
Cerchiamo di svolgere il nostro lavoro di giornalisti (quale?). Mi ha abbastanza colpito il fatto che il Dreamcast tornerà in vendita. Non mi pareva che le console dell'ultima generazione andassero poi così male sul mercato (ormai ti trovi una recensione di giochi per PS2 anche nelle patatine) quindi non so che mercato abbia l'ultimo (definitivo) nato di casa Sega. Non è il primo tentativo di rivitalizzare il giocattolo, non riesco a capire se si tratti semplicemente di grande creatività impiegata nello smaltire fondi di magazzino o se esista una specie di "senso di colpa" latente che non riesce ad accettare che una console tutto sommato non malaccio abbia fallito completamente i suoi obiettivi. Avete mai pensato cosa vorrebbe dire realizzare che una cosa come il Dreamcast ha fatto flop non per colpa sua? Ammettere che le forze guida del mercato dei videogiochi trascendono la qualità dei prodotti e pilotano incontrollate il suo futuro? La tana è una gretta comunità di fanatici integralisti e quando temeva il mass-market e lo rifiutava in toto era consapevole che ci fossero al contrario dei buoni motivi per permettere alla nostra nicchia di espandersi. Ora però che il mass-market è arrivato ed è arrivato di brutto forse si sta cominciando a tenere conto razionalmente dei danni che sta facendo e dei danni che, potenzialmente, può fare.
Un'altra mass-notizia, ad esempio, è la fusione tra IGN e Gamespy. Non sono un internauta assiduo, non saltello come un capriolo da un sito all'altro rastrellando notizie (dovrei farlo, visto che questi editoriali sono a volte poco pregni...) quindi non posso dire di essere toccato personalmente da una cosa del genere (sebbene la mailing list di Gamespy mi arriva tutte le settimane) però è sempre una cosa che fa pensare. Stiamo assistendo anche qui alla fine dell'era pionieristica dove internet era una prateria su cui piantare bandiere e firmare contratti di proprietà mentre poche guarnigioni di giubbe blu controllavano i confini (sapete, ho letto qualche Tex anch'io)? Ancora, spero di no. Tralasciando il commento dei nostri consueti cattivi maestri l'egemonia è qualcosa da combattere, non tanto perchè si ha paura che diventi totalizzante o perchè si finisca inevitabilmente col considerare chi è troppo grosso come un oscuro grande fratello che prende decisioni al posto nostro, ma perchè crescendo, anche solo come estensione, crescono le responsibilità, le preoccupazioni, le problematiche da affrontare e fisiologicamente si perde la capacità di essere scattanti, feroci e, si, quando serve, cattivi. Quando si parla di analisi e critica di un settore come quello dei videogiochi, a mio parere, di cattiveria non ce n'è mai abbastanza.
Direi di chiudere, non so quanto siate stati attenti ai miei discorsi, probabilmente siete ancora traumatizzati dal fatto che non vedrete più la kunoichi più sexxxxxxy della rete per un po'. Magari cercheremo di ovviare ai vostri scompensi durante questo periodo d'attesa, ma per ora, per favore, fatevene una ragione.

"Vieni con me, amore / sul grande raccordo anulare /
che circonda la capitale / e nelle soste faremo l'amore /
e se nasce una bambina poi / la chiameremo ROMA /
e il fratello lo chiamiamo CUPOLONEEEE" Corrado Guzzanti

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